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Declan McKenna : « I giovani sono sempre più intelligenti »

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Translation by:

Veronica Beco

Creative

A 15 anni, lancia online una hit scritta dalla sua stanza su corruzione e calcio in Brasile. Due anni più tardi, Declan McKenna compone un disco dove parla di religione, brutalità della polizia, xenofobia e diritti LGBT. Perché ? « Perché non comprendiamo mai abbastanza quanto i giovani siano intelligenti ». Lunga intervista con una rivelazione illuminata. 

I Francesi lo sanno meglio di chiunque altro. A nulla vale prepararsi in modo diverso ad ogni riapertura delle scuole, il rientro ha sempre lo stesso sapore. Quello del supermercato e dei suoi sandwich triangolari. E perfino Because Music - una delle principali etichette di musica indipendente in Francia - non fa eccezione. Sulla terrazza dei loro splendidi uffici, una giovane donna addenta a piena bocca un sandwich con tonno, uova e insalata. Pensando senza dubbio alla Grecia, osserva nel giardino un gruppo di affascinanti giovani ragazzi ripercorrere le loro vacanze sulla costa. Non lontano da lì, un adolescente un pò pallido ripercorre l'attualità scorrendo Facebook sul suo cellulare. E attendendo visibilmente che qualcuno venga a prenderlo.

Se Declan McKenna non ha una bella cera rispetto agli altri, è forse perché ha trascorso il suo agosto percorrendo le strade d'America in un autobus. A LA, a San Francisco, a Denver, nel Colorado, il giovane musicista inglese di 17 anni ha scosso gli Stati Uniti al ritmo delle canzoni che compongono il suo primo EP pubblicato la scorsa primavera, Stains. Parliamo di canzoni che hanno affrontato diversi grandi temi come la religione, l'incuria mediatica o gli stereotipi riguardanti la comunità LGBT. E' nel 2014, a 15 anni, che Declan McKenna scrive il suo primo brano importante, « Brazil » che affronta la corruzione del governo brasiliano durante la Coppa del Mondo di calcio. Due anni e quasi 2 milioni di visualizzazioni più tardi, il ragazzino che scriveva nella sua camera comincia a farsi un nome. Fino a diventare, secondo alcuni, la coscienza sociale musicale della generazione Z. Siamo andati a cercarlo per questo.

Cafébabel : Le tue canzoni trattano sempre argomenti molto seri. Come scegli ciò di cui vuoi parlare ?

Declan McKenna : Credo di scegliere un soggetto semplicemente perché lo trovo interessante e perché, a mio parere, non se ne è parlato abbastanza. Amo parlare di quelle cause che ai miei occhi sono importanti, invece che della mia vita privata. Inoltre, voglio concentrarmi più che altro su argomenti di cui si parla poco e di cui si parla male. Amo molto addentrarmi in argomenti tabù. E parlarne, è fare in modo che cambino in pò. 

Cafébabel : C'è una storia particolare dietro al tuo titolo « Paracetamol ». Quale esattamente ?

Declan McKenna : Ho scritto questa canzone subito dopo aver sentito parlare della storia di una ragazza transessuale morta suicida negli Stati Uniti (nel dicembre 2014, Leelah Alcorn, una adolescente dell'Ohio, si suicidò in seguito alle pressioni della famiglia e dei conoscenti sul suo orientamento sessuale, ndr). La sua storia mi ha scioccato. E mi ha molto toccato perché io stesso ho degli amici che sono transessuali. Ho voluto quindi sollevare il problema del modo con cui i media, le autorità o i politici parlano di temi LGBT: sempre negativamente. E volevo anche mostrare, nonostante la storia di Leelah, dei lati positivi della questione. Ci sono tantissimi transessuali, bisessuali, lesbiche e gay che sono felici ! E nonostante questo, dai media si ha l'impressione che la loro sia una vita miserabile. E questo non è vero. Le cose stanno andando sempre meglio per la comunità LGBT. Ed è importante dirlo.

Cafébabel : Queli sono gli elementi che ti spingono a parlare di questo tipo di soggetti ?

Declan McKenna : Le discussioni che ho con i miei amici. Perché i giovani della mia età parlano di questi temi e anche io ne parlo. Vedi, i giovani sono preoccupati da questo genere di cose. Io faccio parte di una generazione che pensa molto al modo in cui potrà cambiare il mondo. Bisogna fare qualcosa. E io, voglio far parte di questo movimento che desidera incoraggiare un cambiamento sociale. Con le reti social, è diventato così semplice per i giovani comunicare e parlare di quello che gli sta a cuore. E' una cosa positiva. Per esempio è proprio su Facebook che ho sentito parlare della storia che sta dietro a « Paracetamol ».

