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La pandemia di Covid-19 e la lotta contro l'HIV/AIDS: si necessita della solidarietà mondiale!

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Default profile picture Josephine D’Alio

Experiencelatest

La pandemia di Covid-19 ha spostato l'attenzione dei decisori lontano dai loro impegni precedenti, come la lotta contro l'HIV. Per il nostro ultimo articolo di GenerAction, approfondiamo l'obiettivo del tre 95 percento e l'intento di porre fine dell'epidemia entro il 2030.

Uno “scandalo” e una “macchia sulla nostra coscienza collettiva”. Queste le parole pronunciate da Tedros Adhanom Ghebreyesus, il Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, in riferimento ai dati diffusi del Programma Congiunto delle Nazioni Unite sull'HIV/AIDS, raffigurante la cruda realtà che nel 2021 solo metà dei bambini affette da HIV erano in cura.

Mentre gli occhi del mondo si muovevano freneticamente nell'ultimo anno da una crisi ad un'altra, il nostro progredire contro l'HIV ha vacillato in modo significativo. Se abbiamo ancora l'intenzione di raggiungere l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per porre fine all'epidemia entro il 2030, dobbiamo agire subito.

La lotta contro l'HIV è la sfida a cui ho iniziato a lavorare quando avevo 19 anni quando sono entrato per la prima volta nella Croce Rossa Libanese in Libano. Come giovane volontario a Byblos e Jounieh, ho fatto l'allenatore in un programma di prevenzione tra pari in cui hanno sviluppato abilità vitali fondamentali nei giovani e creato una piattaforma sicura per sapere e discutere di questioni come relazioni sane, abuso di sostanze, e infezioni sessualmente trasmissibili come l'HIV.

Oggi, come Giovane Ambasciatore con la ONE Campaign di Bruxelles, io e i miei compagni volontari stiamo affrontando il problema da un'altra angolazione : la solidarietà internazionale.

Durante la nostra GenerAction campaign, ci siamo rivolti ai politici in Europa chiedendo loro di agire con urgenza e coraggio per assicurare che decenni di progresso non ci scivolino tra le mani ,e con loro milioni di infezioni e decessi prevenibili. Come? Investendo in un meccanismo già esaminato, il Fondo Globale.

A 20 anni dalla sua fondazione, questa partnership internazionale ha salvato 44 milioni vite attraverso i suoi programmi su HIV, tubercolosi e malaria. Fornisce il 25 percento di tutti i finanziamenti per i programmi HIV e nei paesi in cui è presente, ha ridotto i decessi correlati all'AIDS del 65 percento e le nuove infezioni del 54 percento.

Pertanto, l'impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sul contagio dell'HIV non è stato piccolo, e dobbiamo ancora comprendere appieno le sue conseguenze. Rispetto al 2019 livelli pre-pandemia, i test effettuati per l'HIV 2020 diminuirono del 22 percento in media (e fino al 50 percento in alcune zone, mentre il numero di persone raggiunte dai programmi e servizi di prevenzione diminuirono dell'11 percento.

L'obiettivo 95-95-95

Una parte fondamentale della strategia globale UNAIDS per porre fine all'epidemia entro il 2030 è quello di raggiungere l'obiettivo 95-95-95 .

Tale obiettivo mira ad avere il 95 percento delle persone infette da HIV consapevoli della loro positività; di coloro, che hanno il95 percento di terapia antiretrovirale sostenibile (ART); e di coloro in cura, che hanno il 95 percento carichi virali soppressi. Questo significa che il virus sarebbe presente in quantità così basse nel corpo del paziente, che il loro sistema immunitario funziona correttamente, e non possono trasmettere il virus.

A che punto siamo oggi? 85-88-92.

Analogamente, la strategia mondiale mira anche a ridurre del 90 percento i decessi e tutte le nuove infezioni dall'HIV nel 2030 in confronto ai livelli del 2010 . Oggi, siamo riusciti a raggiungere a malapena una riduzione del 37 percento e 47 percento rispettivamente di nuove infezioni e decessi.

Dietro questi numeri e statistiche ci sono 38 milioni di persone affette da HIV, il 67 percento di queste vivono nell'Africa Sub-Sahariana . Difatti, proprio come la pandemia di Covid-19, malattie come l'HIV racconta anche una storia di profonde disuguaglianze.

