Berlino, una città galleggiante tra fiumi e laghi
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Il simbolo di Berlino è l’onnipresente orso, ma forse non tutti sanno che l’origine del nome della città non viene da quest’animale. Pare che il vero significato abbia a che fare con le antiche tribù slave che vivevano nell’area. E che avevano scelto il nome più azzeccato per questa terra: palude.
Chiunque si trovi sotto mano una cartina di Berlino e del Brandeburgo circostante, non può che stupirsi per le onnipresenti macchie azzurre che la colorano. Laghi, stagni, rigagnoli, canali, insenature, per non dimenticare inoltre i suoi grandi fiumi, la Sprea e l’Havel. Berlino sorge su un terreno acquitrinoso, ed è incastonata tra foreste e sentieri d’acqua.
Poche capitali possono vantare un tale paesaggio che, se in inverno si ammanta di una vena malinconica e brumosa, in estate invece risplende nei suoi colori più luminosi, in mille sfumature blu e verdi. Una giornata al lago è l’attività più amata dai berlinesi durante l’estate. Non sorprendetevi quindi se la domenica, quando il sole splende e l’afa si fa sentire, troverete le strade della città quasi deserte. In quest’estate così calda e quasi mediterranea, basta solo prendere la bici e diventare un po’ esploratori, perché ogni lago di Berlino ha un particolare fascino, e ognuno sarà una piccola scoperta ed un’avventura unica. Non penserete forse infatti che “Gehen wir heute zum See?” (Andiamo al lago oggi?) voglia semplicemente dire farsi un bagno e sdraiarsi in spiaggia a prendere il sole? Niente è così semplice a Berlino, dietro qualsiasi attività “normale” si nasconde un mondo di elettrizzanti alternative. E quindi lago non significa solo acqua e sole, ma anche grigliate, boccali di birra fresca, acrobazie e tuffi da alberi che sporgono sull’acqua, avvistamenti ravvicinati con animali selvaggi, interessanti nuotate in mezzo alle alghe, onnipresenti incontri con i disinibiti fautori dell’FKK (Freikörperkultur), casse e musica a tutto volume, avventurose esplorazioni in bici della foresta, nottati di folle danza sulle barche che solcano i fiumi. E tutto questo a portata di mano di chiunque, in qualsiasi direzione vi dirigerete!
AD EST, TRA CANALI E FASCINO POLVEROSO
Di solito quando ci si dirige verso il leggendario Est, si arriva solo fino a Treptower Park, lambito dalle acque della Sprea e perfetto per un pigro pomeriggio davanti ai riflessi dell’acqua. Al massimo si arriva forse al parco giochi dismesso dell’ex DDR e si costeggia il Rummelsbürgersee, per una breve e piacevole biciclettata con l’enigmatica ruota panoramica che svetta nera all’orizzonte, e la vista su qualche chiatta e barca di pescatori. Ma proviamo a lasciare le sponde del fiume, avvicinandoci al "Sowjetische Ehrenmale", costeggiando il piccolo lago proprio al suo fianco e spingendoci oltre. Subito ci si immerge in un’atmosfera diversa, e si inizia a percepire un mondo che è ufficialmente finito, ma non scomparso, ma anzi è tangibile in un’immobilità quasi irreale. I quartieri attraversati e gli edifici imponenti che sfilano uguali a lato della strada ci accompagnano fino a dove la Sprea si dirama e si getta in uno dei laghi più grandi della regione: il Müggelsee, uno dei luoghi più frequentati dagli ex abitanti della Berlino Est.
GROSSER MÜGGELSEE
Il Großer Müggelsee è circondato da graziose sponde alberate e da villette con parchi sterminati. Sulla sponda nord si trova un striscia di terra erbosa molto estesa, il luogo perfetto per fare una sosta e tuffarsi nel lago. Ma forse tuffarsi non è la parola giusta. Si prosegue per decine di metri ad altezza ginocchio, in un’acqua dove le temperature troppo alte hanno preparato una brutta sorpresa per i nuotatori. Un tappeto di alghe insolcabile, alte e intricate, dove nuotare è un’esperienza, si può dire, davvero unica.
KLEINER MÜGGELSEE
Tutto questo gran parlare della bellezza dei laghi, e poi ci si imbatte solo in un mare di alghe? Non fatevi scoraggiare! Basta spingersi verso sud, e subito ci si perde in reticolo di stradine in mezzo al bosco e, con non poco sbalordimento, ci si imbatte in una discutibile “Neu-Venedig”. Lasciandoci alle spalle questo paesaggio assurdo, con sollievo ci troviamo tra il fresco degli alberi, che all’improvviso si inerpicano per una collina, per poi diradarsi e lasciare spazio a un pendio sabbioso che lentamente declina verso il fiabesco Kleiner Müggelsee. Visto al tramonto, con le piccole barchette di legno che lo affollano, potrebbe essere l’ambientazione perfetta per qualsiasi festival stile Woodstock.
