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Julien Frisch: l'informazione europea 2.0

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Chiara Pasquini

Chi crede nell’idea europea e sogna che a Bruxelles ci sia una burocrazia più trasparente, scrive sui blog. Julien Frisch, editore di bloggingportal.eu, un portale di blog che si occupano d’Europa, parla con cafebabel.com di quello che ci riserva l’informazione europea on line negli anni a venire.

cafababel.com: 73% in meno di giornalisti accreditati presso la Commissione Europea negli ultimi 5 anni (Associazione della Stampa Internazionale). I blog europei giocano un ruolo alternativo a fronte di questa diserzione?

Che informazione europea oggi? Julien Frisch: I blog dei cittadini non possono sostituire il giornalismo professionista, poiché le inchieste necessitano tempo e denaro. Ma il blogging è più vario di quello che si pensa. Essendo scritti da professionisti che lavorano con o all’interno delle istituzioni europee, i blog possono aiutare a comprendere ciò che si dice all’interno degli organi ufficiali come la Commissione Europea o il Consiglio Europeo, i quali solitamente sono molto chiusi. Ma in fondo, blogger e giornalisti, hanno lo stesso fine: rendere trasparente ciò che oggi non lo è. Perché andare a ricercare i documenti del Consiglio Europeo quando sono si possono trovare su un blog? 

cafebabel.com: Ma su blogginportal.eu, i blogger sono già appassionati d’Europa, che spesso è il loro mestiere. Come si può catturare l’interesse di coloro che vivono al di fuori della sfera europea?

Leggi anche l'intervista con la responsabile dell'ufficio stampa di EuroparlTV

Julien Frisch: Si, è vero. Si potrebbe rimproverare agli euroblogger di lavorare in isolamento. Che é proprio quello che si cerca di combattere. Ciò che si può fare é promuovere l’euroblogging al di fuori dell’ambiente privilegiato di Bruxelles, per esempio in occasione del Forum Europeo sulla democrazia personale di Barcellona, o durante la conferenza “re:publica 10” che si terrà a Berlino in aprile. Bloggingportal.eu cerca anche di dare spazio ad altre lingue, oltre che all’inglese e al francese. Alla fine, ci si pone il più spesso possibile il problema di come lanciare dei dibattiti paneuropei al di fuori della sfera autoreferenziale di Bruxelles.

cafebabel.com: Le istituzioni europee hanno lanciato il loro canale televisivo via web. E’ la prova che vogliono dare visibilità alle loro attività?

Julien Frisch: Ciò che è positivo di EuroparlTV, sono i messaggi visivi diffusi in più lingue. L’immagine è importante nell’era di internet, specialmente quando le televisioni nazionali lasciano poco spazio ai soggetti europei. Ma non sono convinto che l’informazione debba essere prodotta direttamente dalle istituzioni. Il loro ruolo dovrebbe limitarsi a rendere il materiale audiovisivo originale il più accessibile possibile, così che giornalisti, blogger, cittadini… possano integrarlo al loro lavoro.

La vedo come una tappa transitoria, fino a ottenere che i deputati siano capaci di produrre tali materiali da soli e che i giornalisti siano messi in condizione di visionare rapidamente delle trascrizioni delle riunioni di comitato in streaming per poi sintetizzarle. Sta a noi, che siamo al di fuori delle istituzioni, mostrare che siamo capaci di produrre i nostri contenuti multimediali, di dare visibilità alle notizie europee in maniera professionale, per rendere così la presenza delle istituzioni meno necessaria. Ma temo che ci vorrà un po’ di tempo….

Foto: Mr.Wright/flickr; Mike Licht, NotionsCapital.com 

Translated from Julien Frisch : l'information européenne 2.0