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Lolli Planet

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Palermo

Fotoracconto della nuova Stazione Ferroviaria Lolli appena inaugurata, che apre scenari inediti per la mobilità in città, diventando la fermata del passante ferroviario per "scendere" in centro, nei pressi del Teatro Politeama, o salire verso i Cantieri Culturali alla Zisa. Fotoreportage.  

Si parla tanto di Tram, Car e Bike Sharing, ma la rivoluzione più grande per la mobilità sostenibile a Palermo si chiama Passante Ferroviario: collegherà Termini Imerese con l'Aeroporto Falcone-Borsellino passando per il centro della città e scambiando con le nuove fermate dell'Anello Ferroviario. Ci vorranno un paio d'anni per ultimarlo, ma dallo scorso 17 febbraio si sono aggiunti ben tre tasselli alla sua fisionomia definitiva: la fermata Maredolce, la fermata Guadagna e la Stazione Lolli.

Quest'ultima è di gran lunga la più strategica, in grado di aprire scenari inediti per la viabilità dei palermitani. Dalla Stazione Lolli, infatti, sarà possibile raggiungere in dieci minuti a piedi Piazza Castelnuovo, fulcro e salotto del centro città.

Si entra a Piazza Stazione Lolli accolti da una statua di Giovanni Meli che sembra quasi prostrata con rassegnazione per la decadenza che regna alle sue spalle: l'antica stazione abbandonata è lungi dall'essere recuperata; il Teatro Dante è chiuso; il palmeto recintato. Speriamo che la nuova stazione rilanci questa antica e bella (ma tormentata) piazza.

Esternamente la nuova Stazione Lolli ha un aspetto luminoso ed essenziale: pannelli in legno e prati all'inglese accompagnano con un design pulito verso le scale mobili e l'ascensore videosorvegliato. La nuova stazione si sviluppa su tre piani sottoterra.

Il piano -1 è caratterizzato dal lungo e decorativo murales "Le donne dei Lolli" dell'artista Antonio Nuccio. Si tratta dell'unica concessione al vezzo estetico: per il resto s'incontrano solo candidi corridoi, l'acciaio delle scale mobili e i pragmatici cromatismi della segnaletica.

Al piano -2protagonisti sono i treni: dalle 6 alle 21 ne passano una trentina di coppie che avanzano lungo le direttirici Notarbartolo-Giachery e Orleans-Vespri-Stazione Centrale. 

Diverse le corse ogni ora, la frequenza si preannuncia molto comoda. Uscendo dalla Stazione Lolli, si schiude ai palermitani una mappa molto interessante: scendendo verso via Dante si potrà infatti incontrare il Villino Favaloro, forse il primo esempio di modernismo a Palermo. All'altezza di via Sammartino s'incrocia poi l'enoteca Vino Veritas, recensita anche dal The New York Times nella sua tre giorni palermitana. Proseguendo su via Dante c'è anche Palazzo Ziino, con interessanti esposizioni d'arte e mediateca, dopodiché si è a Piazza Castelnuovo, cuore della città.

Dieci minuti in via Dante occorrono anche per allontanarsi dal centro e scoprire Villa Malfitano con il suo enorme giardino, che per ragioni di sicurezza in queste settimane non è però visitabile, fino ad arrivare ai Cantieri Culturali alla Zisa, teatro di numerosi eventi e sede degli istituti di lingua francese, tedesca, Accademia di Belle Arti, nonchè dello Spazio Zac e della sala cinematografica pubblica "Vittorio De Seta".

Starà ai cittadini fare saggio uso di questa nuova, comoda fermata verso il cuore culturale e commerciale della città, anche se la note dolenti ci sono: come segnalato da mobilita.org, mancano le macchinette per emettere biglietti e le rastrelliere per le bici. Meglio, dunque, comprare i biglietti presso le tabaccherie di via Dante, nell'attesa che venga finalmente introdotto un biglietto unico per bus, tram, treni e metro.