Declan McKenna - « Paracetamol »

Cafébabel : Sei cresciuto a Hertfordshire, con 5 fratelli e sorelle. La famiglia ti ha formato in qualche aspetto cruciale della tua vita di oggi ?

Declan McKenna : Assolutamente. Io sono il più piccolo di 6 figli. Ho dunque imparato sempre molto dai miei fratelli e dalle mie sorelle. Naturalmente, ho iniziato a suonare la chitarra perchè lo faceva anche mio fratello più grande. Ma ho anche approfittato delle loro esperienze e dei loro consigli sulla vita in generale. Noi siamo una famiglia abbastanza unita. Ognuno di noi ha una sua sensibilità artistica. Questo aiuta molto.

Cafébabel : Cominci a scrivere canzoni molto presto. Poi improvvisamente vinci il festival di giovani talenti di Glastonbury e ottieni una bella recensione sul sito di NME. A 16 anni. Questo ha modificato le tue prospettive di carriera ?

Declan McKenna : Un pò, penso. All'improvviso in tanti si sono messi ad ascoltare la mia musica. Poter suonare a Glastonbury, era qualcosa di importante per me. E uscire vincitore da un concorso tra più di 6000 candidati è stato incredibile. Questo mi ha dato la fiducia necessaria ad entrare in scena all'inizio. Ora ho un gruppo, è più semplice. Ma ad ogni modo ho sempre avuto fiducia in me stesso.

Cafébabel : Hai sempre avuto intenzione di fare il musicista ?

Declan McKenna : So per certo che ho sempre voluto fare musica. Ho fatto anche un sacco di altre attività prima. Mi sono cimentato nel teatro, nello sport. Ma la musica, è quella che mi piaceva di più. Oggi, sento di aver fatto la scelta giusta. Mi sento a mio agio, anche se è parte ormai del mio quotidiano. Quindi sì, da qualche parte, penso che ho sempre avuto voglia di essere un musicista.

Cafébabel :Come riesci a gestire la fama e il fatto di essere così giovane all'interno dell'industria musicale ?

Declan McKenna : Può essere difficile a volte. La maggior parte del tempo, me la cavo bene perché riesco sempre a trovare il lato positivo delle cose. Quel che è più complicato, è che ora devo scrivere delle canzoni che devono piacere alla gente. E' il mio lavoro in qualche modo. E mi sembra bizzarro perché prima, la musica per me non era che un hobby. Le cose che amavo fare per me stesso sono ora ascoltate da tantissima gente. E' strano, ma non posso fare a meno di amare questo aspetto.

Cafébabel : Tu hai dichiarato : « Le persone non riescono mai a capire abbastanza quanto i giovani siano intelligenti ». Sei mai stato oggetto di critiche o di osservazioni condiscendenti ?

Declan McKenna : Ahahah. Sì. Sempre ! Non necessariamente in maniera accondiscendente ma comunque con un certo modo di rivolgersi a te. Della serie: « Oh, tu parli di politica, devi essere differente rispetto ai giovani della tua età, no ? ». Ma io credo che sia perché nessuno ascolta i giovani. I giovani sono pienamente impegnati e coinvolti nella società. Il fatto è che i ragazzi della mia età non possono votare. Questo fa sì che non possano far ascoltare la loro voce. E dunque, le persone pensano che ai giovani non importi di nulla. Ma i giovani sono intelligenti, lo sono sempre di più ogni giorno che passa. I miei amici sono intelligenti e riflettono e parlano delle stesse cose di cui parlo io. I giovani sono più impegnati che mai. In breve, io non capisco mai quando mi dicono cose del tipo: « alla tua età, è insolito ». 

Cafébabel : Come farai per cambiare questo stato di cose ?

Declan McKenna : Penso che il modo migliore per farlo sia di mostrare a più gente possibile che siamo in tanti a voler creare qualcosa e ad interessarci a tantissime cose. Penso che la musica e le arti in generale abbiano sempre avuto un ruolo importante nei cambiamenti politici e sociali. Oggi, è il momento giusto per farsi ascoltare.

Cafébabel : Hai anche affermato : « Non ci sono molti artisti che rappresentano onestamente i giovani ». Tu vorresti essere questo genere di artista ?

