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Dieci motivi per immergersi nel Sicilia Queer Filmfest 2016

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Palermo

Dal 29 maggio al 5 giugno torna il Sicilia Queer Filmfest ai Cantieri Culturali alla Zisa, con la novità del concorso Nuove Visioni dedicato ai lungometraggi, che si affianca al Queer Short per i corti. Per la Festa della Repubblica proiezione integrale di Novecento di Bertolucci, ma si scommette su una cinematografia nuova, internazionale e giovane. Ecco 10 cose da non perdersi.

Alcuni commenti comparsi sui social network sostengono che "per comprendere appieno i film del Sicilia Queer Filmfest ci vogliono due lauree", ma il direttore artistico del festival cinematografico palermitano Andrea Inzerillo smentisce seccamente in conferenza stampa: «Questa sesta edizione del festival è quasi popolare, difficilmente si uscirà dal cinema scontenti. Ci sono grandi nomi, ma puntiamo soprattutto sui volti meno noti del cinema, sui giovani e il futuro». Sono davvero tante le novità del festival cinematografico internazionale palermitano giunto ormai alle sesta edizione, che secondo Alessandro Rais, presidente della Sicilia Film Commission è «un'occasione di internazionalizzazione della cultura cinematografica siciliana per pellicole fuori dai mercati tradizionali». Cafébabel racconta in dieci punti tutto ciò che ci sarà d'imperdibile dal 29 maggio al 5 giugno ai Cantieri Culturali alla Zisa.

1) L'opening night di domenica 29 maggio

L'apertura del Sicilia Queer nelle varie edizioni è sempre stata ad elevato tasso emozionale, basti pensare al film di Xavier Dolan che ha aperto l'edizione 2013, al musical con la cantante punk canadese Peaches nel 2014 o al sold out per Eisenstein in Messico! dell'anno scorso. Quest'anno la serata sarà introdotta dal regista teatrale Martino Lo Cascio, che dialogherà con La Rappresentante di Lista, queer band che vanta collaborazioni con Roberto Cammarata e un linguaggio musicale sperimentale che non disdegna il teatro. Segue il film in anteprima nazionale di Valérie Donzelli, Marguerite e Julien, definito dalla direzione artistica «un film sul desiderio ambientato nel XVI secolo, in un castello normanno».

2) Novecento di Bernardo Bertolucci, con il commento di Dominique Sanda

Il 2 giugno, in occasione dei settant'anni dall'introduzione del suffragio femminile nella Repubblica Italiana, il festival propone la proiezione integrale di Novecento di Bernardo Bertolucci (giunto invece al suo quarantennale), che vanta nel cast Robert De Niro, Gerard Depardieu, Burt Lancaster e Dominique Sanda. L'attrice cult si materializzerà in Sala De Seta per introdurre il film e rispondere alle domande del pubblico. Una delle più grandi attrici della storia del cinema, che potete ammirare nel video montato da Etrio Fidora, sarà presente a Palermo, ospite del Festival.

3) La sezione competitiva Queer Short

Quest'anno sono 17 i cortometraggi provenienti da tutto il mondo che partecipano alla sezione Queer Short. Come sempre il pubblico potrà esprimere le sue preferenze, ma il premio di qualità è a cura della giuria internazionale, composta dallo scrittore Giorgio Vasta, il regista libanese Roy Dib (vincitore l'anno scorso), il direttore del festival Queer Lisboa João Ferreira, la regista Valérie Donzelli (in giuria alla Semaine de la Critique di Cannes 2016) e l'attrice tedesca Victoria Schulz, di cui si parla come uno dei più interessanti volti per il cinema dei prossimi anni.

4) La sezione Nuove Visioni dedicata ai lungometraggi

C'è anche un concorso dedicato ai lungometraggi, che sono ben 7 e vengono proiettati nella sezione Nuove Visioni a partire dalle 16,30. Quest'anno non ci sono variazioni di qualità in base all'orario: dal pomeriggio si comincia con «opere cinematografiche bellissime ma ignorate dal mercato, che restituiscono lo spettro semantico del termine Queer. Quindi non si tratta di film esclusivamente LGBT, ma opere con diverse tematiche e linguaggi confezionati dagli autori del futuro», spiega Inzerillo. Panorama Queer è invece la sezione non competitiva del festival, con film e autori che sono delle certezze.

