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Mike ci prova per te: in autostop dalla Turchia alla Grecia!

Published on

Story by

Okan Oguz

Translation by:

Marzia Di Bartolomeo

La categoria 'Mike ci ha provato per voi' vi porterà in giro per la giungla Istanbuliana. Due settimane fa, il nostro Mike si è avventurato per la Grecia. Mike ama esplorare posti nuovi, che siano ristoranti, bar, città o paesi. Questa volta, Mike si è dato all'autostop da Istanbul a Salonicco!

Questa impressionante avventura ha dato a Mike alcune dritte essenziali per migliorare le sue abilità come autostoppista, e adesso si sente disposto a condividerle con voi. Introduciamo il cuore di questa rubrica: Mike. Chi si nasconde dietro questo piccolo uomo avventuroso?

Mike

Mike è un ragazzo unico, piuttosto inquietante che ha solo tre obiettivi nella vita: viaggiare per il mondo, sbiancarsi i denti il più possibile e collezionare avventure di una notte con belle ragazze. Questo ragazzo non ha mai avuto una ragazza in vita sua, trascorre la maggior parte del suo tempo al sole ad abbronzarsi ed è sempre "on fleek" grazie alla sua capacità di apparire in condizioni perfette in qualsiasi situazione. Molto fiducioso e (un pò) pretenzioso, lui stesso ama definirsi semplicemente "super cool". Mike è, in qualche modo, molto ricco ma nessuno sa da dove proviene la sua fortuna. Arrogante ed enigmatico, gli piace coltivare questo mistero. Sempre alla moda, ama indossare pellicce e grandi collane. Grazie al suo affascinante sorriso, Mike si mostra sempre luminescente, non avendo mai sperimentato la tristezza in tutta la sua vita.

Istanbul

"Hey ragazzi, sono Mike! La gente pensa che io sia il ragazzo più figo di tutto il mondo e, devo dire, che sono totalmente d'accordo su questo, non posso negarlo. Ho sempre desiderato viaggiare per il mondo in autostop e finalmente ho avuto le palle per farlo! Ok, forse non per tutto il mondo. Ma la Grecia non è male come inizio. Sono tornato da questa esperienza salvo e del tutto cresciuto, mentalmente e fisicamente. Ecco perché mi piacerebbe condividere tutto questo con voi, gente fortunata! Prego. La mia pazza avventura è iniziata in un bar, dove avevo bevuto uno o due bicchieri (forse di più). Lì, ad un tavolo con il mio sex on the beach in una mano e il mio computer portatile nell'altra, ho iniziato a pensare ad un piano perfetto per il mio viaggio da Istanbul alla Grecia. Al tavolo accanto al mio, ho notato una ragazza molto carina. Purtroppo, dal mio posto non vedevo del tutto la sua faccia. Mi sedetti sull'altra sedia del mio tavolo per poter contemplare meglio la sua bellezza mozzafiato. Appena mi ritrovai nel giusto angolo di visione, lei iniziò subito a guardarmi. Non mi sorprese. Ecco cosa mi succede sempre con le ragazze: non possono resistere al mio sex appeal. In realtà a volte vorrei che non fosse così facile catturare la loro attenzione ma, quello che posso dire è che Madre Natura è sempre stata molto generosa con me...In ogni caso, questo è fuori tema. Così, dopo averle regalato il mio grande sorriso e un paio di occhiolini, finalmente iniziai a lavorare sul mio progetto di viaggio. Ho acceso il mio computer portatile per controllare da dove avrei dovuto iniziare precisamente il mio viaggio da Istanbul. In quel momento, non potei fare a meno di notare che anche la bella ragazza stava leggendo alcune guide di viaggio su Internet. Cominciato interessarmi sul serio quando vidi che anche lei stava guardando foto della Grecia. Mi conoscete ragazzi, non riuscivo più a stare sulla sedia! Le chiesi se potevo prendere un posto accanto a lei. Appena cominciai a parlare, i suoi grandi occhi blu iniziarono a brillare. "Certo", rispose lei. Chiacchierammo un pò e ci siamo presentati l'un l'altro. Sembrava molto contenta di conversare con me (posso del tutto capirlo ovviamente, sono geniale). Qual era il suo nome? Hmm. Non lo ricordo, ma chi se ne frega? I nomi sono solo etichette. Importa solo la bellezza dell'anima. Comunque, lei era in vacanza ad Istanbul e la Grecia sarebbe stata la sua prossima destinazione. Questo è dove cominciò tutto, ragazzi. Ho condiviso con lei la mia intenzione di partire facendo l'autostop, senza sapere esattamente dove sarei andato a finire. "Oh, perché non si vieni a Salonicco con me?!", mi chiese. "Ok. Iniziamo questo viaggio, tesoro ".

