Archive: "Non si può vivere di mera tristezza per 20 anni"
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Jessica CannucciariInsieme ai Massive Attack e ai Portishead, gli Archive sono una delle band trip-hop più importanti di tutti i tempi e uno dei pochi gruppi ancora in piedi dopo 20 anni. Ma a quale prezzo? Abbiamo intervistato i membri della band Danny Griffiths e Dave Pen chiedendogli come facciano a restare ottimisti dopo la Brexit e l'elezione di Donald Trump...
cafébabel: Cos'è una False Foundation (false fondamenta, ndt)?
Danny Griffiths: Ruota intorno all'idea che possiamo essere manipolati, in particolare durante un periodo così disorientante come quello che stiamo attualmente vivendo. Penso che nessuno sappia che cavolo stia succedendo. Quello che sembrava essere una barzelletta è finito per diventare qualcosa di veramente serio. Prendiamo, per esempio, Donald Trump. Quando quell'uomo ha detto che si sarebbe candidato per diventare presidente degli USA, hanno riso tutti. La stessa cosa è successa in Inghilterra con l'UKIP (Partito per l'indipendenza del Regno Unito) e la Brexit...E pare che se tutto ciò fosse già nella coscienza delle persone da un po', cioè che questi poteri che si muovono a rallentatore si stiano sollevanto e tutto appare finto. Non dà l'impressione di essere reale.
Dave Pen: Abbiamo anche tratto ispirazione da una storia che ho letto riguardo un sopravvissuto al Massacro di Jonestown, che parla proprio di qualcuno che, detenendo una posizione di gran potere, ha cominciato a poco a poco a costruire qualcosa di sempre più grande e il tutto si è concluso in un disastro. Questa storia è stata di grande ispirazione per noi e quindi abbiamo pensato fosse il titolo giusto per l'album.
cafébabel: Siete disorientati anche dalla strada che il mondo sta percorrendo?
Danny: Sono stato scioccato dalla Brexit. Non me lo aspettavo. Una cosa del genere ti fa pensare che non hai più voce in capitolo su nulla. È successa la stessa cosa con la guerra in Iraq. Almeno in Francia ci si ribella e si comincia a fare casino quando non ti sta bene qualcosa. Noi britannici non siamo bravi in questo, ci lamentiamo come ci lamentiamo del tempo, ma poi non facciamo niente. Quindi, la Brexit è stato un vero shock. Trump invece non è stato una sopresa perché pensavo che gli americani fossero abbastanza pazzi da votarlo. C'erano delle persone che avevano bisogno di aiuto e a cui nessuno si rivolgeva, e Trump ha detto esattamente quello che queste persone volevano sentirsi dire, come fanno i veri politici.
Dave: Il potere del marketing può essere veramente dannoso! Se solo continui a colpire le coscienze delle persone, dicendo "devi avere paura di questo, devi avere paura di quello", puoi facilmente influenzarle. È terribile il modo in cui lo fanno, è veramente uno schifo! E hanno un enorme potere. È proprio triste.
Danny: Sento che stiamo andando a ritroso. Prima di Trump c'era Obama e abbiamo considerato il passo in avanti come un cambiamento. Avevamo un presidente nero che stava facendo delle cose buone, magari non quanto avremmo voluto, ma comunque...E poi arriva questo tipo che non è neanche un politico. Ha i media, i soldi e ora è qui. È spaventoso! E stiamo tornando indietro anche nel Regno Unito con la Brexit, sono dei tempi parecchio bui. E abbiamo scelto il titolo False Foundation prima che tutto ciò accadesse in realtà.
cafébabel: Cosa ne pensate della situazione del Regno Unito?
Dave: Quello che è strano dell'Inghilterra, e penso della maggior parte dell'occidente, è che tutta questa merda continua ad accadere e non continuiamo a chiedere solo "oh, per caso I'm A Celebrity Get Me Out Of Here va in onda? Tutti continuano ad uscire nel fine settimana e ridursi uno schifo. È folle. Non c'è alcuna manifestazione, nessun grande evento. Tutti continuano ad andare avanti normalmente. Tutti continuano a prepararsi al Natale, spendendo denaro per il cibo. È da pazzi!
