Contro l'E.coli arrivano i cetrioli dallo spazio
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Matteo PaoneMentre gli scienziati europei non riuscivano a scoprire l'origine esatta dell'epidemia di E.coli che ha infestato la Germania, un astronauta giapponese ha deciso di prendere il volo. Decollato la mattina dell'8 giugno, Satoshi Furuwaka, membro della missione dell'International Space Station (ISS), ha intenzione di coltivare dei cetrioli spaziali.
Cosa fare? L'epidemia di infezione tossica alimentare chiamata E.coli ha già provocato la morte di 40 persone in Europa e continua a diffondersi a dispetto dei bollettini diffusi dalle autorità sanitarie. E mentre gli ecologisti e i biologi si scannano sull'origine di questa emergenza epidemica, ci arriva una pseudo-risposta dallo spazio. Satoshi Furuwaka, membro della spedizione 28 dove condurrà degli esperimenti scientifici a bordo di una stazione spaziale, spera di approfittare del suo semestre in orbita per far crescere dei cetrioli.
Astronauta con il pollice verde
Oltre a sfidare le leggi della forza gravitazionale, l'astronauta giapponese provoca quelle della biodiversità. Non ci sfiorerebbe neanche l'idea di creare una teoria sulla coltivazione di verdure in assenza si gravità. L'informazione principale è tutta qui: gli astronauti fanno del giardinaggio. E come ogni buon contadino, hanno la loro ricetta segreta. Secondo il forum della conquista spaziale, le verdure dallo spazio sarebbero il frutto di una "mini-serra lada". In altre parole, un sistema di coltivazione che permetterebbe la piantagione di colture nelle quali verrebbero seminati ad esempio il grano e i pomodori nani. Sempre secondo il moderatore del suddetto forum "il grano è stato già coltivato in orbita verso la fine del 2009: l'ingegnere del volo dell'EXP 21/22, Maxim Surayev, aveva seminato dei chicchi che tre mesi dopo avrebbero dato un gran bel raccolto, che è stato poi riportato sulla Terra"
Dunque perché non i cetrioli? In questi tempi così difficili dal punto di vista agricolo, la verdura potrebbe crescere in un altro ambiente. Lontano dalle falde freatiche inquinate, dagli antibiotici o dagli escrementi di mucca. Grazie a Lyssenko, sappiamo che si possono modificare le caratteristiche genetiche di una pianta agendo sul suo ambiente di coltivazione. Inoltre l'istallazione di una "mini serra Lada" porterebbe anche allo studio sull'impatto che avrebbe il volo spaziale sulla crescita e lo sviluppo delle piante utilizzate nelle serre. Quindi se per caso fate un giretto su Marte a bordo della navetta Virgin Gatactic di Richard Branson, costruitevi il vostro "giardino orbitale" ideale i cui elementi principali sono una fonte di illuminazione e una riserva d'acqua. Per il momento Furukawa ha affermato che i membri dell'equipaggio non erano autorizzati a mangiare i loro raccolti. Ma chi lo sa? Sarebbe la prima volta che un uomo sulla luna riesce a risolvere dei problemi terreni.
Immagine © Cédric Audinot
Translated from Contre l'E.coli, les concombres de l'espace