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This is England

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La Parisienne di cafébabel

Inghilterra, 1983, Shaun ha 12 anni, ha appena perso il suo padre e si sente respinto dai suoi compagni di scuola. Sta per incontrare per caso un gruppo di skinhead che lo adotterà rapidamente diventando una seconda famiglia.

Shane Meadows, il regista, ci fa scoprire il movimento skinhead con obiettività, un pò alla maniera di un documentario. E l’occasione per i spettatori di saperne di più su questo movimento nato in Inghilterra prima di estendersi in Europa e nel mondo.

Il film ci porta nell’Inghilterra degli anni Thatcher. All’inizio incontriamo un gruppo abbastanza allegro e umano, diverso dal cliché del skinhead stupido e cattivo al quale ci potevamo aspettarci. Per esempio quando si ritrovano in un caffè so british per un tradizionale breakfast, o ancora quando vanno a bere un tè semplicemente…

Poi le cose si complicano quando esce da prigione il capo del gruppo. Lui è più radicalizzato e politicizzato che il resto del gruppo, cristallizza l’estremismo di destra attraverso le sue voglie di Pakibashing (spedizione punitiva conto i pachistani).

Il loro stile nel vestiario molto inglese (camicie a quadretti Ben Sherman, Levi’s a bretelle, Doc Martens…), dei detagli anodini (il fatto di avere un ciccio nel gruppo…) e degli attori che recitano in una maniera molto naturale ci portano veramente nel loro universo.

This is England mette in epigrafe le contraddizioni di un movimento, in particolare attraverso le diverse sfumature del radicalismo e dell’ impegno politico dei suoi adepti. Ma anchè con la rievocazione di questi legami con la musica reggae dalla quale è originaria, o ancora il fatto che i suoi adepti non siano per forza tutti bianchi.

Il film invita anche a riflettere sulle frustrazioni e le umiliazioni che fanno emergere questo bisogno di appartenere a un gruppo, questa idea della banda nella quale si afferma. Mentre oggi l’estremismo vive sotto altre forme ma conserva tuttavia delle radici comune (povertà, umiliazione…).

This is England ha ottenuto diversi premi. Aldilà della fotografia di un movimento, e alla stregua dei recenti Very british gangsters e altri Control, Shane Meadows  ha talento per farci immergere nella società inglese tanto tipica il cui cinema sta bene.

Guillaume De Pauw

Traduzione Sophie Janod

Translated from This is England