Eads: sogno europeo o incubo nazionalista?
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vincenzo madeoLe difficoltà dell’Airbus A380, lo scandalo dell’inside trading, i ritardi nella consegna del nuovo aerotaxi militare l’A400M. La cooperazione franco-tedesca sembra avere le ali piombate. Eppure…
Tutti ricordano le immagini del 1999 a Strasburgo quando i rappresentanti politici di Francia e Germania crearono l’Eads, il primo gruppo aeronautico che dava un quadro giuridico univoco al Progetto Airbus e permetteva di integrare tutte le tecnologie di eccellenza dell’aviazione. Era la risposta alla fusione tra Boeing e McDonnell Douglas avvenuta nel 1996 per cercare di riconquistare una posizione dominante di fronte al crescente successo dell’Airbus.
Airbus A380
Il 27 aprile 2005 a Tolosa fu un giorno storico per l'aviazione civile: l’Airbus A380, il più grande aereo della storia, effettuò il suo primo volo di prova alla presenza di numerose personalità politiche e migliaia di spettatori venuti da tutta Europa. Produttore del più grande aereo del mondo, l’A380, e del più grande razzo Ariane 5, l’Eads costruisce anche l’elicottero più venduto al mondo l’Eurocopter ed ha creato, assieme al suo aerotaxi commerciale, l’A320, le condizioni per lo sviluppo delle compagnie low-cost.
L'Affaire Forgeard
Tuttavia l'enorme successo viene minacciato da ambizioni personali e da suscettibilità nazionali. Noel Forgeard, l’ex Presidente di Eads, non è l’unico presidente della storia che abbia cercato di approfittare della propria posizione per arricchirsi assicurandosi un “Golden Parachute”, un'indennità iniziale piuttosto cospicua, di più di 8 milioni di euro. Semplicemente, all’interno di Eads, tutto diviene un affare di Stato. L’allontanamento di Noel Forgeard è piuttosto complicato, considerato che è un parente di Jacques Chirac.
La messa in atto del piano di ristrutturazione “Power 8” (che prevede il licenziamento di 10mila lavoratori di Airbus) è una conseguenza dei ritardi nella produzione dell’A380, ma anche la preparazione di una nuova generazione di aeroplani a base di materiale compositi che comincerà con l’A350. Immediatamente, i politici delle due sponde del Reno, si preoccupano dell’avvenire delle loro rispettive regioni. Fortunatamente, i sindacati hanno una cultura d’impresa ed evitano la fiera dell’accaparramento.
Controversie franco-tedesche
Appena tornata la calma sul fronte “Power 8”, ricompare la questione della gestione franco-tedesca. La riunione franco-tedesca del 16 luglio a Tolosa ha deciso che: «La direzione bilaterale è soppressa e l’uomo più credibile per dirigere gli affari dell’Eads, Louis Gallois, ex Pdg della Sncf (Le ferrovie dello Stato francesi ndr), è stato confermato come direttore esecutivo».
Gli articoli di stampa in Francia e Germania sono molto simili. In Germania si legge che la nuova struttura assegna un certo vantaggio ai francesi mentre in Francia l'esatto contrario(anche se 3 delle 6 filiali sono dirette da tedeschi ed il Presidente del Consiglio di Amministrazione è tedesco). Questa è la dimostrazione evidente di un compromesso ben equilibrato.
Ma rimane ancora molto da fare. Gli accordi dei quadri intermedi richiedono ancora molto equilibrio e spirito di gruppo al di là degli eccessivi conti nazionalistici troppo spesso al servizio di ambizioni personali. La riflessione comune su un nuovo piano azionario e sulla necessità di proteggere questa impresa strategica da eventuali Opa ostili da parte dei fondi di Stati asiatici è appena cominciata.
Alla base dei problemi di Eads c'è la mancanza di una cultura europea e di una conoscenza reciproca della maggior parte dei responsabili economici e politici, degli alti funzionari e dei giornalisti. I visionari degli esordi vanno in pensione e la generazione ”Erasmus” non è ancora ai posti di comando.
Babette Nieder è la segretaria generale dell'Ofaj, l'Ufficio franco-tedesco per la gioventù.
Translated from EADS : rêve européen contre cauchemar nationaliste ?