Silivri

Istanbul, essendo una grande città, è molto difficile da lasciare in autostop dal centro. È per questo che abbiamo preso un autobus a Silivri, un quartiere situato al confine della città, collegato con le principali autostrade che portano al di fuori di Istanbul. Si dovrebbe iniziare l'autostop da Silivri a Ipsala, dove si trova il confine tra la Turchia e la Grecia. Vi renderete rapidamente conto che la Turchia è un vero e proprio paradiso per gli autostoppisti. Il concetto di autostop è ampiamente diffuso, e avere un passaggio non dovrebbe richiedere più di 20 minuti di attesa. A Silivri, dopo due minuti che iniziammo a mostrare i nostri pollici, un autista turco ci portò verso Ipsala. La ragazza disse che il conducente si fermò grazie a lei, ma non c'era dubbio che lo avesse fatto solo grazie al mio carisma.

Ipsala

A Ipsala, ancora una volta, riuscimmo a trovare un camionista turco molto velocemente. Ci vollero cinque ore per attraversare il confine. Non volendo aspettare sotto la pioggia, decidemmo di rimanere all'interno del camion e attendemmo in linea con altri autocarri di attraversare il confine. Alla fine trovammo una macchina disposta a portarci a Komotini. Questa non era la nostra prima destinazione prevista, ma era molto meglio che rimanere bloccati alla frontiera, così prendemmo l'occasione al volo. Imparerete presto che, in autostop, si aggiungeranno spesso destinazioni imprevedibili…

Komotini

Alle 3 del mattino, arrivammo al centro della città di Komotini. Avremmo potuto trascorrere la notte in un ostello ma, invece, decidemmo di passare la notte in un club, così per poter continuare il nostro viaggio a Salonicco nel minor tempo possibile. Comprammo alcune birre e gettammo il cartone sulla terrazza della caffetteria. Ballammo goffamente a ritmo della musica greca tra la gente del posto. Appena il locale prese a svuotarsi, decidemmo di continuare la nostra strada dirigendoci fuori dal centro. Purtroppo, era ancora buio, faceva molto freddo e incontrammo poche auto sulla strada. Durante quel viaggio notammo che i greci erano molto meno favorevoli all'autostop rispetto ai Turchi. L'autostop, in Grecia, può richiedere più tempo, perché molti di loro sembrano aver paura degli immigrati. Tuttavia, se siete abbastanza pazienti, potrete ottenere un passaggio. I greci che hanno vissuto all'estero o che hanno viaggiato al di fuori della Grecia, sembrano essere molto più aperti a raccogliere gli autostoppisti.

