Berlusconi parla dai gomiti
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Jacopo CioniIl Primo Ministro non starebbe zitto neanche sott’acqua. Dopo aver definito Obama, il nuovo Presidente degli Stati Uniti, “abbronzato” ci si chiede se conti fino a sette prima di parlare…
«Obama è giovane, bello e abbronzato». Così Silvio Berlusconi ha definito qualche settimana fa il neoeletto Presidente degli Stati Uniti. Il Primo Ministro ci ha abituati a questo tipo di dichiarazioni polemiche. Dice tutto quello che la “saliva gli porta alla lingua” (“gadac co ślina na język przyniesie”, in polacco).
Per caso non pensa prima di parlare? Dovrebbe provare a “girare la lingua sette volte prima di parlare” (“tourner sept fois sa langue dans sa bouche avant de parler”, in francese) per evitare di dire stupidaggini. Ma contare fino a sette a volte non è così facile…
Ma la politica è piena di parlanchines (chiacchieroni). Lasciando da parte Berlusconi, possiamo affermare senza paura di sbagliare che i politici parlano troppo. Pare che gli piaccia parlare “por los codos” (parlare dai gomiti, espressione spagnola che indica i logorroici) come se fossero pagati per farlo ("gadac jak najęty"), come direbbe un polacco. Essere un “moulin à parole” (mulino di parole), in francese o un “cassa parlante” (chatterbox), come si chiamano in inglese i bambini che “no se callan ni debajo del agua” (non smettono di parlare nemmeno sott’acqua), come direbbe uno spagnolo, ben descrive il Premier.
Translated from Berlusconi habla por los codos