Addiopizzo Travel, vacanze in Sicilia senza la mafia
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L'associazione, nata dall'iniziativa di alcuni giovani di Addiopizzo, sta per trasformarsi in tour operator professionale. Il turismo responsabile e critico prova a diventare competitivo sul mercato. La formula di "viaggio e approfondimento" tra i luoghi della lotta alla mafia si adatta alle nuove richieste dei turisti. Storie da una Sicilia che lotta per non essere dimenticata.
"Stiamo lavorando per diventare un vero tour operator”. A parlare è Chiara Utro, volontaria di Addiopizzo Travel, durante una presentazione a Parigi. Quella che oggi è un’associazione, che organizza viaggi turistici “responsabili” in Sicilia, alla scoperta dei luoghi dell’antimafia, da qui a un anno potrebbe diventare una formula vincente di turismo alternativo. Non solo: “il turista che viene con noi diventa, alla fine del viaggio, un testimone della legalità e della cultura antimafia nel suo paese”.
Le proposte di viaggio
L’associazione offre diversi pacchetti di viaggio, per single, coppie o gruppi da formarsi. Si può restare un giorno, un weekend o un’intera settimana. Oltre all’alloggio e ai pasti in strutture convenzionate (tra cui il famoso hotel d’arte “Atelier sul mare”), viene offerto un tour guidato nei luoghi della lotta alla mafia, incontri con magistrati, storici del fenomeno mafioso e con cittadini impegnati nella battaglia a favore della legalità. Compresa nel prezzo, c’è l’iscrizione ad Addiopizzo. E il ricordo di una Sicilia diversa dagli stereotipi in stile “Padrino I, II e III”.
Addiopizzo: quando la lotta alla mafia stimola il business su cafebabel.com
Addiopizzo Travel è un’idea di Dario Riccobono, Francesca Vannini Parenti e Edoardo Zaffuto, co-fondatori del movimento “Addiopizzo” a Palermo. Il movimento, nato nel 2004, a tutt’oggi vanta 723 imprese e negozi che espongono il marchio “no pizzo”, e 10.168 consumatori impegnati ad acquistare solo prodotti “pizzo free”. La lista dei commercianti aderenti è aggiornata quotidianamente: “prima dovevamo andare a cercarli con il porta a porta. Adesso, tutte le settimane organizziamo delle audizioni per decidere chi può entrare a far parte della lista”, spiegano.
Una formula "molto" concreta
Tra i nuovi volontari, Chiara è tra quelli che si occupano di far conoscere il progetto fuori dai confini italiani. “Fra tutte le associazioni e i gruppi di lotta alla mafia, Addiopizzo propone una formula molto concreta”, ci spiega, durante la presentazione a Ethicando, l’avamposto parigino dei prodotti italiani antimafia. Per Chiara, Addiopizzo “può diventare lo slogan di una società intera”, e il lavoro di questi giovani donne e uomini gode di una visibilità, grazie a Internet, che ai loro predecessori è stata per lungo tempo negata.
Visibilità, senso di appartenenza, gerarchie interne assenti, sostegno delle istituzioni e di una fetta crescente della popolazione hanno contribuito al successo del movimento.
I luoghi di una lotta decennale
Idea chiama idea, e così ecco che alcuni giovani volontari del movimento hanno dato vita, nel 2009, ad Addiopizzo Travel. Un’associazione, quest’ultima, che finqui si è appoggiata sul lavoro dei tour operator professionali, per accogliere i turisti e guidarli sui sentieri della lotta alla mafia. I negozi, i ristoratori e gli albergatori sono così attratti verso il movimento madre, ma senza forzature: “vogliamo che l’adesione sia spontanea, non solo per interessi economici e per desiderio di visibilità”.
"Il turista diventa, alla fine del viaggio, un testimone della legalità"
“Una parte dei ricavati di Addio Pizzo Travel confluisce in Addiopizzo – spiega ancora Chiara - Il nostro è un turismo responsabile, etico, alla scoperta delle bellezze della Sicilia e dei luoghi di una lotta decennale”. In sperimentazione anche un pacchetto di cicloturismo in Sicilia, destinato a incrociare i luoghi dell’antimafia, e un itinerario tra i luoghi siciliani che hanno fatto da sfondo a libri di letteratura e classici del cinema (e che saranno selezionati tramite un sondaggio online).
Gli esempi europei
Da non dimenticare le collaborazioni con le scuole e le università: è il caso della Università di Coventry, che manda due studenti a fare uno stage nell’associazione o nel movimento, grazie al Progetto Leonardo. Gli ultimi stage hanno riguardato il turismo responsabile e la sua promozione all'estero; la campagna di consumo critico di Addiopizzo e un documentario sulla sua attività (andato in onda su un network greco). Sull’esempio di Addiopizzo è nata in Germania, dopo la strage di Duisburg, “Mafia? Nein danke”, grazie al lavoro dell’eurodeputata Pd Laura Garavini e a un gruppo di emigrati italiani nella capitale tedesca.
In questi giorni, presso l’associazione, fa il suo stage anche Christine Harlacher, dell’università di Augsburg, nell’attività di promozione turistica.
"La trasformazione in tour operator potrebbe essere la prova del nove di questo modello economico"
Se i prezzi per i singoli pacchetti sono competitivi (180 euro per un weekend in mezza pensione con tour guidato), quello che sorprende di questo progetto sono le ricadute possibili, sul turismo in Sicilia e le persone che lo praticano. Siamo di fronte a un progetto di “consumo critico”, capace di unire le esigenze dei turisti con il bisogno di non essere lasciati da soli degli imprenditori che resistono alla mafia. La trasformazione in tour operator, annunciata da Chiara, potrebbe essere la prova del nove della realizzabilità, su scala imprenditoriale, di un modello economico in grado di sussistere senza la mafia.
“Come la mafia, anche l’antimafia deve essere in grado di adattarsi a ogni nuovo ambiente”. Per quanti sono affascinati dal modello di Addiopizzo e Addiopizzo Travel, Chiara suggerisce di inventare soluzioni diverse in base al proprio territorio d’origine. “In Lombardia ad esempio, avrebbe poco senso una lista di imprese come quella che teniamo in Sicilia. Si potrebbe invece pensare a dei gruppi di controllo sulla trasparenza degli appalti, dopo le recenti notizie di infiltrazioni mafiose e camorristiche”.
Idea chiama idea, e chissà che una vacanza in Sicilia non ne faccia nascere di nuove.
Foto di (cc) rickydavid/flickr. Video: addiopizzotravel/youtube.