Il venticinque percento delle nuove infezioni di HIV nell'Africa Sub-Sahariana sono ragazze adolescenti e giovani donne, nonostante loro siano solo il 10 percento della popolazione. La pandemia di Covid-19 minaccia di allargare ulteriormente questo divario come l'UNESCO stima che 11 milioni di ragazze in tutto il mondo potrebbero non tornare a scuola l'anno prossimo. Al di fuori da scuola, le ragazze sono ad un rischio molto elevato di abuso, violenza, e gravidanze adolescenziali, che sono a loro volta grandi fattori di rischio per l'HIV.

Tali preoccupazioni sono state recentemente espresse da leader di altro profilo di donne in una lettera indirizzata al Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen.

Dobbiamo sostenere le comunità locali

Al contrario , la pandemia di Covid-19 ha anche evidenziato la resilienza di molte comunità nella loro lotta contro l'HIV. Eswatini è un chiaro esempio di questo. Anche se è un paese di solo 1 milione di persone, il 27 percento della sua popolazione è affetta da HIV.

Tuttavia, sono l'unico paese, insieme alla Svizzera, ad aver raggiunto l'obiettivo di 95-95-95 un intero decennio prima della scadenza del 2030. Questo grande progresso è stato minacciato di essere perso dalla povertà indotta dal Covid-19 e dai lockdown, come le persone hanno lottato per accedere ai loro farmaci, servizi sessuali e riproduttivi essenziali.

Donne e ragazze erano particolarmente a rischio con i rapporti di violenza di genere e le gravidanze adolescenziali che sono aumentati. Con l'aiuto di sovvenzioni da parte del Fondo Globale, organizzazioni locali guidate da donne che hanno sviluppato e adattato con successo i loro programmi di prevenzione dell'HIV per raggiungere da remoto i gruppi vulnerabili, utilizzando campagne di reclutamento sui social media e tecnologia di chiamata in conferenza per fornire le loro sessioni.

Esistono così tante storie sulle organizzazioni locali e sulle iniziative guidate dalla comunità che utilizzano creativamente le risorse e le tecnologie disponibili per mantenere i loro progressi contro l'HIV. Non mancano gli sforzi a livello individuale e locale, ma devono essere abbinati a livello mondiale.

Tali iniziative locali sono spesso finanziati da organizzazioni come Fondo Globale, che ci porta ad un'occasione critica da non perdere. In poche settimane, gli Stati Uniti ospiterà il settimo rifornimento del Fondo Globale. Dei 18 miliardi di dollari (18,01 miliardi di euro) richiesti, la quota equa dell'Unione Europea richiede un investimento di 715 milioni di euro, un'incremento del 30 percento dall'ultima chiamata, che riflette il costo aggiuntivo necessario per compensare la battuta d'arresto che il Covid-19 ha causato nella lotta contro tre epidemie.

Con non poche crisi globali all'ordine del giorno dei politici, c'è un rischio palpabile che importanti attori, come il Fondo Globale, sono sotto-finanziati, minacciando di annullare decenni di progresso nella nostra lotta contro la malattia(questo lo abbiamo già visto accadere al G7 con il fallimento di ingrandire della risposta alla crisi della sicurezza alimentare). Non dobbiamo permettere che accada. E' questo che stiamo parlando…parlerai anche tu?


Questa storia fa parte dalla collaborazione di Cafébabel con la ONG ONE e la sua GenerAction campaign. Per il vertice G7 che ha avuto luogo in Germania il 26-28 Giugno, GenerAction mira a catturare l'attenzione dei decisori, esortandoli ad agire ora e a riscrivere il futuro. Aggiungi il tuo nome per far parte del movimento GenerAction.

Copertina: Un paziente testato in Indonesia nel 2013 © ILO Asia-Pacific

Story by

Default profile picture Anthony Waked

I'm a PhD student in Belgium researching targeted therapies for the treatment of brain cancer. As part of my interests in public health and humanitarian policies, I serve as a Youth Ambassador @ONEinEU, where I campaign with my fellow volunteers to end extreme poverty and preventable diseases. In my free time, I also volunteer with the Belgian Red Cross - Flanders as a first aid provider. Some of my greatest talents include skilfully using the microwave and making the lamest jokes. All opinions are my own.

Translated from The Covid-19 pandemic and the fight against HIV/AIDS: global solidarity needed!