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Campagne europee per i diritti delle donne: OMG yes!

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società

L'otto marzo è la giornata internazionale per i diritti delle donne. Ma c'è chi si batte tutto l'anno. Abbiamo cercato di darvi un vademecum per le migliori campagne europee in circolazione. 

Chi protesta, chi corre, chi punta tutto su un linguaggio migliore. Lottare per una parità di genere diventa davvero sensato se fatto a livello globale: le donne di 40 Paesi del mondo incrociano le braccia e tornano in piazza. Una grande sfida per alcune campagne europee che stanno diventando incubatori di un femminismo che cerca davvero un'identità nuova e più libera per le donne. Ne abbiamo scelte dieci che si stanno distinguendo per il loro seguito e per i loro risultati. Alcune le abbiamo scelte per il loro modo originale con cui dicono "è il momento di raggiungere una vera uguaglianza". 

1) International’s women strike – La solidarietà è la nostra arma

L’IWS è un movimento che ha avuto origine in Polonia nell’ottobre 2016 per le manifestazioni contro le leggi antiaborto e che oggi coinvolge 49 paesi in tutto il mondo.

Per l’8 marzo ha organizzato una serie di forme aperte di protesta, proprio in nome della libertà. La tipologia di sciopero dipende dalle decisioni di ognuna, dal lavoro alle faccende domestiche a forme più particolari, come il sex strike, l’astinenza dal sesso, o l’indossare vestiti di colore nero come forma di ribellione.

La campagna si scaglia contro la misoginia, la negligenza e mancanza del sostegno necessario alle donne che lottano per i propri diritti.

2)Women’s Equality Party - #WEcount

In Inghilterra, specialmente a Londra, è molto attivo il WEP, Women’s Equality Party, un partito politico che a partire dal 2015 ha registrato in poco più di un anno e mezzo 65.000 iscrizioni. La leader del partito, Sophie Walker, si batte per un'equa rappresentazione all’interno del parlamento e non solo, per la cessazione del gap salariale fra uomini e donne (ad oggi calcolato intorno al 23%), per un equo accesso all’educazione e per porre fine alle violenze sulle donne, siano esse domestiche (146.000 casi) o stupri (4.000 quelli registrati nel 2015). Nel Marzo dello scorso anno il partito ha lanciato la campagna #WEcountcon lo scopo di riappropriarsi delle proprie strade ormai non più sicure per le donne di Londra, e di tutta l’Inghilterra. 

3) Male Feminists Europe - European male feminists united for gender equality

Henrik Marstal e Robert Franken, danese il primo, tedesco il secondo, sono gli ideatori della piattaforma che raccoglie articoli sul femminismo, la diversità e l’uguaglianza di genere. La particolarità?

Solo articoli scritti da uomini. L’iniziativa #men4equality vuole creare uno spazio dove possano essere condivise le opinioni maschili per sradicare l’idea che il femminismo sia solo una questione da donne.

4) 52, il nuovo collettivo femminista francese

Se non avete mai sentito parlare di 52, vi accadrà molto presto. Il gruppo è composto da 25 fondatrici  donne, con 540 membri nel loro gruppo Facebook privato. Stanche delle critiche sul femminismo ormai morto in Francia, hanno deciso di intervenire. Nato da pochissimo, il movimento si sta già diffondendo a Parigi, Lione e Marsiglia. Sono tutte femministe della prima ora, chi con Femen, chi con altri gruppi politici, che hanno deciso però che il vecchio modo di comunica e manifestare per i diritti delle donne era arretrato. La loro idea è quella di usare i dati, le statistiche e i numeri per far cambiare idea alle persone. Così, per esempio, nella home page del loro manifesto si può leggere che le donne sono il 52 per cento in Francia: una maggioranza che può cambiare il paese. 

5) Non una di meno - Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo.

In occasione della Giornata Internazionale della donna la rete “Non una di meno” aderisce allo sciopero globale per ribadire il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme.

La manifestazione avrà luogo in numerose città, colorate dal nero e fucsia in segno di protesta, e prevede uno stop di tutte le attività produttive e riproduttive con lo scopo di sottolineare che la violenza contro le donne non si combatte con l’inasprimento delle pene ma con una trasformazione della società.

