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Classificazione dei rusoparlanti estoni

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Story by

Helga Nukk

Translation by:

Helga Nukk

Uno sguardo in Estonia

Il governo Estone post-sovetico descrive i rusoparlanti estoni come emigrati arrivati di recente, mettendo loro sullo stesso livello di musulmani in Germania o messicani negli Stati Uniti, e accuratamente nasconde dall’oipinione pubblica la situazione reale. I rusoparlanti estoni possono essere raggruppati nelle seguenti categorie: 1.

Originari etnici estoni, per la maggior parte provenienti dalle famiglie miste, che hanno scelto il russo come lingua di base in famiglia e hanno perso le capacità di comunicare in estone, in prevalenza nei tempi sovetici;

2. Originari etnici estoni rusoparlanti che vivono in Estonia da secoli e migliaia d’anni, e etnici russi che si sono trasferiti in Estonia dalla Russia secoli fa. A questo gruppo appartengono "starovery" – "di vecchia fede". Starovery sono riconosciuti ufficialmente come minoranza etnica estone;

3. Russi che si sono trasferiti in Estonia nel periodo di Impero Russo quando l’Estonia ne faceva parte (tsar Pjotr I avevda comprato l’Estonia dalla Svezia), i loro discendenti;

4. Etnici russi e rappresentanti delle altre nazionalità dei paesi che entravano nell’URSS, i cui si erano trasferiti in Estonia nei tempi sovetici sull’ordine e sulla richiesta del governo Estone e del governo centralizzato dell’URSS, e loro discendenti. Questa categoria può essere definita vittima del regime socialista/communista delle repubbliche sovetiche d’origine, del governo centralizzato e del governo sovetico estone.

5. Etnici russi e rappresentanti delle altre nazionalità dei paesi che entravano nell’URSS, i cui si erano trasferiti in Estonia nei tempi sovetici per loro libera scelta. Questa categoria può essere definita parzialmente vittima del regime sovetico: se l’URSS non fosse esistito questa gente non si sarebbe trasferita in Estonia;

6. Russi e risoparlanti che si sono trasferiti in Estonia nei tempi post-sovetici e recentemente. Questa categoria può essere paragonata ai emigranti europei.

Solamente l’ultima categoria rietnra nel termine "muulased" (nati dall’altra parte, quelli di altra terra) usata dal governo estone per definire tutti i rusporlanti estoni.

Nonostante i starovery sono riconosciuti ufficialmente come minoranza etnica e lo stato fornisce i mezzi finanziari per lo sviluppo e la difesa della cultura dei starovery, la lingua russa non è riconsociuta come lingua nazionale e/o statale, il che viola i diritti e le libertà di questo popolo.

Le persone che si erano trasferiti nei tempi sovetici si erano naturalizzati in Estonia in corrispondenza con le leggi ed i desideri del governo sovetico estone. Oggi il governo nuovo richiede da queste persone di naturalizzarsi dinuovo secondo le regole nuove, il che rappresenta una denigrazione di dignità personale di queste persone.

Il popolo estone rusoparlante è il secondo popolo originario e storico che forma lo stato estone, però il governo estone nasconde questo fatto dall’opinione pubblica europea.

Il governo estone si rifiuta di riconoscere l’esistenza di secondo popolo originario, il che attesta che il governo estone attua la politica di imparità, discriminazione, marginalizzazione, segregazione e apartheid nei confronti di rusoparlanti estoni (la descrizione più dettagliata in futuro).

Di soltio i rapporti su violazione dei diritti dell’uomo in Estonia omettono di classificare i rusoparlanti estoni e non sottolineano che i rusoparlanti estoni sono il secondo popolo originario che forna lo stato estone.

Sito dei starovery: www.starover.ee – il sito è nelle lingue estone, russo e inglese.

Il termine "di vecchia fede" provviene dalla reforma della chiesa russa del 1653. La reforma prevedeva il cambio dei riti, correzione dei libri liturgici, abolizione degli inchini fino alla terra, il cambiamento del modo di fare il segno della croce – con tre dito invece che con due. I disubbidienti venivane perseguitati.

