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La playlist del nascondino

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Translation by:

Cecilia Bacci

Cultura

Il capo di Stato russo ama giocare a nascondino e fare paura - o a dare della false speranze - al mondo intero? E se a qualcuno non importa, a Cafébabel importa eccome. Ecco la playlist della settimana con dei cantanti europei che si cercano e talvolta, pensate un po', riescono perfino a trovarsi. 

Lost and found – Lianne La Havas (Inghilterra)

Questa giovane donna nascosta dietro dei riccioli bruni è la cantante inglese Lianne La Havas. Nel suo Lost and Found (2011), Lianne condivide i suoi stati d'animo in seguito a una delusione amorosa. Guidati dal suono della sua voce calda ovattata, la seguiamo volentieri nel suo universo folk.

Chowam się – Na Górze (Polonia)

Il gruppo polacco Na Górze ha girato il video di Chowam się (mi nascondo) nel 2012, partendo dai lavori fatti a mano dai ragazzi disabili della città di Chodzież

Desaparecido – Manu Chao (Francia & Spagna)

Il cantante francese di origine spagnola Manu Chao è rimasto probabilmente vittima di una variante della sindrome di Putin: «On m'appelle le disparu, quand il arrive, il est déjà parti», canta nel suo Desaparecido (1990). Figlio di Ramón Chao, vecchio caporedattore responsabile dell'America Latina a RFI - Radio France International - ha preso l'abitudine di presentarsi in radio per registrare dei suoni particolari che poi inserisce nelle sue canzoni.

Var är vi nu? – Kent (Svezia)

Il gruppo svedese Kent non sa troppo bene dove si trova. Nella canzone Var är vi nu? (dove siamo adesso?), uscita nel 2014, il cantante Joakim Berg si domanda dove sia finita la sua coppia e preferisce fuggire in un universo in cui si sente al sicuro: quello musicale.

Où étais-tu ? – Florent Marchet (Francia)

In Où étais-tu? (2014) - una delle canzoni del suo quarto album Bambi Galaxy - il cantante francese Florent Marchet si chiede dove fosse una terza persona nei momenti chiave e nei momenti difficili della sua vita. La probabilità che stesse parlando di Vladimir Putin sembra molto alta.

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