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Il vertice Ue-Russia di Nizza visto dalla stampa europea

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Tiziana De Pasquale

società

Questo fine settimana a Nizza si incontrano i vertici dell’Unione Europea e della Russia, allo scopo di riprendere gli accordi di partenariato con Mosca, sospesi a causa della guerra con la Georgia. La stampa europea prende in esame i problemi e le aspettative di questo vertice.

Frankfurter Rundschau, Germania

(HGruber/flickr)L’influenza dell’Unione europea è limitata, afferma il quotidianoFrankfurter Rundschau. «non esiste alcuna alternativa di dialogo con la Russia, ma per quanto riguarda la situazione nel Caucaso, gli europei capiranno presto che la loro influenza è limitata. I diplomatici protestano riguardo alle trattative di partenariato, soprattutto sulla situazione in Caucaso, che sarà sicuramente affrontata. Con tutto il rispetto per i funzionari di Bruxelles, per i Ministri e i capi di stato europei: la Russia non può essere che moderatamente impressionata se gli emissari dell’Unione europea non cambieranno il loro modo, monotono, di criticare la situazione nel Caucaso. L’ipotesi secondo la quale l’Europa potrà ristabilire l’integrità territoriale della Georgia si rivelerà essere solo un pio desiderio».

Delo, Slovenia

«È arrivato il momento per Bruxelles e Washington di smetterla di fare come se nel Caucaso non fosse successo nulla», scrive il quotidiano Delo. «Prima o poi dovranno fare ciò che la Russia ha fatto il 26 agosto, cioè riconoscere l’indipendenza dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud. È inevitabile. Il solo modo, per la Georgia, di riprendere il controllo delle sue due provincie è una nuova guerra che, ovviamente, dovrà assolutamente vincere. Visto che la Russia ad agosto ha già manifestato sua contrarietà a tale soluzione, quest’ipotesi è quasi impossibile. Normalizzando questa situazione, l’occidente libererà finalmente la Georgia da quest’agonia. Se il Governo georgiano si avvicinasse agli standard delle istituzioni occidentali invece di occuparsi ancora del controllo sulle province, il Paese non resterebbe ancora a lungo fuori della Nato e potrebbe esprimere le sue riserve a Bruxelles, come membro autorizzato dell’Ue».

(David gareja/ www.paata.ge/ Flickr)

Berlingske Tidende, Danimarca

(graciepoo/flickr)Determinare le relazioni nei confronti della Russia sarà uno dei primi compiti del neo-eletto Presidente americano, afferma il quotidiano Berlingske Tidende. Secondo il giornale danese, la cosa non sarà poi semplice. «La Russia sta seguendo un processo sempre meno democratico. Il sistema parlamentare è stato soppresso. Esiste un regime a partito unico. Il partito di Vladimir Putin, Russia Unita, dispone dei due terzi dei seggi in Parlamento (… ). In un contesto simile risulta curioso che i paesi europei siano così distanti gli uni dagli altri quando si decide di esercitare una pressione affinché la Russia si sviluppi in una direzione di più democrazia. Alcuni paesi europei sembrano essere più interessati alle consegne regolari dal gas russo anziché al problema delle vere intenzioni di questa nazione. Ciò può porre problemi a Obama: il nuovo Presidente americano ha bisogno del sostegno degli europei, ma ciò richiede un'Europa unita. E non è il caso con le relazioni con la Russia».

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Translated from Press review: EU-Russia summit in Nice, friends again?