E se Marx fosse un manga?
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Il 14 marzo 1883 moriva il padre del socialismo. In tempi di crisi economica, quando le vendite de Il Capitale aumentano in Europa, Karl Marx diventa anche un fumetto. La casa editrice East Press di Tokyo lancia una collana di ventotto manga dedicata ai grandi della letteratura europea e giapponese. Dostoevskij tra i più venduti, presenti Dante, Kafka e il Mein Kampf di Hitler.
Se libero la fantasia, alcuni dei titoli in catalogo sembrano facilmente disegnabili. Il Re Lear di Shakespeare o Guerra e Pace di Tolstoj scorrono bene per immagini nella testa. Se inizio a pensare a Kierkegaard, il maestro danese dell’esistenzialismo in collana con La malattia mortale, ammetto che qualcosa s’inceppa. Esiste narrazione meno disegnabile del danese? Forse Il Capitale di Marx.
Tra Dante e Kafka spunta il Führer
Eppure le cento novanta pagine di Das Kapital hanno un tratto accattivante che rendono avvincente la trasposizione di questo classico dell’economia famoso per non essere di semplice lettura. Kosuke Maruo, il responsabile della collana, assicura che ogni testo è stato accuratamente studiato per cogliere di ogni volume lo spirito originale senza rinunciare a una scelta narrativa avvincente. Più che un intento puramente didattico punta a stimolare nel lettore la voglia di scoprire l’originale. Tra i titoli è presente anche il Mein Kampf di Hitler. «Non è nostra intenzione pubblicizzare in nessun modo l’ideologia nazista», precisa Kosuke Maruo, «e ritengo sia importante comprendere le ragioni dei pensieri di Hitler». Per l’editore giapponese la controversa opera del dittatore è solamente una proposta tra le altre per permettere al pubblico giapponese di capire una fetta di storia europea. «Come editore non lo pubblicherei mai» commenta Marco Marcello Lupoi, Publishing and Licensing Director della Panini Comics, una delle più importanti case editrici di fumetti d’Europa. «Sono per lasciare i libri che hanno fatto tutto il male possibile nel dimenticatoio della storia» continua.
Manga nelle scuole
«Il peschereccio di granchi di Takiji Kobayashi è il titolo più venduto seguito dai Fratelli Karamazov di Dostoevskij» precisa Maruo, «anche se le vendite di Marx fanno ben sperare e potrebbe superare Kobayashi». La East Press si dice soddisfatta dei dati di vendita e delle reazioni del pubblico. «Alcuni dei titoli della collana saranno usati come materiale didattico nelle scuole», continua Maruo, «anche le biblioteche iniziano a essere più sensibili verso questo genere di prodotti educativi in stile manga». «Una simile iniziativa non è nuova nemmeno in Italia» commenta Lupoi, «anche se non so quale spazio potrebbero trovare nel 2009». Ad esempio anni fa l’italiano Renato Polese aveva già affrontato la riduzione a fumetti di alcune opere di Verne e Melville. «Oggi non mi sorprenderei di trovare qualcosa di simile in Spagna o Francia, paesi sicuramente più ghiotti di noi di fumetti», conclude Lupoi. Oltre agli autori sopra citati, gli altri europei presenti sono Goethe, Machiavelli, Nietzsche, Stendhal, Saint-Exupéry e Hugo. Per chi vuole avvicinarsi ai classici giapponesi, Kosuke Maruo consiglia Lo squalificato di Osamu Dazai e Il cuore delle cose di Soseki Natsume. «Entrambi sono molto popolari e in sintonia con i tratti più profondi dell’anima giapponese».