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Pornopolitica: quando il voto diventa un piacere

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Translation by:

Giuseppe Flore

Politica

Donne politiche che si mettono in mostra (in tutti i sensi), esperienze mistico-sessuali alle urne o candidate che fanno campagna elettorale con abiti leggeri. La relazione tra erotismo e politica va oltre Berlusconi e il bunga bunga, e si estende in tutta Europa. Cafebabel analizza la politica disinibita.

Donna di media età. Bionda. Seno prorompente. Potrebbe essere un perfetto annuncio di incontri, ma non lo è. Si tratta del manifesto elettorale usato da Soledad Sánchez per promuovere la candidatura del suo movimento, il Partido Democrático de Ciutadella, per le comunali della città nell'isola di Menorca. Sotto lo slogan "due grandi motivi", la foto mostra le mani di un uomo che afferra con forza i seni di una donna, lasciando vedere gran parte della sua anatomia. Una scommessa azzardata che le è costata la denuncia di un rivale elettorale.

Anche in Germania sanno come vanno queste cose. La candidata Vera Lengsfeld, del distretto berlinese del Friedrichshain-Kreuzberg, usò un cartellone dove si ritraeva in compagnia della Cancelliera Angela Merkel (entrambe del partito conservatore CDU) lasciando spazio all'immaginazione con lo slogan "abbiamo molto da offrire".

Nudi pur di conquistare voti

"Non sanno piu come farsi notare, e devono ricorrere a trovate pubblicitarie"

Sono solo due esempi del sempre piu frequente uso di immagini erotiche per sostenere le candidature politiche. Politica e sesso continuano a corteggiarsi sempre di più e la relazione sembra dare risultati. L'uso del sesso si rivela ogni volta un buon mezzo di impatto polemico e efficace nelle campagne elettorali. Sebbene scateni reazioni negative negli ambienti più puritani, ricorrere a immagini spinte garantisce un ritorno mediatico del candidato e della sua campagna elettorale. Secondo Javier del Rey Morató, docente di comunicazione politica alla Universidad Complutense di Madrid, si sta spettacolarizzando il discorso politico: "Quello che succede è che non sanno più come attirare l'attenzione, e sono costretti a rimediare con tecniche pubblicitarie, accostando la comunicazione politica alla pubblicità. Neil Postman diceva che, al giorno d'oggi, la metafora della comunicazione politica è l'annuncio pubblicitario".

Così fu alle ultome elezioni in Catalogna. Il Partito Socialista (PSC) lanciò un video che mostrava una giornata elettorale piccante, con una votante talmente eccitata da provare l'orgasmo al momento di inserire il voto nell'urna.

Quando il mezzo è il messaggio

Ci sono quelli che non pretendono di vendere il proprio candidato, ma che usano provocazioni per denunciare una causa politica. L'uso di immagini erotiche solitamente non è tipico di campagne pubblicitarie, eccetto in occasioni dove si impiega come mezzo di protesta

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Nel 2007, la scrittrice polacca Manuela Gretkowska, fondatrice del Partito delle Donne, decise di concorrere alle elezioni senza complessi. Il partito pretendeva che si rivendicasse il ruolo della donna nel panorama politico polacco. E lo fece, senza timori, mostrandosi come sua madre l'ha messa al mondo. In uno scioccante cartellone elettorale, accompagnata da altre donne, nuda e con tono di denuncia. "L'immagine non è pornografica, ma cerca di rompere i tabù della nudità e della donna che non può partecipare alla politica", disse allora in un'intervista a El País.

Il nudismo fa tendenza.

Un anno prima, Albert Rivera, candidato a presiedere il governo catalano, si mostrò alla stessa maniera della Gretkowska, ma da solo. Con questa immagine voleva raffigurare la sua noncuranza per tutto quello che non fosse il benessere delle persone: "Ci interessano solo le persone. Non c'importa dove siete nati. Non è importante la lingua che parli. Non ci interessa come ti vesti. Chi è importante sei tu". Nudi o meno, sia la scrittrice polacca sia Rivera, pretesero di vendere un messaggio per mezzo della pubblicità. Però, parafrasando McLuhan, il mezzo diventa messaggio? Quando i politici si scoprono, il messaggio arriva alla fine?

Gossip e prime donne

Cartel de el Partido de las Mujeres polaco (2007)Dal nudo della Gretkowska alle gesta di una pornostar, un tema fondamentale trascende tutto ciò. La politica si fa sempre più frivola? Chiediamo di nuovo a Morató: "In una società che vive l'assenza di ideologie, si ricorre frequentemente alla semplificazione del messaggio. Viene prima l'informazione estetica di quella semantica, prima l'interesse umano sulla complessità, e l'uso della pubblicita prevale sui messaggi programmatici".

Sesso e elezioni a parte, la banalizzazione della politica nasconde altri aspetti. I media prestano un'attenzione esagerata ad aspetti futili della classe politica (notizie che solitamente compaiono ai primi posti delle più lette nei portali di news). Dalle opinioni sulle vite extraconiugali dei dirigenti (l'ex presidente Aznar gia l'aveva provato in alcune occasioni) fino all'analisi sullo stile delle loro consorti, come la prima donna francese, Carla Bruni, o Miriam González Durantez, moglie del vice Primo ministro britannico Nick Clegg.

Il 2011 è un anno di comizi e il treno elettorale tornerà a marciare. Finirà per travolgere la politica?

Immagini: (cc) Cless/flickr 

Translated from Pornopolítica: Cuando votar es un placer