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«Nella prassi, dei rapporti di forza»

Published on

Story by

Jean Comte

Translation by:

Gaia Proiti

In occasione del vertice Africa-UE, Ca­fé­Ba­bel ha incontrato Hi­lai­re Sou­la­ma, Consigliere Diplomatico del Presidente del Bur­ki­na Faso. Parla di un’ambigua relazione con l’Europa dove gli interessi contano un po’ più degli ideali. 

Ca­fé­ba­bel: le relazioni tra l’Unione Europea e il Burkina Faso sono perfettamente paritarie o denotano anch’esse dei rapporti di forza ?

Hi­lai­re Sou­la­ma: i discorsi e i documenti ufficiali fanno sempre più riferimento a questa forma di uguaglianza tra i Paesi europei e quelli africani. Ma, nella prassi, come in tutte le negoziazioni internazionali, ci sono dei rapporti di forza. Così, se i Paesi europei ci danno dei Fondi per lo sviluppo, è solo sotto determinate condizioni [soprattutto il rispetto dei diritti umani, ndr]

Ca­fé­ba­bel: L'UE è un partner importante per il Bur­kina Faso?

Hi­lai­re Sou­la­ma: è un partner molto importante per il Burkina Faso, così come per l’Africa, in ambito economico e politico. Dal punto di vista economico, l’UE ci dà un grande apporto attraverso gli scambi commerciali e i Fondi europei per lo sviluppo [658 milioni di eu­ro  dal 2007 al 2013, ndr].  Possiede anche quel genere di tecnologie e quel tipo di esperienze che ci interessano. Dal punto di vista politico, condividiamo l’esigenza della pace e della stabilità nella regione africana. Lo si vede dalle operazioni di mantenimento della pace promosse in Mali e nell’Africa Centrale.

Ca­fé­ba­bel: dal punto di vista diplomatico ci sono delle divergenze?

Hi­lai­re Sou­la­ma: certamente. Il riscaldamento del Pianeta, per esempio. L’Africa è vittima di  un cambiamento climatico di cui non è responsabile. E pensiamo che i Paesi europei non s’impegnino a sufficienza nella lotta contro questo fenomeno.

Ca­fé­ba­bel: Lei parla molto di ciò che l’Europa può fare per l’Africa. E l’Africa cosa può apportare all’Europa?

Hi­lai­re Sou­la­ma: L'UE è in piena crisi economica, pertanto ha bisogno del mercato africano e delle materie prime del nostro continente. È stata molto presente in Africa, poi ci ha trascurati per altri partner, in particolare per l’Europa dell’Est. Nel frattempo, altri Paesi, come la Cina o l’India, sono venuti ad investire da noi e per l’UE sarà abbastanza difficile subentrare al loro posto.

Ca­fé­ba­bel: per quanto riguarda la democrazia e i diritti umani, l’UE costituisce un modello per il Burkina? [L’attuale Presidente, Blai­se Com­paoré, è arrivato al potere nel 1987, in seguito a un colpo di Stato. È stato rieletto quattro volte in circostanze critiche, ndr]

Hi­lai­re Sou­la­ma: l’Europa rappresenta un modello nella misura in cui ha voluto proclamare e realizzare abbastanza presto i diritti umani e gli ideali di democrazia. Per il resto, ma si tratta solo della mia opinione personale, credo che i Paesi europei non siano necessariamente degli esempi. Inoltre, trovo che le loro critiche nei confronti dei Paesi africani siano ben mirate: accusano alcuni Paesi, ma non hanno nulla da ridere sugli altri le cui materie prime li interessano particolarmente.

Dichiarazioni raccolte da Jean Comte, a Bru­xel­les.

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Translated from « Dans les faits, il y a des rapports de force »