Desperate Housedogs
Published on
Translation by:
sara menegatti cerliniGli animali da compagnia sono divenuti specchio della società. Il mercato della cura e degli accessori per cani e gatti e la “dog attitude” esplodono in tutta Europa.
«La nostra famiglia si occupa di cani da trent'anni!». Jaques Palombo nel suo negozio decorato da magliette appese ai muri di color rosa-lilla, ha tutte le ragioni per andare fiero dell'insegna che espone. Poiché “Chez Toutou”, a Bruxelles, non è un semplice salone di toelettatura per cani, ma una vera e propria istituzione in materia di moda a quattro zampe. L'attività di famiglia iniziata dal padre è in procinto di diventare una catena internazionale, con l'apertura di un secondo “Chez Toutou” a Alicante, in Spagna. Seguito a ruota da un secondo spazio a Bruxelles, riservato agli articoli di lusso.
Dog sitting e zoopsichiatria
Dopo Stati Uniti e Giappone, la “petmania” (eccesso di umanizzazione degli animali da compagnia, ndr.) inizia a far danni anche nel Vecchio Continente. Da semplice animale da compagnia si è trasformato in tessitore di rapporti sociali e compensativo di carenze affettive. Cani e gatti sono veicoli attraverso cui restituire un po' di umanità alla società delle grandi metropoli, troppo individualista.
Secondo una recente inchiesta condotta dal mensile Business Week, il volume di affari di “Chez Toutou” supererebbe negli Stati Uniti quello dei beni culturali, avvicinandosi ai 29 miliardi di dollari di acquisti l'anno, dei quali il 60% dato dai servizi. E tutto indica che questo pallino, costituito da prodotti ormai ricalcati su quelli umani, si diffonderà a velocità supersonica in tutta Europa. Un sondaggio dell'Istituto nazionale di statistica e di studi economici (l'equivalente dell'Istat, ndr) del 2001 collocava la Francia in testa ai paesi dell'Ue per il numero di animali da compagnia. Il volume d'affari annuale in questo settore viene stimato a circa 600 milioni di euro.
Questo fenomeno si è presto trasformato in un mercato vantaggioso, soprattutto per quanto riguarda il lusso. Dalle reti telematiche per cani ai portali internet dedicati ai servizi per animali come monfidelami.com e dogsitting.com, alle sedute di zoopsichiatria, nulla è troppo per le pelose creature. Dimore di lusso, pacchetti 'centro benessere per colui che amate', guardie del corpo o eredità a sorpresa, l'animale da compagnia è sovrano. E nella sua ciotola firmata Gucci finisce le ultime banali crocchette. I produttori di cibo per animali come Royal Canin o Felix fanno a gara in quanto a fantasia: estratti d'uva, vitamina C o paté per combattere obesità e problemi cardiaci sono in arrivo. Il padrone devoto può altresì rifornirsi di biscotti speciali, garantiti senza zucchero né conservanti, nella pasticceria parigina "Mon Bon Chien". Assurdo?
Tuniche sexi leopardate
Nella boutique di Jacques Palombo tutti gli oggettini possibili e immaginabili affollano gli scaffali. «Quando Paris Hilton ha iniziato a vestire il suo chiwawa, tutti quanti si sono precipitati al negozio per avere la stessa maglietta», racconta Palombo. Sul suo catalogo, la moda del mantello felpato a salsiccia per le zampe è ormai cosa sorpassata. Largo dunque a piccole giacche con voulants, jeans neri con cintura dorata, vestiti a fiori per le domeniche in campagna o tuniche leopardate sexi per far cadere ai propri piedi qualsiasi pretendente. «Per questa stagione il mimetico militare è molto alla moda», illustra il commesso del negozio. Gli elmetti, gli occhiali e le bandane si vendono in grandi quantità. Per quanto riguarda l'estate scorsa, l'articolo più venduto è stato la maglietta 'Desperate Housedogs'.
La moda della capitale belga fatica tuttavia a fare concorrenza ai dettami delle grandi metropoli europee, dove gli angioletti di mammina, per quanto coccolati, rischiano di passare per straccioni fuori moda al cospetto dei loro omologhi di Milano o del Marais parigino. Queste città in cui il colletto 'Burberry's' è un must, soprattutto se coordinato a quello del padrone. «A Parigi l'ultima tendenza è quella di far indossare al cane un collare con uno speciale guinzaglio importato da una società svedese che informa gli iniziati che il padrone è single» aggiunge Alicia Valegjanin, caporedattrice della rivista Fashion pets.
“Chez Toutou” malgrado le scodelle tempestate di perle, i prodotti di bellezza e il settore degli alimenti biologici, «noi non vendiamo mobili». La boutique belga ha rinunciato ai piccoli guardaroba e ai letti a baldacchino in miniatura, perfetti per rimpiazzare la volgare cuccia di Sua Maestà il cane. Al contrario, i passeggini in vetrina «vanno via come il pane! C'è anche un taschino sul davanti dove mettere il passaporto.» Le nevrosi, invece, sono accessori.
Translated from Une vie de chien