Danny: Abbiamo bisogno che torni Bill Hicks ora per parlare di tutto questo!
cafébabel: Potreste fare il nome di un personaggio pubblico che potrebbe rappresentare un futuro più radioso?
Dave: I movimenti come Momentum con Jeremy Corbyn e cose del genere che danno speranza alle persone, ma quanto è realistico quello che dice? Quanto sono realistiche le cose che vuole fare?
Danny: Il fatto è che se veramente lui mettesse in pratica quello che dice, allora sarebbe fantastico perché parla veramente al popolo. E va contro tutti gli altri Theresa Mays e Boris Johnsons del mondo, tutta questa feccia della società. Quindi, lui è capace di dire al popolo quello che noi vogliamo ascoltare ma rimane sempre un politico, no? E chi si fida dei politici?
Dave: È impossibile! Se lui riesce veramente a fare qualcosa di diverso, allora penso che potrebbe vincere su molti e spero veramente che più persone vedano la luce. Le persone hanno veramente bisogno di speranza e lui la porta.
cafébabel: Non avete alcuna fiducia nella politica?
Danny: Non al momento.
cafébabel: Ma non l'avete avuta mai?
Danny: C'era speranza per l'America quando Bernie Sanders era candidato alle primarie. Ma una volta andato lui, sono rimasti con una scelta fra due corroti e malvagi esseri umani. Le cose erano già preparate. È già tutto pianificato davanti a noi. Per la Brexit ci siamo chiesti: è davvero successo? È una cosa veramente assurda. E ora anche le persone che hanno votato a favore dell'uscita si lamentano perché la sterlina è in ribasso.
cafébabel: Pensate che sia una cospirazione o qualcosa del genere?
Danny: Beh, nulla mi sorprende più quando si ha a che fare con la politica ormai. Non credo molto nelle cospirazioni, è solo strano ciò che è accaduto con la Brexit. I politici che avevano votato in fatore della Brexit sono subito scomparsi, come Nigel Farage che è andato a lavorare con Trump. E dimprovviso Theresa May è al potere e nessuno l'ha votata. David Cameron se l'è data a gambe levate. È come se ne avessero già parlato tutti prima e tutto era stato pianificato.
Dave: Ma esistono cospirazioni sulle banche e sul denaro, su come ora forse l'Inghilterra si stia unendo all'America per diventare una forza mondiale, una bestia finanziaria internazionale. Ci sono talmente tante teorie da diventare pazzi.
cafébabel: Tutto ciò come si riflette nella vostra musica?
Dave: Penso con la frustrazione che ne deriva, dal puto di vista dell'artista. Si può veramente cogliore ispirazione da questo. Per quanto il contenuto possa essere cupo, lo dobbiamo trasporre con un energia positiva. La cosa che amo del fare musica è una: le persone dicono "Oh è troppo cupo", ma se veramente ti ci inoltri, l'energia all'interno non è altro che la nostra espressione della frustrazione. Questo è il modo in cui usaimo la nostra frustrazione. Scriviamo scempre riguardo temi tristi. Ma non siamo il tipo di band che scriverebbe della felicità. Non siamo un gruppo pop.
cafébabel: Direste allora che gli Archive si occupano di come avere una reazione positiva a quanlcosa di cupo e triste?
Danny: Penso che in un primo momento non sapessimo neanche noi cosa stessimo facendo. Ma nei nostri testi parliamo di persone per strada, quindi penso si fondi tutto sull'osservazione. Presumo che è stato tutto sempre basato su questo, e crescendo abbiamo imparato a soffermarci sulla tristezza positiva ecco.
Dave: ma non si può vivere di mera tristezza per 20 anni [risate].
Danny: La musica parla da sola per questo, anche senza le parole. Questa diversità e l'energia è parte integrante del nostro lavoro, come anche le cose del mondo (non siamo molto interessati alla politica ma osserviamo bene). Leggiamo i giornali, leggiamo quello che succede e scriviamo riguardo questo. E poi scivoliamo occasionalmente nella canzone d'amore.
cafébabel: Il lavoro che più aveva a che fare con il mondo politico è stato ovviamente l'album Controlling Crowds del 2009. È stato una presa di posizione politica contro qualcosa in particolare?