Traduco un po’ dal sito www.starover.ee :

Originario popolo russo d’Estonia – antichi ortodossi russi - vivevano qua dai XII - XIII secoli. I primi starovery (traducendo dal russo la parola "starovery" significa "di vecchia fede") sono venuti dalla Russia in Estonia del Sud (Liflandia) nella fine del XVII secolo. Nell’inizio del XIII secolo i seguitori di Feodosij Vasiljev hanno fondato il monastero a Räpina. Nel 1718 il dirigente del monastero Konstantin Fjodorov si è convertito nella fede nuova e poco dopo, in seguito di una comunicazione calunniosa, il monastero è stato sottoposto alla perquisizione dei militari. alcuni starovertsy sono stati arrestati e nel 1722 il monastero è cessato d’esistere. alcuni starovery si sono rifgiati nel paese Mustjõe, in Priciudje (vicino al lago Peipsi / Ciudskoje) e a Tartu (all’epoca si chiamava Derpt).

L’occupazione sovetica del 1940 e l’occupazione tedesca dei 1941-1944 hanno causato dei danni irriparibili alla vita dei starovertsy. Una parte di staroverty è diventata vittima delle repressioni, le loro case sono state nazionalizzate, è stata attuata un’attiva propaganda ateista nei giornali Estoni in lingua russa e nei giornali locali. In Prociudie erano stati creati dei circoli di ateisti-guerrieri.

Nell’inizio di II guerra mondiale alcune famiglie di Priciudje sono state evacuate nelle retrovie dell’URSS. Una parte di starovery è stata forzatamente portata dai tedeschi in Germania per lavorare o nei lager, chi tentava di nascondersi – veniva fucilato. Starovery evitavano di collaborare con il governo di occupazione tedesca e nell’armata tedesca svolgevano il servizio in pochissimi. Entro la guerra sono state gravemente danneggiate le chiese.

Anche se gli estoni sono cordiali verso i starovery, i decenni di educazione ateista si sentono. I maestri sono quasi tutti di età avanzata, in alcune capelle/oratori non ci sono neanche, talvolta sul posto di maestro le funzioni vanno celbrate dalle donne. I giovani vengono nelle chiese solo nelle festività. Mancano i conoscitori del canto (ndr. canto specifico relogioso). Starovery violano le regole: fumano, non osservano i digiuni. La quantità di starovery è diminuità dal 10000 al 5000 dai tempi della guerra. E’scomparsa la comunità del paese Mesza. In Estonia non ci sono né giornali né rivisti di starovery. Prociudje sta diventando una zona turistica e ciò da fastidio allo sviluppo della vita tradizionale religiosa di starovery. Gli abitanti di Prociudje hanno perso il mercato a Sankt-Peterburg quando è stata chiusa la frontiera tra Russia e Estonia e ricchi kolhos di pescatori sono stati distrutti (ndr. dopo il crollo dell’URSS, "kolhos" = azienda collettiva), se sente tanto la disoccupazione. si può pescare nel lago solo a distanza di 12 km dalla riva estone. E’ molto difficle vendere le verdure prodotte, per questo la superficie dei campi destinati alla produzione agricola è diminuita di 8 volte. I giovani si trasferiscono nelle città, la popolazione invecchia. Le difficoltà economiche non possono non causare l’influenza negativa sugli abitanti, loro hanno la paura dei cambiamenti futuri. Nel settembre 2003 la maggioranza di popolazione di Priciudje ha votato contro l’ingresso nell’Unione Europea, però ciò nonostante dal maggio 2004 il lago è diventato la frontiera della comunità Europea.

Se ci sarà qualcuno intressato di sapere di più, sono disponibile a tradurre tutti i testi. Sul sito si trovano anche tante fotografie interessanti e anche video - nella sezione Galerii – Gallery (Galleria).

Qua sotto ci sono alcune foto dal sito www.starover.ee :

Alcune immagini della zona chiamata Priciudje dove dai tempi antichi abitano i starovery:

Una delle comunità di starovery :

Alcune fotografie dell'esposozione del museo di Kolkja:

Museo di Varanja:  

Story by

Translated from Classification of the Russianspeakings of Estonia