Salonicco

Arrivammo a Salonicco il sabato mattina. La città si trova sulla costa ed è perfetta per le passeggiate pomeridiane lungo il viale. Ci sono molti bar e caffetterie, di solito tutta piene di giovani, perché Salonicco è una vera città studentesca. Salonicco è considerata la capitale culturale del paese e ci sono molti teatri e musei da trovare. La maggior parte dei biglietti d'ingresso hanno dei costi molto bassi, o sono gratuiti per gli studenti. Incontrammo l'amico di una ragazza che ci ospitò due notti a casa sua. Siccome fu un viaggio che si è formato molto spontaneamente e non facemmo alcun piano dettagliato prima di partire, non sapevamo cosa avremmo dovuto visitare in questa città, così chiedemmo alcuni consigli da questo locale. Prima di tutto, andammo in un bar vicino al mare a bere un pò e a rilassarci. Dopo che finimmo i nostri caffè, facemmo un piano per visitare la Torre Bianca. Iniziammo a camminare dal mare e vedemmo un venditore ambulante africano che vendeva occhiali da sole a prezzi economici. Dammo un'occhiata alla sua merce e chiedemmo i prezzi. "7 euro", disse. Non volevamo pagare molto per degli occhiali da sole di bassa qualità, così iniziammo a contrattare. "Va bene va bene", continuò, "Per voi sono a 5 euro". Sappiamo tutti che tipo di trucco usano i venditori ambulanti e non siamo nati ieri, così risposi: "Senti amico, io sono turco, di Istanbul, per essere più precisi, e non voglio spendere 5 euro per questa spazzatura! ". Avrei voluto farvi vedere la sua faccia quando gli dissi che ero turco. "Ohhh fratello!", esclamò con un gran sorriso. "Amo Istanbul, ho vissuto lì per 3 mesi! 3 euro per gli occhiali da sole andranno bene! ". La sua offerta finalmente mi sembrava accettabile. Scegliemmo i due paia di occhiali da sole, li pagammo, e continuammo a camminare verso la Torre Bianca. Questo simbolo di Salonicco fu costruito durante il 15° secolo. È possibile procurarsi alcune informazioni sulla storia di Salonicco da lì e, se siete interessati alla storia della città, dovete assolutamente visitare questo posto. Dopo la visita alla Torre Bianca, decidemmo di andare alla chiesa di Agios Dimitrios, costruita intorno al 300 dC, è la più famosa della città. In passato, i greci credevano che questa chiesa proteggesse la città dagli attacchi esterni. Rimasi sorpreso nel scoprire che la chiesa era piena di gente del posto. Il popolo greco è sicuramente uno dei più religiosi in Europa.

Dopo aver visitato la chiesa, la fatica ci raggiunge. Decidemmo di andare a casa, riposare e prepararci a far festa! Controllammo su internet se in questa città ci fosse qualche festa con musica elettronica. Ne trovammo una e chiedemmo al nostro host se sapeva dove fosse. A proposito, ho dimenticato di darvi alcune informazioni sul ragazzo che ci ospitò (purtroppo non era una lei...ma nessuno è perfetto, immagino). Questo ragazzo era abbastanza nuovo nel quartiere, da quando si trasferì a Salonicco appena due mesi prima del nostro arrivo. Così, bello come era, e non figo quanto me (come poteva esserlo?), non ci potè aiutare a trovare il locale che stavamo cercando. Decidemmo di uscire senza informazioni aggiuntive, pregando che ci saremmo magicamente imbattuti a questo club. Tutto quello che sapevamo era che si trovava accanto ad un parcheggio. Durante il nostro viaggio, ci imbattemmo in un gruppo di ragazze a cui chiedemmo se conoscessero il posto. "Il locale si trova proprio accanto ai ragazzi portuali", ci dissero senza ulteriori dettagli, come se fossero così facile da trovare...Dopo due ore di vagabondaggio inutile, ci salò in mente l'idea che non saremmo mai riusciti a trovare quel dannato clubf. Ma questa venne prima sbattere di nuovo nello stesso gruppo di ragazze. "Tu...di nuovo ?!", disse una ragazza con gli occhi tondi. "Sì...di nuovo, ancora alla disperata ricerca di quel f****** locale". Sono sicuro che le ragazze erano decisamente entusiaste di vedermi di nuovo, ma non ero abbastanza in vena di flirtare (non giudicate, a volte capita anche al migliore). Questa volta ci descrivette con precisione come arrivarci. Ma quando finalmente lo raggiungemmo, il posto era completamente vuoto. Controllammo di nuovo sul sito web. "La festa andrà avanti fino alle 00:00". Erano le 2:00, e non c'era da stupirsi sul perché eravamo gli unici ancora in giro...Stanchi e con i postumi da sbornia, decidemmo di tornare a casa per un vero riposo.