Danny: Controlling Crowds doveva essere un EP, ma una volta cominciato a scrivere è cresciuto tanto da diventare un album. È stato un album fondato proprio sull'osservazione e quest'ultimo può quasi rappresentare una sorella per quell'album, abbiamo cercato di richiamarlo. L'album intermedio fra i due, invece, è stato del tutto differente di proposito.
cafébabel: Ho spesso l'impressione che il lavoro degli Archive sia avvolto nel mistero, nell'evoluzione, nel progresso, nel nuovo inizio, nella trasformazione, nella revisione... Cosa colete esprimere voi Archive in quanto collettivo artistico?
Danny: Potrebbe sembrare un cliché, ma penso che il lavoro degli Archive riguardi tutto la musica. Non ci stimo espandendo verso gli elementi visivi. Non esiste un volto solo degli Archive perché non siamo un band normale. Se avessimo già in mente la nostra strada non faremmo neanche le foto per la stampa. Preferiamo mettere un nano nudo in copertina o un elefante o qualcosa del genere. Non penso che i nostri fan ne abbiano bisogno di tutto ciò. Dopo 20 anni alcuni di loro cercano ancora di scoprire cose su di noi, il che è fantastico. Non abbiamo svelato tutto e subito e questo ha fatto sì che gli Archive rimanessero interessanti.
cafébabel: Qual è il fine del creare un colletivo piuttosto che una band?
Danny: In un certo qual modo questo è stato ciò su cui verteva all'origine Londinium [il loro primo album, Ed.]. Io amavo le lingue native e noi avevamo A Tribe Called Quest, Jungle Brothers, De La Soul e Black Sheep che lavoravano l'una con l'altra. Abbia attraversato la fase della band e abbiamo capito che non riguarda tutto un'unica persona. Scriviamo tutti insieme.
Dave: In molti arrivavano da altri gruppi, io arrivavo da un gruppo che è ancora ttivo. Ma questo ci faceva sentire più liberi. La pressione è improvvisamente scomparsa.
Danny: È bellissimo vedere altre persone arrivare e farsi coinvolgere. Arriva un sacco di energia e penso che sia il motivo per cui siamo ancora qui. Abbiamo mantenuto il tutto aperto e interessante.
cafébabel: Avete girato molto per l'Europa negli ultimi anni. Conoscete il Continente Antico meglio dell'europeo medio perché avete viaggiato in tanti paesi. Com'è l'Europa secondo voi?
Dave: È una gioia. Un piacere assoluto. Arrivi e vedi culture diverse, vedi i diversi modi di vita delle persone. È meraviglioso vedere certi paesi, specialmente nell'est Europa, crescere. L'est Europa è diventato uguale all'ovest. Abbiamo camminato per la strada principale di Varsavia e poteva essere una strada di Southampton. È lo stesso ovunque tu vada e questo sembra un po' strano. E poi vedi vedi lati della cultura che vogliono rimanere come sono; Ucraina, Georgia, Turchia... è di grande ispirazione. Ma mostra anche come il mondo possa essere anche un po' spaventoso. Quando vai in posti che non conosci non sai bene cosa aspettarti...
Danny: Ti ritrovi fuori dalla tua comfort zone per tutto il tempo. A volte durante il tuo tour vuoi rimanere nelle retrovie o sull'autobus perché è più rassicurante. È come se fosse casa tua per sette giorni.
