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Atene: i volti della generazione "700 euro"

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Default profile picture Dana Cojbuc

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elelele

societàPolitica

Sono i giovani con il più alto livello d'istruzione in Europa. Pieni di idee, di conoscenze e di esperienze, tanto da non sapere più cosa farne, ma i nuovi intellettuali greci non hanno altro orizzonte se non il soprannome "generazione 700 euro", ispirato ovviamente al salario minimo nazionale. Un anno e mezzo dopo le manifestazioni studentesche, iniziati subito dopo la morte del giovane Alexis Grigoropoulos, il 6 Dicembre 2008, per criticare la mancanza di prospettive offerte dal governo greco, l'idea di una gioventù senza futuro continua a ossessionare l'immaginario collettivo e a colorare i muri del quartiere di Exarchia, cuore alternativo e artistico di Atene. La fotografa Dana Cojbuc ha incontrato questi ragazzi laureati, che moltiplicano le loro esperienze di stages e piccoli laavori improvvisati nella strade di Exarchia. Le sue immagini svelano la violenza e lo sconforto quotidiano, ma lasciano anche filtrare la voglia e la speranza di una "generazione" che non ha in programma di diventare "bruciata".

Obiettivo: abbandonare il nido familiare

Elefteria ha avuto una formazione in Comunicazione e mass-media, con una specializzazione in pubblicità. Da quando ha ottenuto la laurea, nel 2005, ha avuto innumerevoli contratti a termine che avevano poco a che vedere con il suo campo di studi. Oggi incaricata della cassa e delle prenotazioni all'Opera Nazionale di Atene, vede il suo avvenire minacciato dal rischio di chiusura dello stabilimento culturale, a causa della mancanza di finanziamenti pubblici. Contrariamente alla maggior parte dei giovani ateniesi che continuano a vivere dai loro genitori, Elefteria fa parte dei rari privilegiati che hanno trovato una casa tutta per sé. (Foto: Dana Cojbuc)

Volontariato...

Fwtini è in possesso di una laurea in Matematica e di un master in Statistica. Una formazione abbastanza rara sul mercato. Pertanto, il stesso mercato sembra essere sordo. Dopo aver lavorato per 12 mesi alla redazione di libri scolastici, non è stata ancora pagata dall'editore. (Foto: Dana Cojbuc)

Lauree brevi, lauree lunghe e stage

Ovidiu ha superato con successo una laurea breve in Filologia inglese, prima di ottenere una laurea in Scienze Politiche, specializzandosi sui Balcani. Attualmente cerca un lavoro, dopo aver lavorato a lungo come receptionist e come giornalista, ma solo saltuariamente. (Foto: Dana Cojbuc)

La vita continua

I giovani ateniesi hanno fatto un lungo braccio di ferro con il municipio per poter trasformare un parcheggio del centro in un parco pubblico. I bambini vi si ritrovano il pomeriggio per giocare, i giovani e meno giovani vi si attardano la sera, come nella foto. Un tempo morto, lontano dalle sirene mediatiche che fanno rimbombare la crisi: un luogo per distendersi, chiacchierare e continuare a vivere, come prima. (Foto: Dana Cojbuc)

Passione per gli stage: trenta lunghi mesi

Un master in gestione culturale non basta a Sofia per avere un primo contratto degno di questo nome nel suo campo. La giovane greca non si è lasciata intimorire: ha lavorato per l'Unesco come stagista volontaria, con la speranza di un'assunzione. Invano. Da 30 mesi, Sofia è sempre in stage. E' responsabile della Guida Turistica degli alberghi per la Camera degli Albergatori in Grecia. Pertanto, la giovane stagista non si lascia turbare dai suoi problemi e spera sempre di trovare, un giorno, un impiego su misura. (Foto: Dana Cojbuc)

28% di disoccupazione tra i giovani greci nel 2010

Anche Nancy ha ottenuto un master in Comunicazione e mass-media. Ma dopo numerosi lavoretti e contratti a tempo, è ancora disoccupata. Il tasso di dsoccupazione dei giovani greci è uno dei più elevati della zona euro. Dal 25,3% del settembre 2009, potrebbe raggiungere il 28% alla fine del 2010, secondo la Banca Centrale Europea. È confortante per Nancy sapere che un quarto dei suoi coetanei greci sono nella stessa sua situazione? Nella foto, la ragazza passa davanti ad una macchina bruciata, in mezzo al quartiere Exarchia. (Foto: Dana Cojbuc)

Piazza Exarchia: case occupate ed allegria

Al tramonto installatevi sulla piazza principale del quartiere Exarchia: tre ragazzoni giocano a basket, mentre quattro ragazzini palleggiano con un pallone da calcio. Al loro fianco, altri compagni chiacchierano appoggiati sulla statua della piazza, guardando la partita di calcetto che si svolge ad un metro di distanza. Tornate un'ora più tardi, stessa scena, ma i giocatori sono cambiati: i cestisti giocano a calcio, mentre i calciatori smanettano con il calcetto e il pin -pong. Exarchia, ambiente solidale, musica di sottofondo e giochi di bambini. I clienti dei bar intorno hanno capito: largo ai giovani! (Foto: Dana Cojbuc)

Un anno e mezzo di rivendicazioni

La vita scorre senza problemi a Exarchia, ma il colore dei muri aiuta a non sbagliarsi sull'atmosfera che regna in questo quartiere alternativo dal 6 Dicembre 2008. È qui che il giovane Alexis Grigoropoulos è stato assassinato da due pallottole provenienti dalle pistole di dei poliziotti in borghese. Da allora, le scritte suii muri testimoniano la rabbia di una generazione, e la crisi securitaria si mischia via via con la crisi del mercato del lavoro. Qui, una targa commemorativa per la morte del ragazzo ci mette in guardia. (Foto: Dana Cojbuc)

Dans l'attente d'une reprise

Nikos ha fatto una Scuola superiore di architettura. Ma il mercato immobiliare è lontano dall'euforia che regnava durante le Olimpiadi del 2004. Difficile sopravvivere, soprattutto perché il giovane architetto deve pagare una tassa di 900 euro a semestre per poter esercitare la sua professione. Con il passaggio dell'IVA dal 21% al 23%, il 1° giugno 2010, e l'aumento del 10% della tasse sul carburante, sull'alcool e sulle sigarette, lo attendono tempi difficili. Senza impiego, oggi riceve 900 euro al mese come membro dell'associazione degli architetti. (Foto: Dana Cojbuc)

«Inizia a cercare lavoro altrove...»

Ianis, da quando si è laureato in Economia, lavora per la Lean management, una piccola impresa che organizza seminari e formazioni sulle tecniche di vendita ai dipartimenti vendita delle imprese. Un azienda minuscola: sono solo in due, lui e il suo capo, il quale gli ha gentilmente suggerito di iniziare a cercare lavoro altrove... (Foto: Dana Cojbuc)

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Translated from Athènes : les visages de la « génération 700 euros »