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[ita] Cos'è l'arte? 

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Manuela Cedroni

 L'arte è un bar con sedie rosse, pipe consumate, macchine antiche e sassofoni nell'aria. Si nutre di poesie nascoste in bicchieri scoloriti e tinti di miseria. Pareti in fiamme, pianisti in trance che sussurano bemolle e diesis. Tutto questo è l'arte. Sono le storie di Velázquez, Renoir, Matisse o Picasso.

Passanti senza cilindri, con le braccia intrecciate dietro la schiena e afflitti. Sono pennellate che navigano per fiumi di inchiostro. Si appoggiano a colonne d'ideali infrangibili, fermando il traffico. L'arte è un adagio espressivo, un quadro ad libitum o una penna andante. Sono le trombe che segnano la fine della prigionia in una cella, violini che combattono contro compassi di tre per otto e quattro per quattro, bacchette che accarezzano l'aria. Sono Bach, Beethoven, Satie e Malher che giocano a carte, scommettendo sinfonie o verbi. L'arte è come l'inerzia delle rocce che sbattono contro il suolo.

Sono  gli alberi di metallo e le albe di rame. Sono le sepolture a Ornans che attraversano il mondo o nenufari che si convertono in pietre. Sono raggi che illuminano le tele di Monet e stendardi radicati in grandi barche di libertà che guidano il popolo.

Sono anche fragole selvagge, l'innocenza in pericolo di estinzione. Sono puzzle con pezzi interminabili che Bergman non riesce a trovare. Sono ricordi prigionieri che Fellini ruba e proietta. L'arte è ladra di lacrime e silenzi. In un corridoio scuro è ciò che ti aspetta dietro l'angolo. Socchiude gli occhi, spegne le torce e ti osserva. È un elisir meraviglioso, la bevanda di Schubert che ricompone la Sinfonia inconclusa.

L'arte è la tromba di Sidney Bechet che accompagna le passeggiate a Parigi. Nei campi Elisei sono le ringhiere dei balconi che sorridono. Sono i pittori di strada e il rosso vivo della Belle Epoque. L'arte è come una donna elegante, vestita di nero, ancheggiando per i viali. Ornata dei suoi migliori gioielli, che si incipria il naso e si siede in una terrazza.

Nonostante, quasi senza accorgersene, può diventare un cavaliere valente che affonda la sua spada e ti copre le spalle. Può combattere contro eserciti, impugnando una penna, una viola o un verbo e conquistando territori già occupati.

Fortunatamente, l'arte è un sipario che non cala mai. Camerini che aspettano carrozze e disegnano attrezzi con metodi segreti. Come una serenata notturna, l'arte ti guarda e ti ascolta. Non ti lascia bere solo, è la musa che vorrebbe afferrarti la mano.

Infine, l'arte sono tutte quelle macchie che danno vita a semiminime con punto di valore e che siedono al tuo tavolo quando non ti accompagna più nessuno. Sono pennellate di nostalgia viva in tele di speranza già morta. L'arte è un racconta storie che scrive con lacrime ed evoca cenere.Un racconta storie che dimentica le sue pergamene sfilacciate e crea letteratura fatta di suoni e musica in versi.

Translated from Pararse un segundo para preguntarse: ¿Qué es el arte?