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Cinema America: la controproposta di Casalpalocco

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Roma

Il pensiero più diffuso oggi come ieri è "Cosa ne sarà dell'America?"

I tagli del comune alla cultura sono stati consistenti negli ultimi mesi, soprattutto nelle periferie.

Progetti lasciati a metà, teatri senza programmazione, cinema che chiudono dall’oggi al domani (basti pensare al Nuovo Aquila al Pigneto). Eppure le banlieue di una metropoli accolgono la maggior parte dei residenti, hanno quindi diritto non solo ad avere accesso all’erudizione, ma anche a poterne creare.

L’anno scorso tra lo sgombero del teatro Valle e quello del cinema America non sapevamo da che parte voltarci per non vedere gli scempi e gli abusi ingiustificati dell’amministrazione comunale. Riappropriarsi di un bene pubblico potrebbe andar bene, sempre se poi se ne fa un uso consono, socialmente utile, fruibile per residenti e non.

Esattamente un anno fa finiva l'esperienza del cinema America. E mentre in via Natale del Grande regna ancora il caos, tra qualche giorno inizierà la contromossa degli occupanti con la riapertura dello storico Drive in di Casalpalocco.

Consci dell’impossibilità di utilizzare gli spazi dell’ex cinema trasteverino, i volontari cinefili hanno optato per un’interessante controproposta: far rinascere il Drive in più grande d’Europa.

Per le serate dell’11 e il 12 settembre sono previste le proiezioni di Grease e American Graffiti, entrambi en plein air. Per l’ingresso è prevista una sottoscrizione volontaria volta a coprire i costi della serata. Poi birra e porchetta per celebrare una festa popolare aperta a tutti.

Story by

Bernardo Bertenasco

Venuto al mondo nell’anno della fine dei comunismi, sono sempre stato un curioso infaticabile e irreprensibile. Torinese per nascita, ho vissuto a Roma, a Bruxelles e in Lettonia. Al momento mi trovo in Argentina, dove lavoro all’università di Mendoza. Scrivo da quando ho sedici anni, non ne posso fare a meno. Il mio primo romanzo si intitola "Ovunque tu sia" (streetlib, amazon, ibs, libreria universitaria)