Artisti irlandesi a Berlino: «una città troppo povera per sentire la recessione»
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Giuseppe PierriCon un tasso di disoccupazione al 13.7%, circa 40.000 persone stanno pensando di lasciare l' Irlanda quest'anno, in cerca di opportunità al momento impossibili da trovare nell'Isola. Secondo l'Economic and Social Research Institute of Ireland, altri 40.000 li seguiranno nel 2011. La Germania è una delle destinazioni europee più gettonate: la sola capitale, Berlino, ospita all'incirca 1.
700 immigrati irlandesi.
«Nessuno viene a Berlino per vincere la lotteria o per fare il grande botto»
È una mattina di sole all'Hackescher Market nel centro di Berlino. La zona pullula di caffè, di boutique e di piccole gallerie d'arte. Con il basso a tracolla fermo sulle spalle, Paul Diamond spiega perché Berlino è l'unico posto dove si può fare il musicista. «È un parco giochi per artisti», dice il ventisettenne musicista jazz. A gennaio ha prenotato un biglietto di sola andata da Dublino a Berlino. Sebbene non avesse nessun contatto sul suo telefonino quando è arrivato, il giovane musicista è ora orgoglioso del suo piccolo appartamento a Wedding, nell'ovest di Berlino, e della sua vita umile passata a colpi di jam-session con vari musicisti provenienti da tutto il mondo. «Nessuno viene a Berlino per vincere la lotteria o per fare il grande botto», aggiunge, ma il costo della vita berlinese permette a Paul di continuare ad inseguire il suo sogno.
«Qui sono tutti disoccupati!»
Berlino non è un posto per diventare ricchi. È povera. Secondo la Fondazione Bertelsmann, Berlino è così povera che ha perso quel margine competitivo che in realtà non ha mai avuto. Un berlinese su cinque fa affidamento al contributo statale giusto per sopravvivere, un dato statistico che contrasta pesantemente con il tenore di vita della Baviera, nel sud della Germania, dove solo il 5% della popolazione dipende dallo Stato. Ma è cambiato qualcosa per i berlinesi dall'inizio della crisi economica globale?
«Berlino è troppo povera per essere colpita dalla recessione», ride Maebh Cheast, mentre posa per alcune foto all'interno e intorno al suo studio di registrazione, il "You're only Massive", nel distretto di Kreuzberg. «In ogni caso, qui sono tutti disoccupati!». Tuttavia la venticinquenne musicista-attrice proveniente dal sud-est dell'Irlanda si sente fortunata a vivere nella capitale tedesca.
Accompagnata da Dave Murphy, l'altro membro della band, Meabh lasciò l' Irlanda nel culmine della recessione economica del 2008, lasciandosi alle spalle «storie di dolore e di persone che perdevano il loro lavoro». Come membri del duo elettronico You're only Massive, oggi dedicano il loro tempo a registrare musica e a fare concerti dal vivo in giro per Berlino e e nel resto della Germania. «La musica è l'equivalente della salute e dell'educazione a Berlino», aggiungono. Loro sostengono che l'Irlanda abbia voltato le spalle all'arte con tutti i tagli effettuati, e si sentono fortunati a non essere stati colpiti dalla recessione irlandese. «Qui non abbiamo bisogno di giustificare il nostro ruolo nella società», dice Dave.
Crisi a Berlino: mai, dunque sempre
La città è piena di punti di ritrovo per musicisti dove è possibile respirare un'atmosfera amichevole, in cui gli artisti possono entrare facilmente in contatto tra loto per scambiarsi idee: uno di questi è il MMX sul Linienstrasse, in pieno centro. Ristrutturato dal ventinovenne imprenditore tedesco Philip Eggersglüß, oggi è un luogo di incontro e di soggiorno gratuito per artisti. Il cordiale e disponibile Eggersglüß, tra le altre cose cofondatore del software musicale Songbeat, mi assicura che Berlino è al giorno d'oggi la capitale europea più alla moda, la più economica del momento. «Tutti vogliono venire a Berlino, - dice. - Berlino non è mai in crisi, Berlino è perennemente in crisi», afferma sorridente, e non lesina giudizi positivi sull'imprenditoria giovanile, insistendo sul fatto che la recessione è il miglior periodo per fare affari: «Quando i tempi si fanno più duri devi essere solamente più creativo e intraprendente».
«Riguardo il tipo di persone che sono partite, alcune di loro cercano solo di divertirsi ed è questo che la gioventù ha il diritto di fare»
Berlino è sempre, e allo stesso tempo mai, in crisi. È diversa ma ragionevole, il completo opposto di Dublino. Mentre i nostri artisti irlandesi diventano sempre più conosciuti a Berlino, i palcoscenici dei locali irlandesi rimangono vuoti. Con sempre meno persone che investono in talenti in erba, la nuova generazione d'Irlanda continuerà ad emigrare verso mete più sensibili all'arte, come Berlino, per poter inseguire i loro sogni. Mary Coughlan, il vice primo ministro irlandese, non sembra molto preoccupata dal fatto che 60.000 persone abbiano lasciato il paese lo scorso anno. «Riguardo il tipo di persone che sono partite, alcune di loro cercano solo di divertirsi ed è questo che la gioventù ha il diritto di fare». Il problema è che la maggior parte di loro si divertiranno talmente tanto che probabilmente non torneranno più indietro.
Foto: David Tett; Video: onlymassiveTV/Youtube
Translated from Irish artists in Berlin, a city 'always and never in crisis'