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Il sesso ai tempi di internet

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Translation by:

magda goi

Lifestyle

Uno studio dell'Ifop dimostra come oggigiorno il web influenzi notevolmente le pratiche sessuali dei giovani. La domanda è se tramite internet vengano "aggiornati" o, piuttosto, male informati.   

"Mettere un tampone dopo aver fatto sesso riduce i rischi di gravidanza", "il sesso orale non è rischioso", "avere dei rapporti sessuali in una vasca da bagno con acqua calda previene la possibilità di rimanere incinta", "bere del Mountain Dew riduce il numero di spermatozoi": sono solo alcune delle idee che certi giovani americani si fanno riguardo ai rapporti sessuali sul web. 

Il 95% degli studenti delle scuole superiori degli Stati Uniti frequenta un corso di educazione sessuale. Ma si tratta piuttosto di consigli sull'astinenza che di una vera e propria formazione che riguardi la contraccezione e le malattie sessualmente trasmissibili. Ogni anno, milioni di giovani ragazzi e ragazze americani si ritrovano alle prese con una gravidanza indesiderata, a causa di un cattiva consapevolezza dei rischi legati a rapporti sessuali non protetti. 

Creando l'hashtag #sexmyths e attraverso una campagna multimediale, la città di Milwaukee nel Wisconsin tenta di fare della prevenzione. Il target? Sia i giovani, coinvolti con un questionario "vero o falso", sia i genitori, interpellati tramite lo  slogan "Se voi non vi impegnate a fare dell'educazione sessuale ai vostri figli, qualcun'altro se ne prenderà carico!". Messaggio subliminale: non lasciate che internet diffonda dicerie! 

L'associazione Baby can Wait è responsabile della campagna e tenta attraverso il suo sito di informare e orientare i giovani sul sesso sicuro, in particolare le comunità afro-americane e ispaniche. Ai genitori viene invece ricordato il loro fondamentale ruolo di ascolto e trasmissione. 

La pornografia banale

La campagna si sviluppa soprattutto attraverso i social network, proprio per andare a combattere la disinformazione là dove si annida. "L'adolescente passa in media più di 5 ore al giorno collegato su internet e rimane vittima di una disinformazione spaventosa sul sesso", spiega Gary Mueller, direttore dell'agenzia di comunicazione che sta dietro al progetto. "Vogliamo aprire gli occhi ai genitori su ciò che i loro figli imparano sul web", afferma. 

Secondo un recente studio del l'Ifop, in Francia, i 15-24enni vedono la loro sessualità sempre più influenzata da quello che possono trovare online. Per esempio, il 38% dei ragazzi sotto ai 25 anni ha già navigato su un sito di incontri e il 24% ha già avuto appuntamenti con persone conosciute su internet. François Kraus, direttore della ricerca del Dipartimento Opinione dell'Ifop specifica che la "banalizzazione del consumo della pornografia tra i giovani ha considerevolmente cambiato le loro vite sessuali, favorendo l'integrazione in tenera età di pratiche associate al mondo dell'ignoto". Per quanto riguarda la stessa fascia di età infatti, il 24% pratica l'eiaculazione facciale e il 22% ama filmarsi durante l'atto (qui l'infografica). Insomma, i canali digitali rappresentano sempre di più una parte integrante della loro sessualità. Ma si tratta veramente della "generazione Youporn" come il titolo di questo studio dichiara? Non è del tutto certo.

Meglio parlare di sesso

Per il ginecologo Sylvain Mimoun, "più le pratiche sono libere e meglio è. 15 anni fa, il rapporto alla fellatio era un tabù. I rapporti di sesso orale venivano sconsigliati alle donne. Oggi, non è più così. Non si tratta di un cambio di preferenze; vuol dire semplicemente che l'atto non viene più considerato come problematico. Lo stesso discorso vale per la sodomia".

La sfida per i giovani è dunque saper distinguere tra i fantasmi digitali e la realtà. Per quanto riguarda le pratiche, ma anche i rischi (malattie, gravidanze... ), "gli adolescenti sanno che i film porno non riflettono la realtà, ma ne sono affascinati lo stesso e si pongono molte domande a riguardo", aggiunge Mimoun. È dunque necessario che i genitori e gli educatori restino all'ascolto e non lascino che internet si incarichi di essere il loro solo interlocutore. 

Translated from Sexe en ligne : le flou du net