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Laureati al tempo della crisi: scorci d'Inghilterra e d'Irlanda

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Default profile picture Eimear Blee

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Laura Bortoluzzi

societàPolitica

Due dottoresse in lingue e letteratura mettono a confronto, da Londra e Dublino, le loro esperienze.  La prima parte di una serie di testimonianze dall'estero, per raccontare il muro contro muro dei neolaureati contro un mondo del lavoro in crisi.

Come cameriera, sono senza dubbio molto più esperta adesso che quando non ero ancora laureata. Cinque lunghi anni di università, tre mesi di disoccupazione post-laurea. I ricordi felici della vita studentesca stanno svanendo. Il futuro mi appare desolante. Quell’imprescindibile primo gradino della carriera pare sempre irraggiungibile. La mia laurea in lettere classiche, per quanto molto apprezzata, è una di quelle che ti apre meno prospettive lavorative in assoluto, quindi non mi aspettavo certo di trovare magicamente il lavoro dei miei sogni. Ma pensavo che qualcosa avrei comunque trovato, visto soprattutto che sono dispostissima ad accettare i tanto temuti stage – tante ore d’ufficio e nessuna garanzia – se questo vuol dire fare esperienza nei posti giusti. Penserete che con un discreto curriculum accademico, un po’ di esperienza nei settori giusti e la conoscenza pressoché perfetta di due lingue straniere, il mio cv meriti una seconda occhiata. La vergognosa stretta creditizia ha reso talmente impervie, per i laureati del 2009, le vie d’accesso al mercato del lavoro, che non riusciamo nemmeno a trovare un lavoro non pagato!

Quasi un milione di disoccupati tra i 18 e i 24 anni ha richiesto il sussidio di disoccupazione

Non c’è nessuna luce alla fine del tunnel. Il sindaco di Londra, Boris Johnson, non fa che parlare del suo nuovo sito web dedicato alle offerte di lavoro per i giovani londinesi: peccato che di offerte non ce ne sia quasi nessuna, né lì, né su altri siti analoghi! I lavori se li accaparrano quasi tutti le centinaia di lavoratori più anziani e con molta più esperienza che hanno perso il posto l’anno scorso. Le possibilità che ci vengono offerte oggi sono estremamente limitate; anche le posizioni di ripiego, a tempo determinato, sono difficili da trovare. In Gran Bretagna, circa la metà dei disoccupati fra i 18 e i 24 anni (quasi un milione) hanno richiesto il sussidio di disoccupazione. All’improvviso è venuto meno lo stigma negativo associato all’iscrizione nelle liste di collocamento, cosa che, prima della crisi, era vista dai miei coetanei come una vergogna. È lì che finiremo tutti. A noi inglesi piace lamentarci, ma sappiamo anche come affrontare i momenti di difficoltà. Ci è andata troppo bene per troppo tempo e di certo gli ostacoli ci rafforzeranno. Fermezza di carattere e via dicendo. Non so se il nostro governo ci farà uscire dalla crisi, ma ci sarà un futuro migliore per noi! Almeno spero.

Ashleigh Arnott

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Tre mesi fa ho conseguito una laurea triennale in Anglistica presso il Trinity College di Dublino e adesso sto facendo uno stage alla National Library of Ireland: un’esperienza importantissima, grazie alla quale sto acquisendo delle competenze fondamentali per il mio campo di studi. Per diventare un bibliotecario professionista, vorrei anche fare un master in informatica e biblioteconomia.

Avere già un impiego che ti dà una certa sicurezza mentre sei alla ricerca di un lavoro vero e proprio è un grande vantaggio. Durante l’ultimo anno di università sistemavo i libri sugli scaffali della biblioteca. Il lavoro aveva molto poco della vita spensierata dello studente: cominciavo alle 8 del mattino. Era dura a volte, ma alla fine ne è valsa la pena. Con l’attuale crisi economica che sta investendo l’Irlanda sono l’eccezione che conferma la regola; il numero delle domande per un contratto annuale alla National Library è aumentato vertiginosamente. Una bella lettera di presentazione firmata da un bibliotecario qualificato sommata all’esperienza che avevo accumulato sono state la marcia in più che mi ha permesso di superare gli altri candidati in una selezione iper affollata. Le lunghe ore fra i libri polverosi e la caccia a insospettabili studenti morosi alla fine si sono rivelate utilissime! Esperienza sul campo e un pizzico di sana fortuna dal sapore retrò.

Eimear Blee

Story by

Translated from 2009's graduate flavour comes in crisis: part one, England and Ireland