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Daily duty, quando i leader vanno in bagno

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Lifestyle

Sul gabinetto siamo tutti uguali, poco importa che tu sia il Dalai Lama o Mario Draghi. Lo sa bene Cristina Guggeri, 41 anni, artista cagliaritana che dieci anni fa si è innamorata di Photoshop. Un amore lungo e ricambiato che ha dato dei risultati che, nel giro di pochi giorni, hanno fatto il giro del mondo

Immaginate due artisti davanti a una tazza di caffé oppure davanti a un bicchiere di vino. Parlano, si scambiano delle idee fino a dire «perché non mettere a nudo i personaggi famosi?». Magari non proprio a nudo, continuano, magari in un posto che li renda tutti come noi. Non davanti alla legge, figuriamoci. E perché non sul gabinetto? Così, da una discussione casuale, è nato Daily Duty, ovvero un progetto sul dovere quotidiano.

«Non è la prima volta che lavoro sui fotomontaggi» spiega Cristina Guggeri, in arte Krydy, l'artista sarda che sta dietro a queste immagini che hanno fatto sorridere tutta l'Italia (e non solo). «Già qualche anno fa avevo lavorato sulle foto di personaggi famosi, sempre con un tocco provocatorio». Già, perché le opere di Cristina, nata pittrice, vogliono far ridere, sì, ma soprattutto puntano a far riflettere. E anche il nome di questo suo nuovo progetto non è certo stato scelto a caso.

Si è trattato di un lavoro lungo, curato dettaglio dopo dettaglio. «Per ogni personaggio - spiega Cristina - sono andata a ricercare i tratti esatti, a costo di prendere una mano da una foto e gli occhi da un'altra immagine ancora, tutto per ricreare le esatte fattezze di ogni leader». Una prova di pazienza che, visto il boom sui social network, ha sicuramente ricompensato Cristina.

Ridere e riflettere

Nonostante le immagini siano diventate virali dopo i fatti di Charlie Hebdo, non hanno niente a che vedere con la faccenda né tantomeno rappresentano una risposta in chiave satirica ai fatti del 7 gennaio scorso. Le illustrazioni - pensate insieme a Franco Corapi, art director del sito AreaShoot World - sono finite online il 6 gennaio, nel tranquillo giorno della Befana che precede il rientro a lavoro. 

Quando chiedo a Cristina dei suoi progetti per il futuro, lei mi risponde che continuerà a realizzare opere provocatorie. «Desidero che la mia arta faccia ridere, ok, ma soprattutto riflettere chi la guarda. Per quanto riguarda le foto dei politici, il mio intento era quello di riportare l'attenzione su ciò che dovrebbe essere il loro dovere quotidiano reale. Mentre, lavorando sui capi religiosi, l'idea era piuttosto quella di renderli semplicemente più uguali a noi. In poche parole, più umani». Cristina promette che la stessa sorte toccherà anche ad alcuni personaggi dello spettacolo. Ora, tra un Netanyahu e un Obama, un Silvio Berlusconi e un'Angela Merkel, non ci resta che attendere.

Viene naturale chiedersi se queste immagini non abbiano ricevuto delle critiche, visto il coinvolgimento di alcuni leader religiosi. Cristina mi risponde senza pensarci un attimo: «No, le reazioni sono state positive. Certo, qualcuno ha fatto qualche battuta, soprattutto sui religiosi, ma le critiche si contano davvero sulle dita di una mano». Una ragione in più per continuare a lavorare, cercando di suscitare delle sane risate e, soprattutto, delle sane riflessioni.