Bye bye Bush: la fine di una tragicommedia
Published on
Translation by:
federica campoli“L'asse del male", "Vilosevic" oppure "Importazioni che vengono dall’estero”: George W. Bush durante la sua Presidenza si è concesso tutta una serie di gaffe che hanno creato un neologismo. Il Bushismo è diventato sinonimo di fallimento linguistico e politico. Uno sguardo (video) sugli otto anni della tragicommedia americana.
Bushismo: così gli Americani hanno battezzato i numerosi scivoloni verbali del loro 43° Presidente. Allora, ecco che il capo del Governo spagnolo diventa Anzar (2001), i kosovari diventano kosovariari. Jacob Weisberg e Byan Curtis, giornalisti della rivista politica Slate, specialisti nella raccolta delle particolarità di Georg W. Su Youtube, parlano di oltre 500 video trovato. Il bilancio di otto anni di politica americana? Un enorme Bushismo.
Le torri gemelle & “L’asse del male”
«Le nostre possibilità sono grandi quanto il cielo sopra il Texas», aveva annunciato a squarciagola Georg W. Bush nel 2000, dopo che un’esile maggioranza aveva deciso la sua vittoria contro Al Gore. Un anno dopo due aerei pilotati da membri di Al-Quaida si schiantano sul Worldtrade Center, e sul Pentagono. Le immagini le conosciamo tutti. L’11 settembre 2001, più di 3000 persone hanno perso la vita tra le macerie. Di cosa aveva bisogno l’America? Di un Presidente forte.
Il repubblicano si è organizzato immediatamente contro quello che lui, il 29 gennaio 2002, ha chiamato «asse del male»: Iran, Irak e Corea del nord. Solo un mese dopo l'attacco terroristico, gli Stati Uniti hanno cominciato l'offensiva contro i Talebani in Afghanistan. Anche la guerra contro l’Irak, cominciata nel 2003, ha dato un colpo alla caduta di popolarità del Presidente, cosa alla quale hanno contribuito le torture dei prigionieri e gli errori linguistici. Nel 2004, nemmeno i testi delle canzoni dei Beastie Boys, (George W.‘s got nothing on me/ We’ve got to take the power from he: Georg W. Bush non mi ha conquistato/ dobbiamo toglierli il potere) che nello stesso anno avevano portato sul mercato il cd anti-Bush.To the 5 Boroughs, sono stati utili. Bush è stato eletto una seconda volta: con il 51% dei voti il texano è tornato alla Casa Bianca, sbaragliando John Kerry.
Dividere l'Europa
«Washington radunerà tutte le forze, per separare l’Ue», ha scritto il filosofo americano Richard Rorty nel 2003 in un monito all'Europa. Ed aveva ragione: riguardo alla guerra in Irak le posizioni europee si sono divise. E anche l'istallazione di uno scudo antimissile in Repubblica ceca e Polonia ha spaccato le opinioni. Soprattutto la politica ambientale, rivolta al maggiore inquinatore del mondo, ha incontrato a Washington orecchie che non hanno ascoltato. Il 31 agosto 2005, l'uragano Kathrina ha riportato Georg W. Bush a tappeto. E le relazioni diplomatiche? Durante un viaggio negli Usa della regina, il Presidente statunitense ha nuovamente spostato la data di nascita della milady al Diciasettesimo secolo. Episodi come la birra che ha ordinato (anche se ex alcolista) al vertice del G8 del 2007 a Heiligendamm, e il massaggio alla schiena di una Angela Merkel intimidita vanno negli annali storici dei bushismi.
Lunedì nero per l’America
Anche con la Francia, il Presidente ha scherzato per un po’: «Il problema con i francesi è che loro con capiscono il significato della parola entrepreneur (imprenditore)». La crisi economica ha spaventato fino a scoppiare nel lunedì nero (15 settembre 2008) di Wall Street. «Quasi come una capitale in tempo di guerra», così ha descritto le sensazioni a Washington il New York Times. George W. Bush è comunque assente, sembra lasciar fare quello che si vuole, come se si fosse già dimesso. Oppure sta tramando qualche altro colpo? Se così fosse, avremmo “misunderestimated” (frainteso e sottovalutato) il quarantatreesimo presidente degli Stati Uniti.
Translated from Bye bye Bush: Das Ende einer Tragikomödie