Arno Jullien: ciak sull'Europa(live)
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Francesca Agostini"Europalive" è la storia autentica di un giovane videoamatore, bramoso di conoscenza, che ha scelto di girare l'Europa con la videocamera sulle spalle, in 24 diversi paesi dell’Ue, per dare un volto umano alla "cosa europea".
Nell’arco di due mesi, senza alcun sostegno finanziario, Arno Jullien ha ripreso tutti i tipi di cittadini europei, dai senzatetto agli impiegati, per assimilare le loro percezioni, le loro idee e le loro espressioni.
Cafebabel.com: A parte il fatto di appagare la tua voglia di scoprire, qual'era lo scopo principale del progetto "Europalive"?
«Al momento la generazione dai 25 anni in giù non ha alcuna opinione sull’Europa»
Arno Jullien: Lo scopo era quello di scoprire chi è il cittadino europeo. Essendo membro della generazione Erasmus, avevo voglia di sapere, al di là dell’attualità con la quale i media principali parlano dell’Europa, che cos’è l’Europa per un ventisettenne. Non c’è stato bisogno di soffermarsi troppo sulla questione per avere l’impressione che c’è un'evidente mancanza di comunicazione. Organizzando delle domande sulla vita quotidiana dei cittadini europei, ho voluto mettere in evidenza i loro punti di vista, in particolare attraverso la loro cultura e la loro storia. E alla fine mi sono reso conto che non siamo poi così diversi.
Cafebabel.com: Una serie di domande, tra cui molte attestano una netta portata politica: il progetto era impegnato in questo senso?
Arno Jullien: Si, in effetti era impegnato. Tuttavia, ho cercato di viaggiare senza preconcetti. Europalive non si appoggia su alcuna base scientifica, ma semplicemente ha l’obbiettivo di interpellare sia i cittadini che le istituzioni. Durante la preparazione del progetto, ho fatto davvero fatica a trovare un contenuto di informazioni adatto ad un target giovane. Attualmente la generazione sotto i 25 anni non ha alcuna opinione sull’Europa. In realtà, ho l’impressione che se ne freghino. Ecco perché, tornando da questo viaggio, ho anche voglia di raccontare un’esperienza favolosa in cui tutti si possano ritrovare.
Cafebabel.com: Dal momento che hai viaggiato senza partito preso, la tua percezione dell’Europa è cambiata dopo il viaggio?
«Partite! Fatelo! L’unica cosa che si rischia è di avere delle belle sorprese»
Arno Jullien: Dato che ho vissuto in molte capitali europee, sono partito comunque con una certa esperienza. Un’esperienza che mi ha portato a considerarmi più europeo che francese. Detto questo, non ho voluto raccogliere informazioni sui paesi che andavo a visitare per cercare di lasciare il massimo "effetto sorpresa" possibile. Con questo approccio, ho potuto cambiare considerevolmente la mia visione dell’Europa, prendendo ormai in considerazione la testimonianza dei senzatetto per esempio. Queste persone sono meravigliose: hanno vissuto dappertutto, parlano cinque lingue e sono capaci di tirarti fuori citazioni di Verlaine e di Beaumarchais! Ed è forse dalla cultura e dall’apertura mentale dei senzatetto che sono rimasto più sorpreso. Vivendo dei momenti magici come quelli, il progetto ha di gran lunga superato lo stadio della mia curiosità.
Oggi posso affermare che tutte le esperienze ti insegnano qualcosa, qualunque sia il soggetto in questione. Secondo me, dovrebbe essere obbligatorio partire per un anno in Erasmus per poter essere in grado di confrontare le piccole cose della vita. Un messaggio: partite! Fatelo! L’unica cosa che si rischia è di avere delle belle sorprese.
Arno Jullien ha aperto un babelblog su cafebabel.com per diffondere i video di Europalive a puntate: ritrovateli su Europalive.
Foto: U-g-g-B-o-y/flickr; Matthieu Amaré; Europalive
Translated from Arno Jullien : l'Europe part en live