Bruxelles: a 6 mesi dagli attentati è ancora una meta ambita
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Valentina Murace[Commento] Con il suo patrimonio dell'UNESCO (Grand’Place), la sua architettura impressionante e naturalmente la sua cioccolata Bruxelles attira abitualmente milioni di turisti. Dopo gli attentati terroristici la capitale belga tenta nuovamente di attrarre i visitatori. Osano ancora a venire a Bruxelles? Un articolo d'opinioni.
Il 2016 non è stato finora un anno positivo per Bruxelles. Inizialmente, dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015, la capitale belga è stata letteralmente serrata. In seguito è diventata essa stessa la vittima degli attentati del marzo 2016. Bruxelles sanguinava e il Belgio era in lutto. Ad ogni modo, l'industria del turismo ne ha sofferto: meno visitatori nei musei, ristoranti e strade deserte. Ora più che mai la capitale belga dà vita a iniziative per attrarre di nuovo i turisti. Tra queste si annovera la campagna "Sprout to be Brussels“.
“Sprout to be Brussels”
In tutte le città vengono attaccati degli adesivi raffiguranti il cavolo di Bruxelles ("Brussels sprouts“) – sulle vetrine dei ristoranti, dei musei, delle istituzioni culturali e persino sugli abitanti della capitale. Con "Sprout to be Brussels“ si vuole lasciare un messaggio molto chiaro: in quanto abitante di Bruxelles sono fiero della mia città! Qui nulla è cambiato: i luoghi d'interesse della città sono sempre più attrattivi, la cioccolata è sempre più gustosa e i belgi sono pieni di spirito come sempre.
Scegliere Bruxelles nonostante il pericolo?
In quanto nativa di Bruxelles mi sono chiesta se nonostante queste interessanti iniziative le persone osino ancora venire nella mia città come turisti, per visitare le sue meraviglie. Ad ogni modo la città ha molto da offrire e sarebbe davvero un peccato non cogliere la palla al balzo. Per pura curiosità ho contattato tramite email la mia cerchia di conoscenti e amici, che si estende per quattro continenti e molti paesi. Ho chiesto se andrebbe loro di visitare Bruxelles anche se non mi conoscessero (e dunque non visitare la città perché ci sono io). Ovviamente ho lasciato fuori dalla lista amici e conoscenti che vivono o che hanno vissuto nella città in modo da rilevare una prospettiva neutra.
Ed ecco che le risposte che ho ricevuto dai miei conoscenti sono univoche: Yelena da Austin, nel Texas (USA), non è mai stata a Bruxelles e vorrebbe visitarla nonostante gli attentati. "L'Europa per me, in quanto turista, non è mai stato un luogo pericoloso e non mi viene in mente alcuna ragione per la quale non dovrei venire a Bruxelles. Posso solo immaginare che quando eventi così drammatici accadono in un paese, esso si sforza a diventare nuovamente un posto più sicuro", scrive la giovane donna.
Anche Michèle da Parigi sarebbe pronta a tornare a Bruxelles. Vorrebbe farlo anche per unirsi simbolicamente agli abitanti della capitale belga, in quanto anche nella sua città sono accaduti eventi simili. "E' necessario lasciare un segno per non essere schiavi della malinconia e della paura", spiega. Nicole, anche lei parigina, la pensa esattamente come Michèle. "La paura non contrasta il pericolo e, in ogni caso, si deve poter continuare a vivere. Adoro il museo degli strumenti di Bruxelles, è davvero unico. Mi piace anche la Grand’Place, i Cafés e i piccoli ristoranti– e naturalmente la cioccolata".
Allein Lacey dalla California non vorrebbe visitare la capitale belga. La ragione non risiede tuttavia nel pericolo di un attentato terroristico. "Non sono consapevole di tutto ciò che Bruxelles ha da offrire. Comunque, se dovessi visitare l'Europa, andrei lo stesso a Bruxelles, in quanto mi interessa scoprire un luogo totalmente nuovo".
Dunque, sembra che Bruxelles resti ancora un'importante città turistica. Per lo meno, il sondaggio mostra che la città ha avuto la meglio sulla paura. Bruxelles 1, Paura 0. Come Natalie dall'Omaha, Nebraska (USA), spiega giustamente: "se non viaggio più dove voglio a causa della paura, o non mi reco più nei luoghi pubblici, lascio vincere sicuramente i terroristi."
Translated from Brüssel: 6 Monate nach den Anschlägen trotzdem beliebt