Dopo 15 anni, cafébabel chiude in bellezza... con un pesce d'aprile
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Questo è il tipo di articolo che non avremmo mai voluto scrivere: cafébabel chiude. La decisione, seppure difficile, è stata presa da tutto il nostro team. Dopo 15 anni di esistenza, preferiamo terminare l'avventura con dignità, cessando le attività dal 1° novembre 2016. Vi invitiamo ad una grande festa a Parigi per festeggiare 15 anni di giornalismo europeo e chiudere in bellezza. Buon 1° aprile.
Cari lettori,
Non pensate che questa decisione sia stata facile da prendere. Per me, prima di tutti, che che rappresento l'ultimo dei co-fondatori di cafébabel, la memoria "viva" di questo media europeo creato con Adriano, Simon, Nicola e molti altri, quando eravamo studenti all'Istituto di Scienze politiche di Strasburgo. Ma anche per tutto lo staff di cafébabel. I colleghi che nel corso degli anni sono diventati degli amici, con i quali ho condiviso più di una semplice avventura professionale, ma anche un progetto di vita. Grazie in particolare a Katha, che è rimasta 8 anni al nostro fianco, ma anche all'intera squadra europea, Matthieu e Pia, tra i redattori; Alice, Anthony e Pierre che ci hanno raggiunti recentemente in questa avventura; e ai nostri servizi civili Lorenzo, Naiara, Joe, Lucrezia e Natalia.
Oggi, il nostro modello economico e associativo è in affanno. Non siamo stati in grado di disegnare un modello di business sostenibile, che permetta alla nostra struttura di far fronte al continuo calo di finanziamenti pubblici e privati. Non abbiamo voluto seguire la strada di un modello basato sulla pubblicità, dove avremmo dovuto rinunciare alle nostre necessità editoriali e alla specificità del nostro modello partecipativo basato sulla contribuzione volontaria.
Tuttavia, ed ancora più importante, ci rendiamo conto che il panorama politico è cambiato radicalmente negli ultimi 15 anni. Non c'è più quell'euforia europea che ha visto nascere cafébabel grazie ad una manciata di studenti Erasmus, fiduciosi in un ideale europeo. Oggi ritieniamo che il sogno europeo sia morto. E che noi, giovani europei, abbiamo smarrito la nostra anima in questa Europa che presta sempre più ascolto alle sirene del razzismo e della xenofobia.
Ma non vogliamo vedere tutto nero. In 15 anni, siamo riusciti in questa scommessa, folle, di creare il primo media europeo multilingue che si rivolgesse a tutti gli europei, non solo agli specialisti di affari europei. Cafébabel ha dato corpo al sogno di un media digitale che trascendesse i confini nazionali e linguistici e desse voce ai giovani europei. Cafébabel è stato anche una scommessa (oggi ripresa da molti altri media, ma mai in egual misura) che ha prodotto un giornalismo partecipativo di qualità, grazie ad una rete unica di autori, fotografi, videomaker, traduttori volontari presenti in ogni angolo d'Europa, e grazie ad una squadra di giornalisti professionisti europei a Parigi. Infine,cafébabel è stato anche l'emblema della Torre di Babele e del plurilinguismo, con le sue pubblicazioni in inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo e polacco.
È evidentemente con grande tristezza, ma anche realismo, che interrompiamo questa avventura. Saremmo potuti andare avanti riducendo il personale, le spese funzionali e gli stipendi. Ma, siamo onesti, l'anima di cafébabel ne esce sfibrata.
Finiamo dunque questa avventura in grande stile! Per una volta, per celebrare la fine di cafébabel, abbiamo deciso di fare molto con poco. Tra qualche settimana lanceremo una vasta campagna di crowdfunding per finanziare, grazie alle vostre donazioni, la pubblicazione di un vero libro. Una specie di Best of cafébabel, stampato su carta. È una testimonianza di questa Europa "in real life", come l'abbiamo vista evolversi in questi ultimi 15 anni.
Articolo aggiornato alle ore 16: Buon pesce d'aprile ai nostri lettori.
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Alexandre Heully, direttore esecutivo di cafébabel.
Translated from Putain, qu'est-ce que c'était bien... ce poisson d'avril !