Black Lives Matter urla "shut down" in Inghilterra.
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Gli attivisti di Black Lives Matter paralizzano le strade di Londra, Nottingham e Birmingham per dire no al razzismo, alla violenza e alle frontiere.
La coalizione degli attivisti di Black Lives Matter ha organizzato nella mattina del 5 agosto una serie di proteste coordinate, in tre diverse città. Nel Paese del Brexit che chiude le frontiere, gli attivisti bloccano le strade per dire no al razzismo. Londra, Nottingham, Birmingham sono rimaste paralizzate dal traffico in seguito a una serie di blocchi organizzati dai manifestanti antirazzisti.
I manifestanti hanno ostruito il traffico sulla strada per l'aeroporto di Heathrow, nel frattempo a Nottingham altri manifestanti si sono sdraiati sulle piste nel centro della città causando ritardi alla rete dei tram. Paralizzato anche il centro cittadino di Birmingham.
Gli attivisti hanno espresso la speranza che un forte movimento Black Lives Matter possa essere costruito in Gran Bretagna in seguito alla crescita della campagna negli Stati Uniti.
La rete antirazzista inglese (BlmUK), ha invocato lo shutdown – che in inglese significa arresto, paralisi. Fermare tutto per denunciare una brutalità diventata sistemica e ricordare le sue vittime, nere. Non è casuale la scelta del 5 agosto come giorno della manifestazione. Infatti, coincide con il quinto anniversario dell’omicidio di Mark Duggan, il giovane ucciso dalla polizia a Tottenham nel 2011, durante un fermo. L'organizzatore Joshua Virasami ha espresso l'importanza per i neri di tutto il mondo di unirsi: «Abbiamo bisogno di persone di colore in tutto il mondo che vengano insieme a noi, gruppi e individui, che costruiscano questo movimento per raggiungere la giustizia e l'uguaglianza in Gran Bretagna e in tutto il mondo». Il ricordo delle vittime come strumento per denunciare quello che gli attivisti considerano un uso endemico e sistematico della sopraffazione fisica e psicologica ai danni delle categorie più deboli. È per questo che nell’iniziativa di questo 5 agosto, i manifestanti parlano anche di migranti. Anche quelle sono per BlmUK vittime di una violenza di sistema, che amplifica le disuguaglianze ed esaspera le tensioni. «Siamo sconvolti per I 3.000 morti nel Mediterraneo di quest’anno e sicuramente dopo il Brexit sappiamo che i crimini d’odio sono cresciuti del 57%. Abbiamo ascoltato persone raccontare di abusi e aggressioni nelle strade» dicono gli attivisti. Una stortura che da eccezione rischia di farsi norma e per frenarla, i manifestanti fermano simbolicamente le strade. Sarah Reed, Jermaine Baker, Mzee Mohammad, tutti uccisi negli ultimi otto mesi per mano della polizia. Un uomo nero ha doppia probabilità di morire, dopo essere stato preso in custodia dalla polizia, rispetto ad un uomo bianco; hanno maggiori probabilità di essere arrestati e perquisiti; è 44 volte più probabile che un uomo nero venga arrestato ai sensi della legge di salute mentale rispetto ad un uomo bianco, è 3 volte più probabile che un uomo nero sia disoccupato rispetto ad uno bianco.
Martin Luther King ha fatto il suo discorso nel 1963. Qualcuno che in quegli anni aveva 20 anni, oggi ha figli e nipoti e forse anche pronipoti. Quegli stessi, oggi, si chiedono ancora dove sia quel sogno E 'una sorta di paese delle fate? No, questa è la crisi!