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Libertas: euroscettico ma veramente europeo?

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Default profile picture Matthew

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Marina Furbini

Le elezioni europee di giugno saranno una prova, per l’Irlanda, di euro ottimismo? I sondaggi fortemente negativi per i Governo attualmente in carica fanno pensare a un plebiscito contro l’attuale politica.

Al momento il Governo irlandese registra il minimo storico nelle preferenze popolari, con un 22% senza precedenti. È altamente probabile che il popolo irlandese si servirà del voto del 5 giugno per inviare un forte messaggio al Governo per dimostrare la sua enorme insoddisfazione, piuttosto che usare il voto in una prospettiva europea. Le elezioni europee, d’altro canto, rappresentano la possibilità per l’Irlanda di convincere l’Europa del fatto che, nonostante il rifiuto di Lisbona, il popolo irlandese è ancora fortemente europeista e riconosce che appartenere all’Ue è stato di enorme vantaggio.

Irlanda piccola e ordinata

A seguito del rifiuto del Trattato di Lisbona, l’idea che questa piccola nazione (che rappresenta solo l’un per cento della popolazione europea) abbia gettato l’Europa nel caos ha fatto il giro del mondo. Si era addirittura parlato di due schieramenti dell’Europa, con i 26 stati membri da un parte e l’Irlanda dall’altra. Naturalmente, se l’Irlanda volesse mette a tacere queste voci, sarebbe preferibile che votasse con un atteggiamento a favore dell’Europa, fermo restando che gli irlandesi non sono obbligati ad agire in questo modo e che nessuno vuole influenzarli. Tuttavia, dato che l’Irlanda ha dimostrato di essere decisamente a favore dell’Europa, nonostante Lisbona, non dovrebbe esserci ragione per fare altrimenti.

Declan Ganley in Irlanda e in Europa

Un altro punto interessante in questa corsa finale alle elezioni di giugno in Irlanda, è che Declan Ganley ha deciso di candidarsi, fondando il suo partito: Libertas in Irlanda. Durante il referendum per l’approvazione del Trattato di Lisbona, Ganley aveva lanciato una campagna decisamente anti-Lisbona e spesso era stato accusato di utilizzare tattiche basate sulla paura, astraendo le informazioni dal loro contesto per sostenere il suo punto di vista. Il suo improvviso emergere sulla scena pubblica ha sollevato da parte dei media domande serie e senza risposta riguardo ai suoi interessi economici e alla fonte della sua ricchezza personale. Peraltro la sua influenza non si limita alla sola Irlanda: recentemente ha fondato in Germania una branchia del partito Libertas, il Libertas Partei Deutchland(Lpd, il partito tedesco Libertas), mentre lascia intendere di sperare che le elezione europee in Germania si trasformino in un referendum ufficioso sul Trattato di Lisbona. La Germania si aggiunge ai già numerosi paesi nei quali Libertas spera di presentarsi per l’elezioni, tra cui Regno unito, Repubblica Ceca e Francia. Nonostante le controversie sul riconoscimento di Libertas come potenziale partito europeo, nel febbraio di quest’anno, a seguito di un incontro dell’ufficio del Parlamento europeo (che si occupa delle questioni di bilancio, amministrative, organizzative, personale etc.) è stato confermato che a Libertas sarà concesso questo riconoscimento. È una notizia preoccupante per il Parlamento europeo, che negli anni si è visto fronteggiare da un numero sempre crescente di gruppi politici euroscettici come, l’ora defunto, Identità, Tradizione, Sovranità, l’Europa delle Democrazie e delle Diversità (1999-2004) e l’ancora presente gruppo indipendente democratico United Kingdom Indipendent Party (Ukip), Partito per l’indipendenza del Regno Unito.

Dobbiamo aspettarci che tattiche simili a quelle di Ganley durante il referendum sul Trattato di Lisbona, siano utilizzate durante le elezioni europee, non solo in Irlanda, ma in tutta Europa?

Image cédée par l'Europe en DébatLa pubblicazione di quest’articolo è frutto della collaborazione tra Eudebate2009.eu e il blog ARTEL’Europe en débat – gestito dagli studenti del Collège d’Europe di Bruges.

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Translated from Libertas: eurosceptic, but first real europarty?