Il giorno successivo volevamo alzarci presto per avere il tempo di andare in giro, ma, come al solito, non riuscimmo nel nostro piano. Finalmente ci svegliammo intorno le 13.00 e rapidamente uscimmo di casa per visitare Ano Poli. Il distretto di Ano Poli è la parte vecchia (o parte alta) della città. L'edificio più famoso di quel distretto è il Castello di Salonicco, costruito nel 316 aC. Situato dietro il centro, ci sono due modi per raggiungere Ano Poli: si può prendere l'autobus che parte dal centro, o si può camminare da lì dritto al castello (per lo più di arrampicata, ci vogliono circa 15-20 minuti). Decidemmo di camminare per guardare le antiche e bellissime case che si incontravano lungo la strada. In passato, quando Salonicco faceva parte dell'Impero Ottomano, in questo distretto vivevano per lo più i turchi. Lì, si può visitare la casa del più famoso leader turco, Atatürk, ben noto per la costituzione della Repubblica Turca. La casa adesso fa parte del complesso consolato turco, ma l'ingresso al museo è gratuito. Il museo contiene informazioni storiche sulla vita di Mustafa Kemal Atatürk, soprattutto mentre si trovava a Salonicco. È anche possibile vedere statue di cera di Atatürk e sua madre. Dopo la visita al museo, abbiamo iniziato a camminare per la città alta. Qui, abbiamo preso alcune bevande e, dalle mura del castello, contemplammo con indifferenza la splendida vista di Salonicco. Se avessi voluto vivere a Salonicco, senza dubio comprerei una bella casa qui per assistere a dei bellissimi tramonti! In ogni caso, come divenne sera e la ragazza si ubriacò (ballava su una canzone proveniente da una macchina parcheggiata accanto a noi...), venne il momento di lasciare le mura del castello. Tornando a piedi al centro della città, incontrammo una folla che circondava la Torre Bianca. Cercando di capire cosa stava succedendo, notammo un cartellone su cui c'era scritto "Thessaloniki International Animation Film Festival". L'ingresso era gratuito quindi entrammo all'interno dell'edificio e attendemmo che iniziasse lo spettacolo. Potete immaginare il nostro stupore quando scoprimmo che il film stava parlando della famosa storia di Hansel e Gretel, ma recitato in un modo molto strano e scientifico...Apparentemente, Hansel e Gretel erano in realtà due stupidi bambini molto cattivi che stupidamente si persero nella foresta, mentre la vecchia signora era in realtà una persona innocente che viveva nella sua dolce casa dolce di caramelle senza disturbare nessuno. Come già sapete, come Hansel e Gratel iniziarono ad aver fame e andarono alla ricerca di qualcosa da mangiare, si scontrarono con questa casa di caramelle molto carina. Questi due ragazzi maleducati iniziarono a rosicchiare la casa, e da qui arrivano le strane spiegazioni scientifiche...Dopo aver mangiato le caramelle, i loro valori di glucosio nel sangue aumentarono drasticamente, rendendoli ancora più energici e insopportabili di quanto già non fossero. Mentre correvano e urlavano intorno alla casa, la povera ed innocente vecchia signora uscì di casa per verificare da dove provenissero quegli strani rumori. Senza ulteriori indugi, Hansel e Gratel uccisero la vecchia signora...Che diavolo era?...Ancora non so se ho inventato questa storia perché ero ancora un pò ubriaco mentre assistevo, o se in realtà, quello che ho visto, non era il racconto che mi raccontava la mia mamma! Ad ogni modo, apprezzammo la versione bizzarra di questo racconto e tornammo a casa per riposare. La mattina successiva dovevamo alzarci molto presto per iniziare il nostro viaggio di ritorno a Istanbul in autostop.

