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Arriva il Sicilia Queer filmfest 2015: anteprime e novità

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Palermo

Abbiamo visto in anteprima nazionale lo struggente The Circle (Der Kreis), in una serata in cui il direttore artistico Andrea Inzerillo ha svelato i primi dettagli sul festival cinematografico a tematica LGBT, in programma dal 24 al 31 maggio presso i Cantieri Culturali alla Zisa. Un appuntamento internazionale giunto alla quinta edizione, che non smette di crescere.

Il 23 aprile era la giornata mondiale del libro, mentre il 25 ricorrono i settant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo. Così il Sicilia Queer filmfest - rassegna cinematografica dedicata al tema queer e giunta alla sua quinta edizioneha trovato il modo di omaggiare entrambe le ricorrenze con l’anteprima nazionale di The Circle (Der Kreis) di Stefan Haupt, che narra la storia di un circolo culturale omosessuale nato a Zurigo intorno a una pubblicazione clandestina, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il tema letterario è presente già nelle prime sequenze del film, quando il Professor Ernst Ostertag vuol leggere ai suoi alunni Lo Straniero di Camus, venendo richiamato dal preside dell’istituto, che accusa il testo di mascherato comunismo. Quello della Liberazione rivive nella lotta della comunità di The Circle contro il retaggio di una legge nazista: la Germania, applicando il “Paragrafo 175”, considerava un crimine i rapporti sessuali tra uomini. Grazie a The Circle gli omosessuali ebbero un luogo di ritrovo, seppur clandestino, che per certi aspetti potrebbe essere considerato l’antenato dei moderni raduni “Pride”. Zurigo divenne una meta cosmopolita di grande fascino, cultura e tendenza, un’isola felice per gli omosessuali di mezza Europa, prima che la Buon costume svizzera  - reparto della polizia di Stato che si occupava della difesa della "pubblica morale" - montasse ad arte alcuni casi di omicidio per portare il circolo e la pubblicazione alla chiusura.

L'anteprima si è svolta al Cinema De Seta ai Cantieri culturali alla Zisa, e il pubblico non ha potuto che gradire una pellicola che in Svizzera ha avuto un enorme successo. The Circle, un docudrama con le parti fiction classicamente contemporanee (viene in mente il recente The Imitation Game) e inserti documentari sui reali protagonisti della vicenda, ha vinto meritatamente l’Orso D’Oro alla Berlinale 2014 come miglior documentario ed è anche il film scelto dalla Svizzera per la corsa agli Oscar e ai Golden Globe 2015. Il Sicilia Queer filmfest è riuscito a mostrarlo ai palermitani grazie a uno sforzo congiunto con il Festival Mix di Milano e The Open Reel, distributore che vanta un catalogo-piattaforma web che consigliamo di visitare a chi volesse rivedere il film.

E la prima novità della quinta edizione del Sicilia Queer filmfest, che si terrà ai Cantieri Culturali alla Zisa dal 24 al 31 maggio, è proprio l’accordo stretto tra il festival e The Open Reel per portare parte dei tesori nascosti del catalogo torinese a Palermo. Altra innovazione, annunciata dal direttore artistico Andrea Inzerillo, è legata alla presenza di tre sale cinematografiche in cui si snoderà il festival, tutte all’interno dei Cantieri Culturali. La prima, la Sala De Seta, sarà il cuore pulsante della manifestazione, mentre la Sala Wenders del Goethe Institut ospiterà le repliche nella fascia pomeridiana. La terza sarà un’arena all’aperto limitrofa allo spazio “Tre Navate”, attiva ogni sera dalle ore 22,30 e gratuita.

Inzerillo ha anche lanciato un’ultima anteprima cinematografica firmata Sicilia Queer: il 4 maggio, per la conclusione dei seminari “Prospettiva Queer”, sarà proiettato I Dolci Inganni, capolavoro anni ’60 di Alberto Lauttada, con Chaterine Spaak e la presenza in sala di Umberto Cantone, noto critico cinematografico.

Confermata da tempo, invece, la presenza dell’attore e regista francese Melvil Poupaud alla quinta edizione del festival, che nella sua carriera ha lavorato con Eric Rohmer, James Ivory, Xavier Dolan, Lana e Andy Wachowski, Jean-Jacques Annaud e che rivedremo presto sugli schermi a fianco di Brad Pitt e Angelina Jolie in By the Sea, il primo film diretto dall'attrice hollywoodiana. “Avremo l’occasione rarissima di presentare tra l'altro alcuni dei film più underground di Pupard, esplorando ancora una volta tutta l’estensione di un concetto come quello di queer nella sua accezione più ampia, che da sempre caratterizza il lavoro del nostro festival”, il commento di Andrea Inzerillo.