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La coldwave dell'indie pop: un successo made in Finlandia

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Translation by:

Daniela Pino

CulturaPolitica

Capita a volte che l'ambito del business musicale si comporti come un essere umano: all'inizio dell'anno, stila dei propositi. La scelta del festival Eurosonics di consacrare questa edizione alla scena musicale finlandese si avvicina alla categoria ma ha soprattutto il merito di far luce su un paese e un'industria musicale di cui si conosce ben poco.

Da 16 anni, Groninga (Groningen in olandese) ospita il festival Eurosonics. Durante un tale evento che ha la pretesa di definirsi come il più grande raduno di showcase in Europa, il fascino antiquato della città - tra canali e piste ciclabili - si perde man mano che un'orda di gruppi musicali, roady, manager e altri giornalisti giungono in città per gettarvi un'occhiata, almeno una volta l'anno, durante le prime settimane di gennaio.

La musica in Finlandia, meglio del Nokia?

In mezzo al caos di cavi, barriere metalliche e uffici stampa improvvisati, si erge l’Oosterpoort, una sorta di centro congressi che ha la fiera ambizione di radunare tutto questo piccolo cosmo di espatriati. In mezzo agli ansiosi, agli habitué e al cortese, forse fin troppo, amministratore cui spetta tutto il coordinamento, troviamo un uomo, impeccabilmente stoico. Leggero - quasi impalpabile - l'uomo stringe mani, lancia strizzatine d'occhio e fluttua letteralmente sul pavimento in linoleum della sala stampa.

non abbiamo più bisogno di trascinare (sic) le persone per fare in modo che la musica oltrepassi i nostri confini

Tuomo Tähtinen è il direttore di Music Finland. E se è raggiante, è perché quest'anno gli organizzatori di Eurosonics hanno scelto di celebrare la Finlandia come "paese dell'anno". Onorevole riconoscimento per chi, di mestiere, promuove la musica finlandese per accrescerne la credibilità all'estero. "Adoro gli Eurosonics, sono un evento fantastico che permette di riunire gran parte del mondo del business musicale. E quando così tante persone potenzialmente interessate sono presenti, è sempre bene mostrare le ricchezze che si possiedono". Con uno stile ricercato nel suo gilet Fred Perry, Tuomo si esprime come un rappresentante. Una caratteristica piuttosto logica se si pensa che il "suo" gruppo è un'associazione nata dalla collisione tra Music Export Finland e il Finnish Music Importation Center. Due organizzazioni che, da sole, gestiscono un catalogo di 14.000 gruppi. Ossia quasi la totalità della musica finlandese contemporanea.

Aplomb finlandese

Le fondazioni sono naufragate. Tuomo offre il fascino del tipo ideale e si lascia andare a un sorriso compiaciuto quando afferma che a ogni modo il suo compito qui è "di rappresentare tutta la scena musicale finlandese". Scommettiamo ora che la sfida sarà quella di convincerci della popolarità della cosa. Poiché, ad eccezione dell'elettronica da autoscontro del deejay Darude, pochi riuscirebbero a stilare una lista di 3 gruppi finlandesi contemporanei. Eppure, nella nebulosa artistica degli Eurosonics, i promotori del festival avevano parlato di "una esplosione della scena finlandese" per giustificare la scelta di rendere onore al paese. Tuomo si sistema sulla sedia: "Beh, noi abbiamo sempre avuto una scena musicale stabile e variegata in Finlandia. Il problema è che è sempre rimasta all'interno del paese. Dal 2005 abbiamo fatto molti progressi e da allora non abbiamo più bisogno di trascinare (sic) le persone per fare in modo che la musica oltrepassi i nostri confini".

Dove finiscono le cifre, inizia una chitarra

oggi parlare della musica in Finlandia è diventato un fenomeno quasi mainstream

Come in ogni attività, a rendere meglio l'idea ci pensano le cifre. Nell'ultimo rapporto pubblicato on line da Music Export Finland, datato 2008, si constata che il valore di mercato della musica finlandese da esportazione ha un valore di 23.324.241 euro. Non male, ma neanche troppo esaltante se si fa il paragone con il fatturato di un paese come la Francia il cui giro di affari per l'esportazione era di 134,9 milioni nel 2009 (fonte: SNEP). È invece interessante constatare che se si raggruppano i paesi nordici (Islanda, Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia), la confederazione rappresenta il 18% del mercato dell'esportazione. Dunque più del Benelux, del Nord America. E più dell'Asia. Non è un caso che Music Export Finland lavori a stretto contatto con i suoi vicini sotto l'egida della NOMEX (Nordic music Export Program).

Detto ciò, il valore della musica di un paese non si apprezza necessariamente con l'algebra. Tuomo lo sa, anche lui è un musicista. Così, agli Eurosonics, l'ambasciatore di Music Finland é lì soprattutto per mettere in risalto la qualità dei gruppi finlandesi. A testimoniare ciò, non meno di 17 gruppi sono presenti nella line-up del festival. Tra loro, i French Films, modello d'eccellenza della nuova scena pop-rock finlandese. Grazie al successo del loro primo album uscito nel 2011, Imaginary Future, il gruppo ha vinto un EBBA Award che premia - durante la cerimonia di apertura che apre gli Eurosonics - gli artisti emergenti di 8 paesi precedentemente selezionati. Incontrato dietro le quinte della festa, Johannes Leppänen, leader del gruppo, non sembrava affatto sorpreso delle attenzioni di cui sta beneficiando il suo paese : "Quando la tendenza coldwave nell'indie pop è tornata ad affacciarsi, un discreto numero di persone hanno iniziato ad interessarsi al nostro paese, ogni giorno di più, e oggi parlare della musica in Finlandia è diventato un fenomeno quasi mainstream".

In un post pubblicato sul sito di Music Export Finland, la direttrice – Paulina Ahokas – non lesina neanche sulla speranza. Per lei, la musica sarà né più né meno ciò che è stata la Nokia per il paese. Tuomo acconsente: "Il potenziale è illimitato. Guardate i French Films, la prima volta che li ho visti ho detto 'oh, terribili' e oggi sono stupefatta dal loro successo". Quanto a sapere se ascolterete musica finlandese con lo stesso ardore con cui avete utilizzato il vostro Nokia 3310, su questo Tuomo non ha, ancora, una risposta.

Foto: copertina (Don Johnson Big Band)  @pagina Facebook di Don Johnson Big Band, testo: Tuomo Tähtinen © pagina Facebook di Music Finland, French Films © pagina Facebook di French Films  Video (cc) FrenchFilmsOfficial/YouTube

Story by

Matthieu Amaré

Je viens du sud de la France. J'aime les traditions. Mon père a été traumatisé par Séville 82 contre les Allemands au foot. J'ai du mal avec les Anglais au rugby. J'adore le jambon-beurre. Je n'ai jamais fait Erasmus. Autant vous dire que c'était mal barré. Et pourtant, je suis rédacteur en chef du meilleur magazine sur l'Europe du monde.

Translated from La musique finlandaise : succès au finnish