Kavala

Lunedi mattina, giunse il momento di avviarci verso Istanbul. Il percorso da Salonicco fino a Kavala (direzione della frontiera greco-turca), è ben noto per la sua difficoltà. Se siete fortunati e trovate un camion turco per entrare, questo renderà il vostro viaggio di ritorno molto più facile. Per fortuna, trovammo un fantastico camionista turco che poteva portarci per tutta la strada fino al confine. I turchi sono ospitali e curiosi, e, dal punto di vista degli autostoppisti, probabilmente è la migliore combinazione di mentalità per l'accoglienza. Avere un passaggio da un autista turco, spesso significa essere invitato per un tè, per un pranzo o una cena. Questo camionista non fece eccezione alla regola e ci invitò a cena in un bel ristorante greco. L'unico risarcimento che ci si aspettava era un selfie! Io, fotogenico come sono, non avevo problemi per questo. Ma lui in realtà voleva fare un selfie con la ragazza...solo con lei. In un primo momento non capì il motivo per cui non mi volesse nella foto, ma poi mi colpì del tutto! Lui non voleva apparire ridicolo rispetto a me! Questo in realtà accade speso, ma va bene, capì totalmente, e neanche io, al suo posto, avrei voluto apparire in una foto accanto ad un bel ragazzo bello come me. Così si sono scattati il loro brutto selfie senza di me e ci portò al confine. Fate attenzione, c'è sempre una lunga fila di camion al livello della frontiera. Il modo migliore per attraversarla rapidamente, è quello di cambiare il vostro camion per una vettura. Siamo scesi dal camion e facilmente trovammo una nuova macchina (di lusso) guidata da due ragazzi turchi.

Istanbul

Per fortuna, questi due bei ragazzi turchi stavano andando anche loro a Istanbul. Ma prima di arrivare a Istanbul, uno dei ragazzi ci abbandonò e cambiammo la macchina, ma non fu un problema per noi. Ci invitarono anche a cena e non ci fecero pagare...ma successe a causa della famosa ospitalità turca o a causa del mio carisma? Ma il mio carisma non funziona per i ragazzi, così, probabilmente, il motivo fu il loro senso di ospitalità. Dopo cena, ci vollero due ore per arrivare a casa del conducente. Lì, abbiamo cambiato la macchina e abbiamo continuato con la jeep del suo amico. Il nostro viaggio di ritorno fu davvero confortevole e piacevole. L'autista della jeep iniziò a fumare così gli chiesi se gli andava bene se facessi lo stesso. "Certo che puoi fumare anche tu", rispose. Così aprì la finestra e iniziai a fumare la mia sigaretta. A causa del vento, la sigaretta cadde all'interno della vettura. Dato che non riuscivo a trovare la sigaretta che stava ancora bruciando da qualche parte, mi iniziò a prendere il panico e gridai al conducente di fermare la macchina, facendo finta di aver appena fatto cadere...il mio accendino! (Avevo troppa paura di aver causato danni alla sua macchina, quindi non potevo dirgli di aver perso la mia sigaretta!). Ad un tratto fermò la macchina e iniziai a cercare freneticamente la mia sigaretta accesa. Dopo quasi cinque minuti di intensive ricerche e del tutto in preda al panico, la ragazza mi disse "Oh ragazzi, non importa per l'accendino, ne ho uno se ne avete bisogno!" .. F ******! Che cosa avrei potuto rispondere a ciò?! Come il conducente ripartì, pensando che avevo appena perso un accendino, decisi di mandare un messaggio alla ragazza per avvertirla che non ero alla ricerca di uno stupido accendino, ma cercavo la mia dannata sigaretta che stava ancora bruciando da qualche parte all'interno della jeep! Dovevate vedere la sua faccia...sorpresa per il mio comportamento improvvisamente strano, l'autista mi chiese perché stavo controllando la macchina così attentamente. "Oh, mi piace la tuo jeep, ecco tutto...", risposi, cercando di mantenere la calma. "E' nuova?" chiesi. "Sì, l'ho comprato l'anno scorso!". Il mio viso sbiancò come iniziai ad immaginare la macchina bruciare durante la notte a causa della mia dannata sigaretta introvata ...Lasciammo la macchina da qualche parte vicino a Sisli e giungemmo traquillamente a Istanbul. Ancora oggi ci stiamo domandando se la jeep vive ancora...

Story by

Translated from Mike tries for you: hitchhiking from Turkey to Greece!