5) Il superospite: il regista svizzero Lionel Baier

Se non sapete chi è, accorrete sabato 21 al Cinema De Seta a gustarvi Garçon Stupide, film sui rapporti instaurati attraverso le chat gay. Lionel Baier è un fautore del cinema popolare, che ama mischiare l'intrattenimento con la sua grande proprietà del mezzo cinematografico, tanto che ha in cantiere una tetralogia sulla resistenza in Europa, ma sotto forma di commedia. Il Sicilia Queer gli dedica quest'anno la sezione Presenze proponendo tre dei suoi lungometraggi.

6) Un omaggio al cinema di Buster Keaton

Nella sezione Carte Postale À Serge Daney ci sarà un omaggio al cinema del passato. Giorgio Lisciandrello ha curato la retrospettiva su Buster Keaton, autore di irresistibili comiche passate alla storia del cinema. Il festival ricorda anche Chantal Akerman, regista belga recentemente scomparsa, pioniera di un certo cinema sperimentale e del desiderio.

7) Letteratura, arte e musica queer

Non solo cinema: è ricco anche il cartellone degli incontri letterari curato da Mirko Lino e Silvia Antosa, dove ad esempio si discuterà di Storie di Ragazzi XY con Monica Romano, edito da Mursia. Attesissima nella sezione arti visive curata da Antonio Leone e Andrea Ruggeri la performance del discusso e controverso artista spagnolo Abel Azcona programmata per sabato 4 giugno alle ore 19.

L'ultimo giorno del festival, dopo le proiezioni e le premiazioni, scatta l'ora della Queer Music curata da Francesco Anzelmo, con i concerti della band emergente palermitana Calisto, seguita dai Tamuna.

8) Un cantiere aperto ad ospiti internazionali

La settimana del Sicilia Queer è pensata come un'occasione unica - per il pubblico palermitano - per poter dialogare con attori e registi di fama internazionale ponendo domande, commentando le opere e confrontandosi sui diversi linguaggi del cinema. È dal fervente dialogo scaturito nelle precedenti edizioni che si costruirà il cinema di domani. Proiettando l'anno scorso Saint Laurent di Bertrand Bonello si è arrivati quest'anno a poter ospitare Dominique Sanda. Alain Guiraudie, regista presente al festival nel 2014, è oggi salutato con favore dalla Giurua di Cannes. Vincent Dieutre, altro affezionato ospite del festival, ha già girato film ambientati a Palermo e Lampedusa e quest'anno porta al festival la videoinstallazione Low-Fi Cronicles. Insomma, si respirerà un clima fecondo di arte, idee e possibili relazioni.

9) I luoghi del festival

Il direttore organizzativo Tatiana Lo Iacono ha pensato alla Sala De Seta come al cuore pulsante del festival, ma c'è anche la Sala Wenders del Goethe Institut per il concorso Nuove Visioni, l'Arena all'aperto ad ingresso gratuito, uno spazio dedicato al gioco dei più piccoli gestito da Libero Gioco, gli appuntamenti all'Institut Français, i punti ristoro allestiti da Freschette e Circolo Arci Nzocchè. Il programma completo è consultabile qui.

10) Un sostegno alla cultura

Questa sesta edizione del Sicilia Queer Filmfest ha nella SIAE il suo main sponsor, ma continua ad essere un festival organizzato dal basso grazie all'autofinanziamento. Con i biglietti a ingresso singolo, giornaliero e festival (con sconti per gli studenti universitari e i possessori della queer card) è possibile sostenere un festival cinematografico che ogni anno nasce dal duro lavoro dei volontari dell'associazione Sicilia Queer e dell'associazione SudTitles