D'ora in poi niente scorie: mentre l'Europa si risveglia, l'Italia dorme.
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Il disastro nucleare a Fukushima ha fatto destare l'Europa da uno stato di indifferenza riguardo i pericoli del nucleare: se un tale disastro e' successo in Giappone, nessun altro Paese puo' sentirsi al sicuro. E forse le vittime di Fukushima non saranno morte invano, ma avranno aperto un dibattito che salverà l'Europa.
Addio al Nucleare
L'Austria ci ha rinunciato dal 1970; entro il 2020, uno dei più importanti motori economici Europei, la Germania, ci rinuncerà completamente. In Francia, sede di ben 59 dei 144 reattori europei, il nucleare non si abbandona, ma si ordinano controlli a tappeto che dimostrano una crisi di coscienza forse senza precedenti. Il governo Italiano, come al solito, e' controtendenza. Mentre gli altri stati europei non si ritraggono dal difficile dibattito e dalle conseguenti decisioni informate, nel nostro Paese comincia il solito susseguirsi di tira e molla mediatici atti a creare confusione e disinformazione. Protagonista il referendum del 12 e 13 giugno che è stato vittima di tentativi di boicottaggio, forse, con la speranza di non far raggiungere il quorum. Mentre l'Europa, ed il mondo intero, si sta svegliando dal sogno di un'energia a basso costo senza possibili conseguenze negative, l'Italia e gli Italiani sono narcotizzati dalle televisioni di stato che cercano di soffocare un dibattito ormai inevitabile.
Su cosa si voterà?
Eppure i cittadini avrebbero il diritto di essere informati. L'importanza del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno va al di la' di piccole problematiche locali e toccherà' questioni scottanti quali la privatizzazione dell'acqua, il legittimo impedimento e, alla fine, anche il nucleare. Wikipedia ci informa con la sua caratteristica chiarezza sui quattro quesiti ai quali saremo chiamati a rispondere, ma ora la cosa piu' importante sembra la corsa verso il quorum.
Il pubblico informato dal web
Ma alla fine il 12 e 13 giugno si voterà' anche sul nucleare come deciso dalla Corte di Cassazione il primo di giugno. Ora la cosa piu' importante e' informare i votanti sul voto e, nella campagna di informazione, il web la fa da padrone. I siti internet con al centro il tema del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno continuano a fiorire. Si va dai tentativi puramente informativi come la creazione dell'evento 'Referendum' su Facebook ad iniziative come Battiquorum del Popolo Viola che hanno come scopo il raggiungimento del quorum: i cittadini, se il governo non li informa, si impegnano da soli e creano un laboratorio democratico senza censure in rete. Ma è sopratutto il popolo del sì che si mobilita, "quattro si' per dire no" recita uno degli slogan più' riusciti sul web. La creatività' non manca, per esempio il rapper Piotta lancia un video su Youtube con Greenpeace che sicuramente coinvolgerà' molti giovani e, nell'era dei reality show, sette ragazzi si sono rinchiusi in un rifugio come se un disastro nucleare fosse già accaduto.
Ora l'importante è recarsi alle urne, combattere la pigrizia e votare, qualunque sia la vostra scelta, informatevi e votate. Siate altruisti, pensate al futuro non solo dei vostri figli, ma anche all'Europa e al mondo. Informatevi, le risorse non mancano e, tessera elettorale alla mano e, come suggerisce il disegnatore Vauro con la matita tra i denti: "Andate, Italiani, votate!"
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