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Playlist europea: il Pitchfork Festival

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Translation by:

Madeira Scauri

Cultura

Per la quinta volta a Parigi, il Pitchfork Festival spalanca le sue porte alla musica del momento, proponendo tre giorni di sound tanto differenti quanto all'avanguardia. Vi presentiamo il festival attraverso la musica dei 5 artisti europei presenti dal 29 al 31 ottobre.

Hinds, Spagna

«Avevamo solo un giorno di shooting, quindi abbiamo deciso di filmare il modo in cui viviamo...». Questa frase, aggiunta nel primo videoclip della band, ci fa capire come le quattro ragazze di Hinds abbiano deciso di approdare nel mondo della musica. Nato in un qualche appartamento di Madrid, questo esempio della nuova scena rock spagnola sta affascinando pian piano il pianeta: con le sue due chitarre, la sua nonchalance e la sua estetica lo-fi. La prova è Chilli Town: un po' come una versione garage del film Spring Breakers di Harmony Korine, da apprezzare con una coca cola e un po' di sole che splende.

Hinds Chilli Town

Hudson Mohawke, Scozia

Dietro Kanye West, Azelia Banks o Drake, c'è spesso un nome complesso da scrivere Hudson Mohawke. Da qualche tempo questo DJ scozzese di 29 anni si regala qualche piccola soddisfazione, come produrre i pezzi delle migliori star. Ma dall'uscita di Chimes, che ha accompagnato la pubblicità di una certa mela, il DJ di Glasgow ha deciso di suonare in prima persona producendo le proprie canzoni. Il risultato è un album, Lantern, uscito a giugno 2015 con la Warp: Hudson ha lasciato molti a bocca aperta. 

System, l'ultimo clip di Hudson Mohawke.

NAO, Regno Unito

Vi basta immaginare la spossatezza di una domenica mattina, raggomitolati sotto le coperte, in attesa che il caffé della moka salga su. La musica di NAO è come il biscotto che inzuppate nella vostra cioccolata calda: qualcosa che avete fatto migliaia di volte, ma che conserva sempre il piacere della prima volta. Il suo fraseggio electro-R&B, mescolato al soul, si pregusta già dal titolo In The Morning, il singolo del 2014 apparso sul suo EP, So Good. Sì, certamente, amerete un po' di più le vostre sbronze autunnali.

NAO In The Morning

Dornik, Regno Unito

La scena electro-soul inglese ha decisamente molto da offrire. Lanciata dal successo di un gruppo come i Disclosure, una generazione intera di artisti non esita più a realizzare il proprio groove con il sintetizzatore. Il londinese Dornik, amico dei Disclosure, fa parte di questi. Vecchio batterista di Jessie Ware, Dornik Leigh ha inciso due singoli per l'etichetta PMR Records ed è diventato in quattro e quattr'otto il Frank Ocean del sud di Big Smoke. Uscito nel mezzo dell'estate, il suo primo album (saggiamente intitolato Dornik) alimenterà la tendenza e inserirà l'artista 24enne sulla scia di Michael Jackson. Senza prendere in giro nessuno.

Dornik Drive

Laurent Garnier, Francia

Unico francese presente nella line-up, a che serve la presentazione di Laurent Garnier, se non per affermare che il DJ 49enne è davvero e ancora qui con noi? Nel 2015, l'ex animatore de La Hacienda ha inciso la sua Home Box (che si apre come «una sorta di best-of del [suo] anno 2014») ed ha collaborato con Abd Al Malik ad un album che dovrebbe uscire tra qualche settimana. Come a sottolineare che il padrino della techno francese non si preoccupa più della settorialità. Come a dire che bisognava per forza eleggere lui per la chiusura del festival.

Laurent Garnier Enchanté

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Pitchfork Festival 29, 30 e 31 ottobre 2015 alla Grand Halle de La Villette, a Parigi.

Story by

Matthieu Amaré

Je viens du sud de la France. J'aime les traditions. Mon père a été traumatisé par Séville 82 contre les Allemands au foot. J'ai du mal avec les Anglais au rugby. J'adore le jambon-beurre. Je n'ai jamais fait Erasmus. Autant vous dire que c'était mal barré. Et pourtant, je suis rédacteur en chef du meilleur magazine sur l'Europe du monde.

Translated from Playlist européenne : le Pitchfork Festival