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LA PETITE NAPULITANA

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Sono una napoletana arrivata nella ridente cittadina di Bruxelles, capitale dell'Unione Europea, per fare uno stage presso il Parlamento europeo. Sarà la mia prima esperienza di questo tipo e sono sicura che non mancheranno forti emozioni.

I “SANTI”

Continuando nella mia scoperta della capitale belga e delle sue meraviglie, mi sono imbattuta in quello che potremo definire il San Gennaro di Bruxelles. Eh sì perché anche loro hanno qualcuno da “venerare” ma non è esattamente un santo.

È il Bambino che fa pipì  o meglio detto “le petit pisseur”.

Questa statuetta di ben 20cm pare sia l’equivalente belga del nostro beneamato San Gennaro a Napoli.

La piccola differenza è che mentre noi ne “adoriamo” il sangue, loro ne adorano la..pipì!

Ho trovato veramente affascinante la folla di turisti che si accalcavano per fare una foto alla piccola statuetta, che voglio dire è simpatica e divertente sicuramente, ma non credo degna di tale adorazione. Erano tutti intenti a farsi selfie (tra cui anche io per “restare al passo”) manco fosse la Monnalisa (con cui ho ovviamente un selfie). Thug life!.

Ovunque nella città si trovano riferimenti al bimbo birichino che senza pudore urina per le strade, tanto da essere quasi considerato un “simbolo” della città. Dovete sapere che io avrei intenzione di farmi un tattoo che possa ricordarmi di Bruxelles, appunto un simbolo. Quindi immaginate la mia faccia all’idea di dovermi tatuare, magari lungo tutta la schiena, un bambino che fa pipì!! ( e c’è chi lo fa!)

Forse è, quindi, il caso di cercare altro!!

IL PRIDE

In questa città non si finisce mai di festeggiare, ne di fare festival.

Proprio la settimana scorsa c’è stato, infatti, il Gay Pride

Amore, colori e musica per le strade di Bruxelles che impazzavano al passaggio dei carri, carichi di feromone e gioia di vivere.

Noi stagisti dell’Unione Europea avevamo il nostro “spazio” proprio dietro il carro di Mister Gay Belgium quindi potevo godermi la vista di tutti questi ragazzi ben vestiti e prestanti. Peccato che non se ne facevano niente della mia mercanzia!!

Non mancavano i personaggi a cui in realtà fregava poco dei diritti dei gay ma erano lì solo per cogliere al volo l’occasione di festeggiare, bere, ballare e abbracciare gente random.

Infatti, c’erano anche i free hugs, più calorosi e amorevoli del solito in questa occasione. Penso sia nato qualche amore dopo un di questi abbracci.

Non soddisfatti della parata, di 3 ORE a camminare per le strade, i festeggiamenti si sono spostati fino a tarda serata in piazza Mont des Arts, adibita a Gay Village, con musica techno e house, che appunto pare contraddistingua la categoria.

Io, ovviamente, mi sono fatta porta bandiera del dance style di Napoli e mi sono lanciata in una sfida di ballo alla Step Up a colpi di movimento del bacino con un simpatico mingerlino! Solo movimenti Sensual!!

LA SALUTE

C’è da dire che comunque questi belga sembrano godere di ottima salute e di ottima prestanza fisica, nonostante il continuo ingerire di birra e di patatine fritte.

Essí, perché credo sia noto a tutti che il Belgio è uno dei maggiori produttori di birre. Vado nel panico quando in un bar mi presentano la carta delle birre. Tra l’altro non ne conosco neanche una, quindi fate voi, la vita è già piena di scelte. Portatemi una birra e chi se ne frega!!.

Famose sono anche la patite fritte belga, ma non delle fritte normali, bensì fritte due volte!! DUE VOLTE!

Vi rendete conto di quale male siano queste patatine fritte?! .

Già dopo aver mangiato una semplice porzione di patatine fritte mi viene l’istinto irrefrenabile di sottopormi ad una liposuzione, cosa mi verrebbe in mente di fare dopo una porzione di double frites?! Il problema principale è che io vado pazza per le patatine fritte, quindi vivo un continuo dissidio interiore.

Forse non so dovrei tatuarmi una patatina fritta sull’avambraccio per ricordarmi del male, fisico e psicologico, che mi ha fatto Bruxelles.

Per fortuna però sono salva dal collasso totale grazie al mio vegetarianismo. Esiste infatti la Mitraillette!!

Già il nome dovrebbe far intuire qualcosa. Si tratta di un panino con hamburger, cipolla, altra roba di dubbia provenienza e ovviamente queste double frites. Voi penserete embè?! è un panino normale! Ma voi non avete visto la quantità di queste patatine, in sostanza ci sono più patatine che carne e poi, ripeto, sono FRITTE DUE VOLTE!

Non so forse sono io quella troppo “salutista”, pensandoci c’è chi a Napoli va a collassare, appunto, al Krugel con quei panini mega-giganti. Quindi, forse, non tutti potranno comprendere il mio dissenso e stupore.

Ma va bene così, ad ognuno la sua ciccia e le sue maniglie dell’amore, perché grasso è bello!!!

Ancora, à bientôt!!