6)Sangre Fucsia - #Niunamenos #Vivasnosqueremos

Un approccio decisamente post-coloniale ed anti mainstream quello portato avanti dal gruppo Sangre Fucsia, in Spagna. Grazie ad internet e ai social network (Twitter - Face book) oggi milioni di donne possono finalmente riprendersi la loro opportunità. Un femminismo 3.0 quello in cui le donne partecipano oggi attraverso i social ed i blog, e se non lo fanno, sottolinea Doctora Glas, stanno perdendo un’opportunità. Un vero e proprio incitamento al femminismo quello che si respira in Spagna, incitamento ad allearsi e  a collaborare per ristabilire il ruolo della donna all’interno della società.  Cambiare modo di comunicazione per poter arrivare a tutti, a tutte:

“L’Internet ha democratizzato il femminismo e lo ha reso accessibile a tutte quelle donne che ancora non sapevano di farne parte.” Carmen G. de la Cueva, giornalista.

7) International Women's Day Run - Run Pack Edition

A Berlino si manifesta con lo sport: runners da tutto il mondo si incontreranno alle 7pm al Generator Hostel a Berlin Mitte per correre per 8 km. L’evento, con ingresso gratuito, vuole esprimere la propria solidarietà alla Giornata Internazionale della donna per un mondo con una maggiore uguaglianza di genere.

Run pack Berlin, organizzatore dell’evento, invita non solo le donne ma anche fratelli, compagni, amici e tutti coloro che vogliono esprimere la propria partecipazione.

8)OMGYES - The more we know, the better it gets. 

Fuori dagli schemi e dai clichés della società moderna l’iniziativa lanciata da OMGYES . L’obiettivo è quello di abbattere le barriere e i taboo contemporanei portando alla ribalta la sessualità femminile. Video, consigli da donne per altre donne e decine di tecniche per il proprio piacere personale. Uno studio incentrato sulla donna e la sua sessualità che si fa beffa del mito Hollywoodiano della donna che giunge all’orgasmo dopo poco più di un minuto di missionario e che finalmente porta informazioni su un argomentato fin’ora lasciato ai margini a causa di stereotipi e inquadrature sociali. 

“Per tutto quello che facciamo nella vita, ci sono delle verità assolute e sui cui tutti concordano – e la nostra conoscenza personale si basa su cosa ogni altra precedente generazione ha scopertoNon è solamente la religione o i super-conservatori che considerano queste specificità ‘oscene e indecenti’,  sono anche i media, i motori di ricerca e gli app-stores. Noi viviamo in un'era dove la violenza grafica è accettata, ma la parola clitoride viene censurata in tv.” 

9) Global Mentoring Walk – Amsterdam for women 

134 passeggiate in 60 paesi, la Global Mentoring Walk vuole creare una connessione tra le donne in carriera di tutto il mondo attraverso una giornata di confronti e condivisione delle proprie esperienze e competenze L’idea è che la singola capacità di leadership porti ad una crescita collettiva.

Ad Amsterdam tutto ciò avverrà l’18 marzo 2017 e le donne, sia come ruolo di allieve, sia come mentori, si incoraggeranno e si scambieranno consigli per la propria crescita personale e professionale.

10)The Irish Feminist Network (IFN) - Promoting General Equality in Ireland

Contro la costruzione sociale e la visione gerarchica del genere si battono sin dal 2010 le componenti dell'Irish Feminist Network in Irlanda. Partito dal basso con sole 11 iscrizioni, ad oggi il movimento conta più di 5.000 adesioni e, grazie alla capacità di coinvolgere nella vita di tutti i giorni donne di ogni età, si sta rapidamente allargando. Gli obiettivi sono il raggiungimento di un'equa rappresentazione all’interno del governo irlandese, al fine di avere una democrazia degna di essere chiamata tale, la lotta ad ogni forma di abuso, la libertà di espressione sessuale per le donne e una dura lotta contro la pornografia e la prostituzione che accentuano sempre di più l’oggettificazione della donna. Per il 9 Marzo organizzeranno un panel di discussione sui diritti della donna all’aborto e alla parità di genere.