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Cose che possono succedere solo a Berlino: le Olimpiadi Hipster

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BerlinoLifestyle

Mai come a Berlino si può scoprire una città focolaio di nuove mode, passioni e tendenze. Ma qual è lo stile che ha consacrato ormai la città quale sua capitale? E per che cosa i berlinesi potrebbero emozionarsi (quasi) più che per i mondiali di calcio? Reportage fotografico.

Baffi, abbinamenti di colore azzardati, Club Mate e Polaroid. Forse a qualcuno queste parole non suggeriscono nulla, ma se vivete a Berlino, o ci siete passati anche solo di sfuggita, è inevitabile che esse vi riporteranno alla mente una sola e inequivocabile immagine, dai colori sgargianti e vividi (in stile foto di Instagram, con motivi psichedelici, effetto anticato, preferibilmente con un’espressione noncurante). Magari li avete visti con un libro dal titolo sconosciuto in mano, seduti a un tavolino di un caffè eco-friendly di Neukölln, o ancora più probabilmente in un supermercato Bio intenti a riempire una borsetta di tela con cime di porro, curcuma e semi di girasole, oppure in sella a una bici dal manubrio cortissimo e a scatto fisso. Vale la pena di fare un po’ di chiarezza, o forse dobbiamo attenerci a quello che sembra il loro maggiore postulato: non si può dargli una definizione e solo chi non sa di esserlo, lo è davvero.

Dopo quello a cui abbiamo assistito sabato scorso a Berlino, siamo più che legittimati a svelare il mistero. Gli esponenti di questo stile, che imperversa in tutta Berlino ormai da anni, il 26 luglio sono usciti allo scoperto e hanno finalmente ammesso la propria identità, prendendo parte ad un evento in cui sfoggiare tutta la propria carica espressiva (e forse anche prendersi un po’ meno sul serio) . Ecco a voi, le Olimpiadi hipster!

LE OLIMPIADI DELL’”HIPSTERISMO”

Sabato i partecipanti e gli organizzatori non potevano quindi che dare il meglio di sé. La parola d’ordine della giornata sarebbe potuta essere: chi più ne ha, più ne metta! La scelta della location non è stata certo casuale, anzi, più hipster di così non si può: una vecchia fabbrica di malto, in piena zona industriale di Schöneberg, costruita tra il 1914 e il 1917 e riconvertita dal 2005 in un centro sostenibile di design e progetti creativi. Camini che svettano contro il cielo, imponente struttura di mattoni rossi, spiazzo enorme di erba secca, sabbia e sentieri tra le fronde che donano un tocco campagnolo perfetto per qualsiasi open-air.

RENNE GONFIABILI E TIRO AI BLUE-JEANS

Vi hanno per caso detto che gli hipster sono di indole pacifica e molto tranquilla? Assistendo ai giochi e vedendo il piglio agguerrito con cui le squadre si fronteggiavano, direi che questo mito può essere sfatato. Le squadre, dai nomi naturalmente degni di un’olimpiade hipster (McGranitt, White Elephant e via dicendo) si sono confrontate in sfide tra le più improbabili. Dopo lo scivolone in acqua con renna gonfiabile, il mimo di termini presi direttamente dal dizionario hipster, la staffetta in bici e il lancio della palla contro un gufo peluche, la sfida decisiva è stata il tiro alla fune, costituita da jeans legati fra di loro.

E la squadra perdente non ha preso per niente bene la sconfitta. Sarà che quel trofeo baffuto gli avrebbe assegnato la supremazia nel mondo hipster?

DESIGN MARKT

Cosa rende tale un hipster, se non prima di tutto il suo modo di vestire e gli accessori utilizzati? Eccovi servita quindi una selezione delle migliori peculiarità hipster, dalle immancabili borse di tela con stampe minimal, alla marmellata al Club Mate, per passare tra baffi paillettati, scarpe con la suola realizzata da vecchi pneumatici, graphic novel, liquore alla cannella, monili di legno geometrici. Per non dimenticare la possibilità di farsi un tatuaggio direttamente sul posto, comprare una bici a scatto fisso, scattare una foto con una Polaroid, mangiare un hamburger vegano, ricoprirsi viso, braccia e gambe di brillantini e perline luccicanti. E per concludere, addirittura la Volksbank si fa hipster!

COLORI, PENNELLI, GRAFFITI E BAFFI MECCANICI

Gli hipster sono creativi e si imbarcano in qualsiasi progetto artistico, preferibilmente che possieda un che di discutibile o di dubbio gusto. I risultati però sono spesso interessanti, di sicuro divertenti, e a volte davvero apprezzabili. A chi invece non andava di dilettarsi con colori e pennelli, c’era la possibilità di cimentarsi in un vero e proprio rodeo, a cavallo di uno scatenatissimo baffo meccanico.

FACCE DA HIPSTER... Attenzione al selfie!

Il meglio della giornata è stato il passeggiare e lasciarsi sorprendere dall’unicità dei personaggi incrociati, osservare visi con spirali disegnate e brillantini, accostamenti di stili di svariate epoche diverse, complesse acconciature, occhiali da sole colorati, ragazzi che immortalavano il momento con un orgoglioso 'selfie', alcuni personaggi di spicco del 'Bart-club' che sfoggiavano baffi dall’elaborata complessità, e delle ridenti famigliole hipster al completo.

HIPSTER LIFESTYLE

L’'Hipster Cup' si è conclusa sotto un cielo che per l’occasione si è vestito di un tramonto a tema, con nuvole sfilacciate e raggi di sole caldi giallo ocra, per dare una pennellata del giusto colore al gruppo di hipster che si contorcevano in complicate posizioni di yoga, far splendere di un nuovo luccichio la palla stroboscopica volteggiante e avvolta da girasoli, e accompagnare i ragazzi che indolentemente sedevano in gruppi sul prato, oppure in movimento al ritmo della musica elettronica, ballando in un arcobaleno di bolle di sapone.

C’è chi dice che il movimento hipster abbia ormai passato il suo momento di gloria e che stia già lasciando il posto a nuove tendenze. Ma per chi vive a Berlino, l’essere avvolto nel mondo hipster è ancora realtà.  Come un amico ha giustamente replicato quando gli ho raccontato che sarei andata alle Olimpiadi hipster: “Che bisogno c’è di andare alle Olimpiadi hipster? Basta che scendi in strada e le puoi vedere svolgersi ogni giorno!”

BERLINO: IMPRESSIONI DA UNA TORRIDA CITtà

Hurrà, hurrà, l’estate è qua!  Sebbene i parchi di Berlino si siano trasformati fin da giugno in luoghi di divertimento, è comunque agosto l’apice di questa rovente stagione. Cafèbabel raccoglie le impressioni più scottanti dell’estate berlinese. Come sempre, ulteriori informazioni su Facebook e Twitter.