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Birgit Õigus: la voce della foresta

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Il 50% dell'Estonia è coperto da foreste: sembra che, numeri a parte, il rapporto tra gli estoni e la natura sia una fonte continua di ispirazione. Lo scorso agosto un gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti estone ha realizzato una serie di megafoni giganti in legno, nel bel mezzo di una foresta nella Contea di Voru. Lo scopo? Amplificare i suoni della natura che restano inascoltati.

cafébabel: Birgit, come è nata la tua idea di creare delle strutture a forma di megafoni di legno, che si potessero inserire in armonia nella foresta estone?

Birgit Õigus: Avevamo avuto l'incarico di creare come una biblioteca dentro una foresta. Sin dall'inizio avevo chiara l'idea di non voler portare alcun libro nella foresta. L'installazione si chiama Ruup (ruupor significa megafono, n.d.r.): il concetto è che i suoni della natura passino attraverso questi "megafoni" e siano amplificati dalla struttura che abbiamo creato. La foresta ha un catalogo infinito di veri e propri "audiolibri" che si rinnova continuamente. Ruup è stato creato per permetterci di trarre ispirazione e rilassarci attraverso la pace offerta dalla natura. Il primo obiettivo è abbandonare il nostro primo senso, la vista, per concentrarci esclusivamente sull'udito. In definitiva è un luogo per uscire da tutto ciò che è per noi abituale.

cafébabelCom'è nata la collaborazione con Derelict Forniture, l'impresa che ha fornito i materiali? Dato che Derelict ricicla il legno da scarti industriali e ammassi di legno abbandonati, qual è l'origine dei megafoni?

Birgit Õigus: Ci siamo consultati con loro, ci hanno aiutati a pensare in modo creativo. In questo caso, però, i megafoni sono stati creati totalmente da nuovi materiali.

cafébabelQual è il tuo rapporto con la foresta? Come ti sei sentita la prima volta che hai sentito quei suoni amplificati?

Birgit Õigus: Con le foreste estoni ho una relazione d'affetto. Mi piace passeggiare tra gli alberi e la natura quando ho bisogno di liberarmi la mente. Mi sono sentita felice una volta che abbiamo completato l'installazione e il collaudo. I suoni presenti in natura sono totalmente diversi dai suoni della città: sono così puri e piacevoli che la prima volta che li ho sentiti amplificati, ho avvertito una specie di ricordo piacevole dentro di me. Si tratta di suoni familiari, ma allo stesso tempo nuovi, perché spesso restano dimenticati e inascoltati.

cafébabel: Quale suono restituiscono i megafoni? C'è qualcosa che senza di essi non si sentirebbe?

Birgit Õigus: La forma simbolica dei megafoni aiuta le persone a concentrarsi e ascoltare cosa succede attorno a loro: serve per ricordare a noi stessi di ascoltare cosa ha da dirci la natura. Il legno non è un materiale duro e rigido come l'acciaio, ma più leggero ed "accogliente". La forma amplifica suoni di una certa frequenza come un vero megafono, mentre il legno aggiunge un'acustica più delicata a ciò che ne esce fuori.

cafébabelA Parigi si terrà la COP21, quanta fiducia nutri nei grandi eventi globali che si occupano dei cambiamenti climatici? E invece quale ruolo ritieni che possa avere l'arte in questo tipo di processi?

Birgit Õigus: Non sono preparata scientificamente su simili temi, ma dal mio punto di vista dico che gli artisti possono far riflettere il loro pubblico se creano un manufatto che si pone un certo obiettivo. Come i miei megafoni, che amplificano i suoni che ci circondano ogni giorno ma che non possono essere uditi o sono percepiti come rumori di fondo dalla maggior parte di noi.

cafébabelCome pensi che le foreste possano essere preservate in futuro?

Birgit Õigus: Io mi occupo di design e architettura. Nel mio piccolo, ho cercato di lavorare ad un design che non inquini l'ambiente, che non sia solo circondato da quest'ultimo ma che ne diventi una parte integrante. Lo stato di salute della natura riguarda più gli specialisti di questo campo. Secondo me, la cosa principale è che le foreste siano preservate davvero e non abbattute completamente: una foresta permette al territorio di crescere più forte. Così come garantisce alle persone che abitano questo territorio di vivere meglio. L'Estonia è uno dei primi 5 Paesi UE con la percentuale di area boschiva più alta, vicina al 55-60%. Spero che resti per sempre così.

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Questo articolo fa parte del progetto #21Faces: abbiamo raccolto 21 storie di 21 giovani per raccontare un'Europa "verde", originale e innovativa in vista della COP21, la grande conferenza mondiale sul cambiamento climatico, organizzata a Parigi dal 30 novembre all'11 dicembre 2015.