“Adieu”... ou pas? I Kafka sulla spiaggia all’esordio con il primo EP
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Il 29 novembre é stato presentato il primo EP dei Kafka sulla spiaggia, un progetto interamente autofinanziato che cerca di farsi spazio tra la miriade di gruppi emergenti napoletani. Cafébabel ha incontrato la voce del gruppo Luca Stefanelli.
"Il marinaio spiegò le vele al vento, ma il vento non capì” è l'EP d'esordio dei Kafka sulla spiaggia uscito il 29 novembre: un mix di musiche delicate, tra il bossanova e il “new beat”, come loro stessi si definiscono. La partenza, il distacco, i problemi adolescenziali, ma allo stesso tempo “la gioia di vivere” - il titolo di un pezzo dell’album- sono i temi di fondo: Luca Stefanelli, voce e chitarra del gruppo ha risposto a qualche domanda di Cafébabel.
Cafébabel- Il nome del gruppo viene preso dal libro dello scrittore giapponese Murakami Haruki: si parla di due partenze parallele. Qual è il collegamento con il vostro gruppo?
Luca- Prima che nascesse questo gruppo suonavamo già insieme e cercavamo di dare un senso alle cose prima di farle. Ci siamo resi conto con gli anni che non era il modo giusto per noi e abbiamo deciso di fare direttamente. È uscita tutta una serie di cose che poi abbiamo scoperto essere collegate tra di loro. Ce ne siamo accorti dopo che era tutto collegato e che il cerchio poi si è chiuso. Nel libro si parla della profezia del ragazzo, uno dei due protagonisti: è questo che ci ha spinto di più a scegliere questo nome.
Cafébabel- Ci sono più partenze nell’album: in Adieu e in Libera per esempio.
Luca- In Libera si parla di tre storie: la foglia, il ragazzo e la ragazza. Sono tre figure messe in parallelo, un po’ come nel libro. La foglia è succube del vento, la ragazza vaga perché non sa che fare e il ragazzo che decide di uccidersi per liberarsi. In tutti i nostri pezzi c’è una vena malinconica che parte dal disagio. Le partenze che descriviamo non portano a nulla, sono partenze punto e basta. Anche noi quando siamo partiti non pensavamo di fare tutto questo, siamo partiti punto e basta.
Adieu parla di due ragazzi che non stanno più insieme, è la storia del nostro ex-bassista. Una persona molto calma, educata che ad un certo punto decide di cambiare la sua vita, di lasciare la sua ragazza e di prendere la vita in maniera diversa. È una tipica storia adolescenziale.
Cafèbabel- Quando è nata questa canzone?
Luca- È nata un anno e mezzo fa ed il ragazzo in questione aveva 23 anni. Tutte le storie raccontano di coetanei, di famiglie o cose del genere, tutte storie adolescenziali sotto un nostro punto di vista. Alla fine la musica è questo: sono tutte storie trite e ritrite viste con occhi diversi.
Cafébabel- Veniamo alle difficoltà che avete incontrato per autoprodurre questo EP, sia per l’impegno che per i finanziamenti.
Luca- I soldi vengono da diecimila lavori. Nessuno di noi quattro ha la possibilità economica, ma è tutto autoprodotto. Fortunatamente abbiamo trovato persone che ci sono venute incontro e che hanno creduto in quello che facciamo. Il video è stato fatto dai ragazzi di Subcava Sonora, che pur non producendoci ci hanno dato una mano, così come lo studio di registrazione che ci è venuto incontro sul prezzo.
Io faccio animazione per bambini e ho dovuto rinunciare a molti live perché non avevo voce o al contrario rinunciare a feste perché da lì ad una settimana avrei dovuto cantare. E stai con questo litro d’acqua a riempire questi 17 bicchieri, li muovi, li giri, ma sempre un litro è.
E allori sposti le priorità, cerchi di essere dinamico e di fare ciò che vuoi. E la nostra fortuna è che siamo tutti e quattro in questa situazione. Questo è perché vogliamo suonare e se non facessimo in questo modo non faremmo niente.
Cafébabel- Mettiamoci però nella situazione in cui qualcuno v'avesse finanziato.
Luca- Sarebbe stato un problema, più uno svantaggio che un vantaggio. Ad ora non credo di avere la maturità di poter rispettare dei canoni imposti. L’idea che qualcuno venga e mi dica “Ti finanzio, ma devi fa questo e quest’altro” in questo momento mi spaventa. Ma tanto è un problema che non sorge.
Cafébabel- Il vostro obiettivo entro un anno?
Luca- Noi ora già stiamo lavorando ai pezzi nuovi e l’idea di avere la possibilità di suonare per il prossimo anno mi alletta più di tutte.