BRNS: gli anti eroi della musica
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Piera FiammenghiBRNS (pronunciato Brains) è un gruppo musicale belga che sta scalando le classifiche. Il prossimo 25 agosto, uscirà il loro primo disco: Patine. Nel frattempo, il quartetto sta percorrendo in lungo e in largo l'Europa. Il 4 aprile, Cafébabel ha incontrato Antoine, la mente del gruppo, al Chorus Festival. Intervista lampo.
Cafébabel (cb): È vero che il gruppo è stato fondato il 1° gennaio?
Antoine: Lo diciamo per scherzo! Io e Tim suonavamo in altri gruppi prima e a gennaio 2010 ci siamo ritorvati entrambi con le mani in mano. Abbiamo cominciato a fare musica così per gioco senza pensare a dove ci avrebbe portato. Abbiamo composto alcuni brani, ma non è stato semplice dal momento che prima di allora non avevamo mai gestito un progetto in modo autonomo. Non eravamo molto esperti in materia di composizione musicale quindi ci è voluto un po' di tempo per farci le ossa. Avevamo bisogno di un chitarrista, per questo abbiamo coinvolto Diego, con cui avevo già suonato. In tre, abbiamo lavorato al nostro primo EP, «Wounded». Poco prima di pubblicarlo, però, ci siamo resi conto che ci mancava qualcuno che avesse presenza scenica sul palco ed abbiamo scelto César. Lo abbiamo portato in tournée con noi e nel frattempo abbiamo composto alcune canzoni a 4 mani che ascolterete nel disco in uscita ad agosto.
UN'ATMOSFERA INQUIETANTE
cb: Com'è stato trovarsi a lavorare in quattro?
Antoine: Sono cambiate parecchie cose! Quando eravamo un duetto, abbiamo composto le basi musicali di tutti i brani e poi le abbiamo fatte ascoltare a Diego. Lui ha aggiunto le partiture di chitarra e abbiamo modificato alcuni pezzi, ma eravamo solo io e Tim a comporre. In questo disco, abbiamo seguito un'altra strada: alcuni brani sono stati realizzati a due, altri a quattro mani. Ci ritiravamo spesso in una casa di campagna e provavamo fino a stancarci! Anche se questo ci ha portato via molto tempo, è stato stimolante. Questo disco sarà più omogeneo. Prima non seguivamo una direzione precisa e sul palcoscenico era un vero impazzimento! Il disco è più malinconico, ci sono canzoni tristi e un lato melodico più marcato.
BRNS - «Mexico»
cb: Anche nel disco precedente ci sono canzoni tristi e melodiche al tempo stesso?
Antoine: Non credo ci sia questo contrasto netto. Non tutte le vecchie canzoni sono briose, potrei dire che ce ne sono molte «deprimenti». Ci associano spesso al singolo «Mexico» che è una canzone ritmata e vivace. Noi però siamo più vicini a tutto ciò che disturba, che è sinistro e morboso. Nel cinema, amiamo i film alquanto tetri. Nella musica, ci piace il pop lugubre, la roba post rock che si fa fatica a digerire. Ovviamente anche noi siamo inquadrati in un genere, ma non è stata una scelta voluta. Per quanto riguarda i testi, non volevamo cadere nel banale, ma creare un universo! Questo è evidente nel videoclip di «Void», la prima canzone del disco (in uscita il 19 aprile in occasione del Record Store Day, ndr): è un cortometraggio ambientato in un'atmosfera inquietante e angosciante.
ASCOLTARE: l'EP «Wounded» deI BRNS (IL DISCO "Patine" USCIRA' IL PROSSIMO 25 AGOSTO)
VEDERE : BRNS IN CONCERTO A Point Éphémère IL PROSSIMO 30 APRILE.
Translated from BRNS : Tempête sous les crânes