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Pronta un’Agenzia Ue Diritti Umani

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L’Europa? Sempre pronta a dare lezioni. Ma poi violazioni di ogni genere sono all’ordine del giorno anche nel suo territorio. È per questo che Bruxelles prepara il lancio di una nuova Agenzia. Fondamentale nel 2007.

Sin dal Trattato di Roma e poi ancora di più dal 2000 con la Carta dei diritti fondamentali, i diritti umani sono per l’Ue una questione di primo piano nelle relazioni con altri paesi e altre regioni. Dal Trattato di Maastricht in poi il mancato rispetto dei diritti umani da parte di un paese terzo può comportare la sospensione delle concessioni commerciali e la riduzione dei programmi di aiuto. Belle parole. Ma l’Unione concretamente cosa fa per garantire il rispetto dei Diritti?

Un Osservatorio di dati e strategie

L’attenzione è volta soprattutto ai casi dei richiedenti asilo e degli immigrati, l’Unione si impegna a combattere il razzismo, la xenofobia ed altri tipi di discriminazioni nei confronti delle minoranze. In particolare lo fa attraverso l’Osservatorio europeo dei Fenomeni di Razzismo e Xenofobia (Eumc), la cui missione principale è quella di fornire agli Stati membri informazioni e dati obiettivi su tali fenomeni, al fine di prendere delle misure o di definire delle azioni volte a combatterli. Sulla base dei dati raccolti, l’Eumc studia ampiezza e evoluzione dei fenomeni analizzandone cause, conseguenze ed effetti. L’Osservatorio è impegnato a diffondere esempi di buone pratiche in materia di integrazione degli immigrati e delle minoranze etniche e religiose. Dotato di un bilancio complessivo di cento milioni di euro per il periodo 2001-2006, finanzia anche il monitoraggio della situazione complessiva nell’Ue e prevede una valutazione delle azioni Stato per Stato.

Un’Agenzia che non sia solo un contenitore

I compiti dell’Eumc appaiono però limitati, per questo si è sentita la necessità di trasformare l’Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia in un’Agenzia dei Diritti Fondamentali. Lo scorso novembre il Presidente della Commissione Josè Manuel Barroso ha presentato i commissari responsabili dei diritti fondamentali. Il gruppo – che ha iniziato i suoi lavori a dicembre – avrà il compito di garantire la coerenza delle iniziative della Commissione nel campo dei diritti fondamentali, della lotta alla discriminazione, delle pari opportunità e dell’integrazione sociale delle minoranze.

Secondo il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini (anche Commissario europeo per Giustizia, Libertà e Sicurezza), l’Agenzia dovrebbe essere operativa a partire dal 1° gennaio 2007. La Commissione, nel portare avanti i lavori per la creazione dell’Agenzia, si è impegnata a tenere conto dei risultati di una consultazione lanciata nell’ottobre del 2004, volta a conoscere l’opinione della società civile, del Parlamento e degli Stati membri. Quasi il 90% degli intervistati si era pronunciato a favore di procedimenti rigorosi per i casi di discriminazione lamentando una applicazione troppo lenta delle linee guida già esistenti da parte di alcuni paesi membri.

Ma secondo i rappresentanti delle Ong un’agenzia per i diritti umani e fondamentali potrà essere efficace solo se la Commissione nominerà un apposito commissario per i diritti umani, godrà di indipendenza politica e non si limiterà ad offrire un compendio di informazioni sui diritti umani. La vera sfida sarà passare dalle parole agli atti. E, in caso di violazioni, sarà in grado di poter intervenire con apposite sanzioni.