Cahuzac: il lato oscuro della Francia
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RobertaMercoledì scorso il presidente francese François Hollande ha tentato di limitare i danni del caso di riciclaggio di denaro e frode fiscale dell’ex ministro del Bilancio Jérôme Cahuzac. In futuro, apposite normative assicureranno la pubblicazione di tutti i patrimoni politici e impediranno che i politici condannati per corruzione possano essere rieletti.
Per i media europei, tali riforme sono prive di senso finché i clan politici avranno il potere dalla loro parte e i dirigenti non prenderanno sul serio le loro responsabilità.
Francia – La Croix: riforme spietate
Il presidente François Hollande ha intenzione di ristabilire la fiducia dei francesi nella classe politica, instaurando delle “riforme spietate”. Ma tutto questo è vano se i dirigenti alla fine non si assumeranno le proprie responsabilità, si lamenta il quotidiano cattolico La Croix: “E che ci spieghino loro la necessità del rigore per la quale ci tradiscono. La non esemplarità delle élite è insopportabile. Il presidente Hollande l’ha capito subito, visto che si è messo subito al riparo, per evitare di essere travolto dalla tormenta e ha manifestato la sua volontà di agire. Ma tutti i regolamenti, le leggi, i meccanismi di verifica saranno insufficienti se gli uomini e le donne aventi una carica pubblica non vivono la propria professione innanzitutto come un servizio, se non si mettono d’accordo sulle loro azioni, se domandano agli altri quello che non esigono da loro stessi. Se non esercitano la loro missione, il loro mandato, con rettitudine e rigore morale". (articolo pubblicato il 03.04.2013)
Germania – Handelsblatt: non è normale, Monsieur Hollande
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Il presidente francese François Hollande ha annunciato il rinforzo di alcune regole per i parlamentari e i membri del governo in seguito al caso dell’ex ministro del Bilancio Jérôme Cahuzac. I clan continueranno ad avere la mano sulla politica dell’élite francese, critica il giornale liberale Handelsblatt che non accetta la sua presa di posizione: “Hollande voleva debellare la corruzione e gli intrighi, ma non c’è riuscito. Scioccato, parla ormai di 'oltraggio alla Repubblica' e di 'violazione alla morale repubblicana'. Tuttavia prima, e per mesi, aveva preso le difese del suo ministro, un'incoerenza che l’opposizione gli rimprovera ormai senza pietà. Il partito conservatore, l’UMP, ha già dichiarato quanto sia difficile credere che Hollande non fosse al corrente di nulla. Il presidente dovrà spiegare perché malgrado i sospetti abbia difeso Cahuzac così a lungo. La situazione è sintomatica e coinvolge l’intera classe politica francese, che sia di destra o di sinistra. Quando l’economia e la politica sono strettamente legate, una classe, che si conosce dall’epoca degli studi, tiene le redini dell'intero paese, si sostiene e si protegge, un atteggiamento che facilita la corruzione". (Articolo pubblicato il 04.04.2013)
Svizzera –Le Temps: non contate più sul potere
Il caso Cahuzac fa emergere la mancanza di rapporti sani tra la politica francese e il potere, analizza il quotidiano liberal-conservatore Le Temps: “In realtà, il comportamento di Jérôme Cahuzac, le sue bugie durate quattro lunghi mesi, sono i sintomi di una forma d’impunità concesse da un’élite politica onnipotente, a discapito di efficaci contropoteri e al riparo dalla sorveglianza di un’opposizione vincolata a recitare la parte di una comparsa arrabbiata e caricaturale nell’esercizio del potere. In Francia più che altrove, l’uomo o la donna politica incarna l’eroe della nazione al di sopra di tutti, colui verso il quale ci si rivolge o che riceve le critiche ogni volta che scoppia uno scandalo. Questo rapporto con il potere è malsano e favorisce le derive che un regime democratico più modesto, rispetto a tale sistema decentralizzato e federale, riuscirebbe meglio a contrastare". (Articolo pubblicato il 04.04.2013)
Italia –Il Sole 24 Ore: ho peccato "per eccesso di fiducia"
Il presidente francese ha negato le accuse secondo le quali il suo governo avrebbe nascosto il caso Cahuzac. Le sue osservazioni, tuttavia, non bastano, commenta il giornale economico liberal-conservatore Il Sole 24 Ore: “L'onda d'urto è talmente forte che per evitare di rendere ancora più fragile la sua posizione (in fondo l'errore di casting è suo) Hollande dovrà quanto prima cambiare governo. A partire dal premier - questo Jean-Marc Ayrault non ha carisma e ha più volte dimostrato di non avere l'autorità e l'autorevolezza necessarie per gestire la squadra - e dal ministro dell'Economia Pierre Moscovici. Moscovici ha candidamente ammesso di aver 'peccato per eccesso di fiducia'. Una colpa grave, in politica. Come l'ingenuità, il dilettantismo che in questa storia hanno mostrato in molti. Senza rendersi conto che il terremoto era in arrivo. Per evitare di trasformare il caso Cahuzac in affare di Stato, Hollande dovrà dimostrare ai francesi di essere capace di riprendere in mano la situazione, ma anche di convincerli che la catena delle menzogne inizia e finisce con Cahuzac. Che nessun altro - all'Eliseo, a Matignon, a Bercy - ha taciuto pur sapendo”. (Articolo pubblicato il 04.04.2013)
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Foto: copertina (cc) Philippe Moreau/flickr
Translated from Cahuzac : corrompus nous faire ?