A NORD, FRA L’AEREOPORTO E IL BRANDEBURGO
Se invece decidiamo di fare rotta verso Nord, seguendo la Sprea e attraversando questa volta il quartiere di Wedding, non certo tra i più amati dai berlinesi, ma che comunque offre una diversa prospettiva sulla città, ci troviamo nella zona dell’aeroporto di Tegel. Per quanto possa sembrare impensabile, anche qui c’è un complesso di laghi che, oltre ad offrire le classiche attrattive lacustri, permette la vista particolare di aerei in decollo ed atterraggio, che però non disturberanno in alcun modo le vostre nuotate.
PLÖTZENSEE
Il Plötzensee è il primo lago che si incontra, con una piccola spiaggia a pagamento su un lato, ma soprattutto con numerosi angoli verdi dove vari giovani si danno a uno dei passatempi preferiti dei tedeschi, la grigliata. Tra pesce o wurstel arrostiti, una partita a pallone e un tuffo nella notte nel lago, non ci si può certo annoiare.
FLUGHAFENSEE
L’acqua dei laghi, si sa, non è quella del mare. Sorprendentemente però questo lago, forse perché meno frequentato e poco conosciuto, offre un’acqua discretamente limpida e trasparente. Ci si arriva passando a fianco ai muri massicci di una delle prigioni di Berlino, costeggiando le sue sponde alberate e arrivando fino a una spiaggia molto estesa. Alle sue spalle vi è una duna molto alta, perfetta per chi è stanco di nuotare e preferisce darsi a una gara di “rotolate libere”. E se volete vantarvi di aver visto un cinghiale a pochi chilometri dal centro della città, non vi resta che farvi un giro e sperare di ritrovare il bestione che noncurante se la spassava sul sentiero.
A OVEST, VERSO IL TRAMONTO
A Ovest di Berlino si estende la famosa foresta di Grunewald, il luogo più amato dagli ex berlinesi dell’ovest per svolgere picnic e passeggiate domenicali. Se salite in cima a Teufelsberg, la suggestiva ex stazione radio americana, potrete godere di un paesaggio verde sterminato, con un campanile svettante sopra le chiome in stile fiaba dei fratelli Grimm, ed interrotto solo dall’acqua dei laghi. La foresta è talmente grande che è il luogo perfetto per darsi all’avventura, perdendosi nel labirinto di sentieri, stradine e scorciatoie al suo interno, alla ricerca della strada che porta al lago più vicino.
Friedy Sieg, "Das Lied von dem Krummen Lanke" (1923).
KRUMME LANKE
Immaginate di trovarvi in un luogo inesplorato e deserto, in mezzo alla foresta pluviale che protende le proprie fronde sul pelo dell’acqua, splendente e placida. Se aprite gli occhi, vi troverete a Krumme Lanke. Le spiagge sono meno estese e ce n’è solo un paio, ma forse è questo che crea il fascino di questo lago, più selvaggio degli altri, con un canneto su una sponda e un bellissimo albero inclinato sull’acqua. Qualcuno di molto astuto ha fissato sul suo tronco dei bastoni a foggia di scalini e vi ha appeso una corda, per un tuffo davvero emozionante, volteggiando in aria tra acrobazie e capriole. Al lago è addirittura dedicata una canzone composta nel 1923 da Friedy Sieg.
SCHLACHTENSEE
A pochi passi da Krumme Lanke c’è un lago gemello, ma dall’atmosfera totalmente diversa. Sarà forse per il ristorante e la birreria che si incontrano appena arrivati, il lago si presenta molto più come il posto perfetto per concludere una calda giornata sorseggiando un boccale di birra fresca e mangiando un tipico wurstel tedesco.
WANNSEE
Se chiedete a un vero berlinese un consiglio per un lago dove passare una giornata tranquilla, poco probabilmente vi risponderà Wann See. Ultimamente gli abitanti della città scelgono mete meno affollate e dove poter godere un po’ di pace, ma in ogni caso Wann See rimane uno dei laghi più popolari. E’ talmente grande da poter offrire un’ampia scelta di paesaggi differenti, dall’isola dei pavoni (Pfaueninsel) fino alla spiaggia più “in”, ma anche piccole spiaggette più appartate, soprattutto a nord, dove potervi sdraiare ad osservare le barche a vela che sfilano sull’acqua, attendendo l’arrivo della chiatta che offre See-wurst e gelati, e ammirando il tramonto davanti a voi.
Non penserete certo che la lista sia finita qui? L'estate è ancora lunga, e Cafébabel lascia a voi l'esplorazione degli altri laghi berlinesi, così come l'ardua scelta di quale sia il vostro preferito e quello che non potrete mai più dimenticare.
BERLINO: IMPRESSIONI estivali DA UNA TORRIDA CITTA'
Hurrà, hurrà, l’estate è qua! Sebbene i parchi di Berlino si siano trasformati fin da giugno in luoghi di divertimento, è comunque agosto l’apice di questa rovente stagione. Cafèbabel raccoglie le impressioni più scottanti dell’estate berlinese. Come sempre, ulteriori informazioni su Facebook e Twitter.