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Alto Fest 2015 Lab: i "Cantieri Bavaresi" di Phoebe Zeitgeist

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Napoli

Da Milano a Napoli, Giuseppe Isgrò dei Phoebe Zeitgeist ci spiega in che cosa consiste "Cantieri Bavaresi", il laboratorio di creazione e composizione scenica in programma dal 4 al 7 luglio ad Alto Fest 2015. 

Da Milano a Napoli, la compagnia Phoebe Zeitgeist porta il laboratorio di creazione e composizione scenica “Cantieri Bavaresi” ad Alto Fest 2015. A cura del regista Giuseppe Isgrò, del percussionista Elia Moretti e dell’attore Dario Muratore, il laboratorio avrà luogo dal 4 al 7 luglio, offrendo a coloro in possesso di un minimo di basi teatrali, performative o musicali l’opportunità di partecipare e di venire coinvolti all’interno delle performance di Alto Fest (8-12 luglio, Napoli).

I Phoebe Zeitgeist nascono nel 2005 da un’idea di Giuseppe Isgrò, regista teatrale laureato in Lettere Moderne con una tesi sulle tematiche di Rainer Werner Fassbinder, autore bavarese le cui opere ispirano la linea della compagnia. Di base a Milano, i Phoebe non si limitano alla produzione e alla messinscena di spettacoli ma estendono il proprio raggio di attività a prove aperte e discusse, mostre, conferenze, lezioni brevi presso corsi di formazione accademica o universitaria e collaborazioni con istituzioni dedicate all’arte contemporanea, pubbliche e private. La lettura critica della contemporaneità costituisce il principio guida della compagnia, che costruisce la propria indagine espressiva sull’intersezione di più codici artistici, ispirandosi ai testi di autori che hanno saputo individuare e anticipare i fattori più gravi e acuti dei nostri giorni

Dopo la partecipazione all'edizione 2014 di Alto Fest con “Adulto”, spettacolo tratto dai testi finali di Elsa Morante, Dario Bellezza e Pier Paolo Pasolini per il quale il festival ha costituito un trampolino di lancio, i Phoebe Zeitgeist tornano quest’anno con il laboratorio “Cantieri Bavaresi”: indagine sulla relazione tra suono e movimento che ripercorre la linea fondante della compagnia. Cafébabel Napoli incontra il regista Giuseppe Isgrò per discutere delle dinamiche linguistiche e concettuali del laboratorio. 

Cafébabel Napoli: Che cosa sono i “Cantieri Bavaresi”?

Giuseppe Isgrò: Il laboratorio “Cantieri Bavaresi” costituisce una fase del nostro percorso di ricerca pluriennale. Esso prende spunto dalla cultura bavarese del 900, che esploriamo da anni attraverso le opere di B. Brecht, R.W. Fassbinder, M. Fleisser, H. Achternbusch e W. Herzog. La nostra analisi si concentra soprattutto su come i generi “bassi” del teatro popolare, per esempio il melodramma, contengano delle istanze politiche. Gli autori che ci hanno ispirato tendono a condividere un sentimento panico della natura, una concezione del mondo esterno così forte da mettere in gioco i sentimenti più profondi dell’uomo: l’artista viene talvolta raffigurato come un “innamorato”, come un individuo che esprime se stesso in modo totale

CBN: Come si configura l’attività del laboratorio?

GI: Lavoreremo sulla relazione, l’interazione e l’ibridazione tra lo specifico linguistico del teatro (il corpo in azione scenica) e quello della musica dal vivo: il percussionista Elia Moretti e l’attore Dario Muratore aiuteranno a mediare questo confronto. Tutti i partecipanti, in particolare i musicisti, saranno invitati a portare uno strumento musicale: indagheremo la ritmica e la pulsazione, come correlativo sonoro del movimento. L’obiettivo è quello di abbattere la rigida demarcazione tra i generi artistici tipica della tradizione italiana per ricercare una drammaturgia che non sia né prettamente teatrale, né musicale. 

CBN: Come si applica il “cantiere” all'arte?

GI: Lo spazio del “cantiere” è un modo per mostrare al pubblico ciò che avviene in sala prove. È un discorso politico: le dinamiche produttive attuali, incentrate sulla creazione di uno spettacolo che funzioni, costituiscono un ricatto alle possibilità di sperimentazione linguistica. Proprio per questo, il laboratorio è il modo per riprendere possesso di un tempo differente, quello relativo al lungo e lento percorso di ricerca che precede il prodotto spettacolare. 

CBN: Come si inseriscono i “Cantieri Bavaresi” nella cornice di Alto Fest?

GI: Abbiamo partecipato ad Alto Fest per la prima volta nel 2014 con “Adulto” che, a partire da quel momento, ha assunto una forma composita e definitiva. Penso che la “nudità” del contesto e l’alto fascino dei luoghi del Fest offra una possibilità di messa in gioco che solitamente non è permessa agli artisti. Questo coincide con il nostro interesse per le parti spurie e vuote, per gli “errori” del percorso artistico. Non è un caso che le opere alle quali ci ispiriamo siano spesso quelle finali, vicine alla morte dei propri autori, quelle considerate critiche e non definitive e che tuttavia, nella loro frammentarietà, riescono a raccontare meglio di altre.  

Ad affiancare Giuseppe Isgrò durante il laboratorio saranno Elia Moretti, percussionista dedicato alla musica classica contemporanea e alle musiche afrologiche, con importanti esperienze professionali nell’ambito della musica di scena e Dario Muratore, attore dalla predisposizione al movimento corporeo e all’espressione fisica correlata con elementi di danza, che insieme ai Phoebe Zeitgeist ha portato alla realizzazione di "Adulto".

Come partecipare

Il laboratorio si rivolge a musicisti, attori, danzatori, performer, allievi di conservatorio e di scuole di teatro e danza. I partecipanti sono invitati a portare uno strumento musicale e oggetti che producano suono. Il costo di partecipazione è di 40 euro totali. Al termine del laboratorio, alcuni partecipanti verranno selezionati per essere coinvolti nelle performance di Alto Fest 2015.

Per iscriversi è necessario inviare una email all’indirizzo info@altofest.net, con richiesta di partecipazione, numero di telefono, nome, età e provenienza con oggetto Lab Phoebe o, in alternativa, chiamare il numero (+39) 320 0304861. 

Per ulteriori informazioni sul laboratorio si rimanda al link Facebook “Cantieri Bavaresi”, all’interno di Alto Fest 2015. Per maggiori informazioni sui Phoebe Zeitgeist si rimanda al loro sito web e pagina Facebook