Dave: Devi conoscere i luoghi veramente beneYou get to know places really well. Dopo la Brexit, hanno buttato merda su di noi in un bar in Francia perché eravamo britannici. Non voglio dire dove fosse; ma alcuni ragazzi ci hanno insultati. Non voglio dovermi difendere per una decisione presa dal 51% del paese in cui vivo. Questo è che sono stanco di spiegare alle persone. E gli ho detto, "Dovreste gettare uno sguardo sulla vostra cultura, sul vostro paese, quello che sta succedendo con la Le Pen. È un periodo spaventoso". E questi ragazzi sono rimasti come dei fessi. È stata una cosa orribile. Solo perché sono inglese avevano cominciato con "Ah, la vostra cazzo di Brexit..." Cose del genere non sono belle da sentirsi dire perché noi siamo sempre stati una parte importante dell'Europa. Solo perché siamo inglesi dovevamo incassare un paio di brutti colpi da parte di questi idioti. Ma non li definirei idioti perché anche molte persone intelligenti hanno votato per l'uscita, è questo il problema del fare di tutta l'erba un fascio. Devi avere una mente parecchio aperta. Ma amiamo viaggiare per l'Europa.
Danny: Mi ricordo Mosca, si è rivelata proprio come immaginavo che fosse. Molti posti sono parecchio diversi da come te li immaginavi, ma Mosca è realmente cupa come pensavo che fosse [risate]. Era fradda e cupa e sembrava che tutti ti volessero uccidere! (Ma non i fan!)
cafébabel: Avete meno successo nel Regno Unito che nel resto d'europa. Come ve lo spiegate? Vi preoccupa? Ne siete delusi?
Danny: È una situzione divertente. Non direi che non mi interessa perché mi piace tornare a casa e tornare alla mia normalità. Ma, dall'altro lato, sono un po' frustrato dal fatto che si voglia sempre piacere al maggior numero di persone. Preferirei fare meglio in altri paesi in Europa, ma mi sono realmente stufato di dovermi spiegare nel Regno Unito. Nessuno crede in quello che faccio. Metà dei miei amici non hanno mai ascoltato la mia musica e sanno solo che sparisco per qualche settimana in uno studio o in tour.
Dave: Stiamo raggiungendo una diffusione nazionale che non avevamo prima. Ma la cosa sta rallentanto perché l'Inghilterra è sommersa da musica veramente buona e veramente terribile allo stesso tempo. Arrivare a dove siamo arrivato fin ora va bene per il momento. Non ci siamo preoccupati troppo di questo, ma abbiamo continuato ad andare avanti. Se va va, se non va...
cafébabel: Siete cresciuti in un era in cui rip hop e hip-hop erano predominanti negli anni 90. Come è stato crescere a Londra durante quesgli anni?
Danny: Io l'ho amato. Ho cominciato a lavorare in un negozio di dischi quando avevo 17 anni nel 1987, solo per vendere musica hip-hop. Mi hanno offerto quel lavoro perché nessuno conosceva l'hip-hop meglio di me all'epoca. E poi anche la musica house comincio a calcare la scena e io amo anche la musica house, è un tipo di musica perfetto per ballare. E dopo siamo cresciuti con uno sfondo musicale molto simile a quello dei Massive Attack e dei Portishead. C'è del soul, dell'hip-hop e del buon techno. Anche altre band come gli Happy Mondays e gli Stone Roses hanno avuto successo in quello stesso periodo. Avevamo musica veramente buona da ascoltare per radio. Erano tempi meravigliosi.
cafébabel: In 20 anni di carriera quale credete sia stat la vostra più importante evoluzione musicale?
Dave: Internet, ha rovinato tutto!
Danny: Ha cambiato ogni cosa. Tutti i vecchi modi di fare le cose uscirono di moda.
Dave: Se si guarda al lato positivo della cosa, dà agli artisti molto più controllo. Si era abituati ad avere queste grandi offerte dalle etichette discografiche imbottite di soldi, e quando questo finì gli artisti dissero "Non farò quello che tu mi dici di fare, farò esattamente quello che io ho voglia di fare", il che è la cosa migliore che sia uscita da tutto ciò. Comunque il denaro è bello...Ma basti pensare al primo album di Dizzee Rascal che ha realizzato interamente a casa. Il palcoscenico della musica è fiorito, le persone hanno capito che non devono spendere soldi per uno studio discografico quando possono fare tutto da soli.
Translated from Archive: "You can't do 20 years of pure misery"