9 maggio: l'Europa fa festa a Firenze, Cafebabel ci sarà!
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Il 9 Maggio, giornata dell'Europa, Firenze ospiterà il primo Festival d'Europa, un evento coraggioso in un momento di estrema difficoltà per le istituzioni contintentali. L'iniziativa parte dall'Istituto Universitario Europeo di Fiesole, con la partecipazione di Commissione Europea, Parlamento Europeo, e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo organizza all'interno del Festival il Forum “Verso il 2014: l’Europa che vogliamo”, dove non mancherà la presenza di cafebabel.com. Maria Cerino, storica babeliana, interverrà alle 15 nella sala “Sala de’ Dugento” di Palazzo Vecchio al seguente dibattito:
“Europa – Democrazia – Informazione – Social network”
Ore 15.00*
“Comunicare l’Europa; quella che vediamo, leggiamo e ascoltiamo”
Moderazione: Giampiero Gramaglia - Direttore AGENCE EUROPE
Intervengono
Giorgio Bartolomucci - Presidente FESTIVAL DELLA DIPLOMAZIA
Maria Cerino - Cafebabel
Gabriele Crescente PRESSEUROP
Luisa Crisigiovanni - Direttore ALTROCONSUMO
Paolo Martini - Direttore Radio Radicale
Francesca Ulivi - Responsabile News MTV Italia
DanielaVincenti Mitchener - Managing Editor EurActiv.com
Thierry Vissol - Consigliere Speciale Media&Comunicazione Commissione europea
Questo invece il comunicato con cui Consiglio Italiano del Movimento Europeo presenta il Forum:
Mobilitati dalle preoccupazioni su una casa europea che vacilla oggi sempre più sotto i colpi della crisi economica e finanziaria ed uniti dalla convinzione di ribadire l’esigenza di una integrazione politica sempre più stretta, si riuniranno a Firenze il 9 maggio “FESTA DELL’EUROPA” a Palazzo Vecchio – su iniziativa del Consiglio Italiano del Movimento Europeo nell'ambito del primo “Festival d'Europa” organizzato dall'Istituto Universitario Europeo – decine di militanti delle più importanti associazioni italiane della società civile.
L’obiettivo è quello di definire i contenuti di un progetto, di un'agenda e di un metodo di lavoro politico per questa legislatura europea ed in vista delle elezioni europee del 2014, il Forum “L'Europa che vogliamo” del 9 maggio ha l'ambizione di promuovere un'alleanza di innovatori per consolidare la casa europea.Costruita sulle fondamenta della pace, della democrazia e della libertà, la casa europea si è rafforzata e consolidata nel tempo con il cemento della solidarietà, del primato del diritto e di istituzioni comuni accogliendo oltre cinquecento milioni di cittadini e di cittadine con un numero significativo di persone provenienti da paesi terzi.Impotenti di fronte alle sfide interne ed esterne che si annunciano per il prossimo decennio, i governi nazionali hanno iniziato a sgretolare principi e valori comuni mettendo in discussione in particolare l'impegno della solidarietà e le regole della libera circolazione ed apprestandosi a negare alla casa europea i mezzi necessari per garantire beni comuni che non possono essere più garantiti dagli Stati ognuno per conto proprio.E' questo il significato potenzialmente disastroso del mutamento politico e costituzionale in Finlandia ed in Ungheria, della decisione comune di Francia ed Italia sulla revisione degli accordi di Schengen, dell'opposizione di alcuni governi ad un aumento del bilancio europeo pari al 5% dell'1% del prodotto interno lordo europeo. E' questo il significato potenzialmente disastroso dell'incapacità dell'Unione europea di ascoltare e comprendere quel che sta avvenendo nei paesi arabi e di rispondere ai mutamenti nel sistema internazionale.Come dichiarato dal Presidente del CIME Pier Virgilio Dastoli “Il populismo che attrae consensi in un numero crescente di paesi europei è il frutto dell'impotenza degli stati nazionali i cui governi sono sanzionati dal voto degli elettori e dell'inadeguatezza della costruzione europea.In questo quadro, l'obiettivo degli Stati Uniti d'Europa, emerso dopo gli sconvolgimenti della seconda guerra mondiale, torna di attualità perché esso è la sola risposta realista ed innovativa all'impotenza degli stati nazionali ed all'inadeguatezza della costruzione europea e perché esso è la sola prospettiva capace di sconfiggere il populismo”.L’evento di Firenze affronterà, in questo quadro, durante il pomeriggio, anche un aspetto nodale del problema, cioè le difficoltà ancora sussistenti sul fronte della comunicazione ai cittadini delle scelte politiche dell’Unione e, in particolare, i rapporti tra istituzioni europee, vari stakeholders e mass-media, per la realizzazione di una democrazia sovrannazionale veramente informata e partecipata.