Declan McKenna : Lo spero davvero. Cerco infatti di scrivere come un ragazzo di 17 anni. Amo molto rappresentare quello che sono io, i miei amici, le persone della mia età, perché sono fiero di far parte di una generazione giovane e progressista, molto intelligente e molto impegnata. Penso che ci sono molti artisti emergenti che rappresentano i giovani. Sfortunatamente, per troppo tempo, ce ne sono stati altri che possedevano la stessa visione del mondo degli adulti.

Cafébabel : Secondo te quali sono oggi gli artisti che rappresentano i giovani ?

Declan McKenna : Così su due piedi è difficile rispondere. Ti farei il nome del giovane rapper inglese Loyle Carner. E' davvero forte. 

Cafébabel : E al di là della musica, quali sono i giovani che rappresentano la tua generazione ?

Declan McKenna : (Riflette). Beh... Chi c'è ? Il fatto è che non si sente molto parlare dei giovani e delle loro iniziative. D'altra parte, i miei amici mi ispirano sempre molto. Mentre pensare a delle personalità è più complicato. Ah sì, c'è quel giornalista del Guardian, Owen Jones. E' veramente molto schierato a sinistra. Ho visto una sua super intervista su Sky News il giorno dopo la strage di Orlando. Ha lasciato lo studio perché il giornalista raccontava delle stronzate. E' un ottimo esempio di giovani che cercano di avviare un cambiamento nella società.

Cafébabel : Tu dichiari di essere molto interessato dalla politica. Quale è il tuo sguardo sul mondo nel 2016 ?

Declan McKenna : Penso che il mondo sia un pò impazzito in questo momento. Ci sono così tante cose di cui aver paura. Del resto la politica della paura è molto presente in questo momento. Da un lato il mondo stesso fa paura ed è pieno di cattive notizie, ma dall'altro questo non è un buon motivo per essere tanto pessimisti. Per ogni cosa negativa, ci sono due ragioni per credere che ci sia ancora speranza e che cose incredibili possano ancora accadere. Io sono molto eccitato per il futuro perché so che le cose andranno meglio e che le persone cominceranno ad interessarsi sempre più delle cose importanti. Ahahaha. Sono un tipo molto ottimista.

Cafébabel : Una domanda su un tema ben preciso, quale è la tua opinione sulla Brexit ?

Declan McKenna : Dunque. Non ho potuto votare perché non ho ancora l'età, ma se avessi potuto farlo avrei votato per il Remain. Dopo il voto ho avuto l'impressione che fosse stata la generazione più anziana a scegliere il destino della generazione più giovane. E' strano perché ciò determina un brutto quadro del futuro, no ? Gli anziani che prendono una decisione su qualcosa che probabilmente non vivranno mai. Il solco tra le generazioni è evidente. Però hey, questo è. Non è la fine del mondo, benché certo sia un grandissimo cambiamento. Anche per me, questo mi complicherà la vita, per il tour etc. Ma ancora una volta, possiamo vedere il lato positivo delle cose. Molte persone sono arrabbiate per la situazione, molte rimpiangono le proprie scelte. Forse questo porterà a qualcosa di interessante.

Cafébabel : Quale è stata la tua prima reazione ?

Declan McKenna : Me lo ricordo bene. Dovevo suonare a Glastonbury il giorno stesso. La vigilia, avevo perciò dormito in hotel e mi ero coricato con la ferma convinzione che saremmo rimasti nell'UE. Poi, mi sono svegliato e ho visto la sporca faccia di Nigel Farange, entusiasta, che annunciava che il 51% degli elettori aveva votato per l'uscita, per il Leave. E' stato orribile. Non potevo crederci. Ero ovviamente arrabbiato. Mi ricordo del traggitto in autobus fino al luogo del concerto. Tutti non avevano che una parola sulle labbra: « Fuuuuuck ». Era veramente uno schifo. Però, che cosa ci puoi fare ? Ah sì, lo so. Puoi sempre guardare il lato positivo delle cose. No ?

Declan McKenna - « Brazil »

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Da ascoltare : Stains de Declan McKenna (Because Music/2016)

Story by

Matthieu Amaré

Je viens du sud de la France. J'aime les traditions. Mon père a été traumatisé par Séville 82 contre les Allemands au foot. J'ai du mal avec les Anglais au rugby. J'adore le jambon-beurre. Je n'ai jamais fait Erasmus. Autant vous dire que c'était mal barré. Et pourtant, je suis rédacteur en chef du meilleur magazine sur l'Europe du monde.

Translated from Declan McKenna : « Les jeunes sont de plus en plus intelligents »