Business, trasgressione e vibrazioni: il segreto della Silicon Valley
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Adriano FaranoIl profumo dell'erba appena tagliata ti pizzica le narici quando arrivi a Stanford, nel cuore della Silicon Valley. Il chiostro in stile medievale della "piazzetta" di questo microcosmo di 10.000 persone - una vera e propria cittadina con negozi, pizzerie, pronto soccorso e pompieri - cozza col wi-fi e lo spirito imprenditoriale che regna sul campus.
Sì, perché il segreto del successo di questo tempio della conoscenza - che ha partorito negli anni Sessanta Arpanet, l'antenato di Internet, e negli anni Novanta ha accolto studenti del calibro dei fondatori di Google e You Tube - è la simbiosi, difficilmente comprensibile per noi europei, col mondo del business. Basta aggirarsi per il campus, che ci accoglie con 20° e un cielo terso, per vedere in bacheca l'annuncio "Google cerca programmatori" o una targa che celebra il finanziamento delle aule di Computer Science da parte di giganti del calibro di Intel o Hewlett-Packard.
Immagini: davanti a un panorama mozzafiato poso con la mia guida che finalmente vi presento, un ex diplomatico che mi accompagna durante tutto il viaggio. Harley Davidson nel quartiere latino Mission, sempre a San Francisco.
Translated from Das Geheimnis von Silicon Valley