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Tra Loreto e Torino, destinazione Paradiso con i Selton

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TorinoMilano

Abbiamo inseguito i Selton, gruppo pop brasiliano trapiantato a Milano, tra Torino e una festa molto particolare nel cortile di casa loro, per farci raccontare il loro quarto album Loreto Paradiso.

Domenica 13 marzo a Milano si respira primavera: temperatura mite e aria frizzante, nonostante il cielo grigio che sembra provarci gusto a presenziare specialmente nei fine settimana. L'appuntamento è di quelli da non perdere: i Selton, gruppo brasiliano (quasi) naturalizzato milanese, hanno deciso di dare una festa per presentare il nuovo album, Loreto Paradiso, in uscita il 18 marzo, portando la spiaggia dentro il cortile di casa loro.

Quanto ci provino i milanesi a portare il mare in città, solo le divinità lo sanno, e ci volevano dei brasiliani per farlo davvero. La curiosità è tanta ed è impensabile mancare. La Selton-dimora si trova guardacaso a due passi dalla fermata Loreto, nella parte di città che adesso sta passando alle cronache come NoLo, ovvero North of Loreto. Identificabile soprattutto dal suo centro che è via Padova, nota per essere uno snodo multiculturale della città e per la più alta percezione di criminalità, adesso gli artisti stanno cercando di cambiarne il volto e di renderla più amichevole, anche cool se vogliamo. La chiamavano gentrification. Comunque la festa procede allegra tra un live in acustico, un po' di stretching e le sdraio con apposite cuffie per ascoltare l'album in anteprima. E tanta birra.

Dal Brasile a Milano, passando per Barcellona  

I ragazzi sono molto presi, quasi un po' in apprensione: sotto lo sguardo indagatore dei condomini vorrei vedere voi. Ma per fortuna avevamo già avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con loro a Torino, al CAP10100, dove ci avevano raccontato da principio. Tutto è cominciato oltre dieci anni fa quando i quattro si incontrano praticamente per caso a Barcellona. Incontro quasi casuale perchè in Brasile si conoscevano già, ma non avevano pianificato di ritrovarsi in Europa. Ognuno in viaggio per conto proprio si incrociano sulle ramblas dove tra una tapas e una cerveza, per fare un po' di festa e raccattare qualche ragazza si ritrovano a schitarrare al Parco Guel. E la cosa inizia da subito a prendere piede perchè dal parco non si muoveranno per un paio di anni.

Ognuno di noi avrebbe già terminato la propria dose di fortuna per almeno un decennio, ma la loro storia stava solo per iniziare. E' proprio nel parco di Dalì che vengono notati da un produttore di MTV, Gaetano Cappa, che li prende per suonare nel programma che ha fatto emigrare mezza generazione di ragazzi verso lidi iberici, condotto da un giovanissimo Fabio Volo, Italo Spagnolo."Non eravamo nemmeno un gruppo, eravamo solo gente che suonava assieme" ricorda Ramiro ma la prova del nove è arrivata presto perchè Cappa, terminato il programma li porta a Milano per registrare un disco con pezzi di Iannacci e Cochi & Renato. Nasce cosi il loro primo lavoro vero e proprio: La banana milaneisa. I Selton partono cosi per quattro anni di tour con 100 date all'anno su e giù per lo stivale.

Dalla Banana milaneisa è però passato un sacco di tempo e con due album, Selton (2010) e Saudade (2013) i ragazzi si sono emancipati e han creato uno stile tutto loro, fatto di musiche che miscelano elementi della loro tradizione brasiliana ai canoni pop consueti e lingue che si mischiano e passano dal portoghese all'italiano passando dall'inglese nella stessa canzone. L'aiuto di Tommaso Colliva, membro dei Calibro 35 e produttore di una valanga di artisti italiani, da Dente agli Afterhours, è stato fondamentale e in questi anni. E la qualità si sente.  

Trovare il paradiso a Milano

"David Byrne nel suo libro How music works rimane molto sorpreso di come la musica leggera brasiliana abbia dei testi molto profondi, al contrario di come succede in USA e in Italia" sostiene Daniel. "Ecco, specialmente in questo disco, proviamo a portare densità di contenuto anche nella musica leggera".  Così nasce Loreto Paradiso, "un disco meno autoreferenziale di quello passato, dove iniziamo ad affermare le nostre opinioni verso il mondo. Anche esteticamente abbiamo pesato la mano, in maniera che si sentano le differenze non solo tra le lingue ma anche tra i suoni: dall'acustico all'elettronico, ai campionamenti registrati tra il Brasile, Londra e Milano."

Se tutti se ne scappano dall'Italia, i Selton, al contrario vi han trovato il Paradiso. "Il paradiso non è il posto perfetto, ognuno ha il suo. Dieci anni fa era il parco Guel ora è il quartiere di Milano dove viviamo" Domani chissà, magari un posticino in giro per l'Europa. Oltre a diversi tour nella terra natia e qualche data a Londra i ragazzi non si sono ancora mossi oltralpe, ma spostarsi in quella direzione lo vedono come un passo naturale. Già quest'anno ci daranno notizie, garantiscono! 

Mentre mi allontano dalla casa di via Porpora 14, mi avvio verso la fermata della metro. Cosa ci sia di paradisiaco in questa zona ancora devo capirlo, ma mi lascio convincere dalla visione senz'altro meno disillusa della mia. Arrivata all'incrocio di Piazzale Loreto, alzo gli occhi e leggo l'insegna di un negozio che spunta dall'altro lato di via Costa: "Centro sposi PARADISO". Adesso mi è tutto più chiaro.

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