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Il revival del vinile: ancora 33 giri

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Cultura

Sembra che sempre meno persone siano disposte a pagare per ascoltare musica. Però si assiste, da qualche anno a questa parte, a un incremento delle vendite di dischi in vinile, che è il supporto d'ascolto più caro che ci sia. Per capire meglio il fenomeno, siamo andati a far quattro chiacchiere con i fan di sempre e altri giovani cultori del disco.

Se ci stiamo facendo suggestionare dalla conclusione un po' superficiale per cui il ritorno del vinile sarebbe solo un effetto dell'avvento degli hipster – in apparenza più interessati al vintage che alla ricerca della qualità migliore del suono – sarebbe comunque un errore pensare che i veri cultori del vinile siano una specie in via d'estinzione.

Who are you?

Di sostenitori incondizionati del vinile se ne trovano naturalmente in abbondanza fra i professionisti della musica. Venditori di dischi, programmatori, musicisti... sono in molti a fidarsi ciecamente solo del vecchio 33 giri. Come Benjamin, del gruppo Sporto Kantes. ”Per me il vinile non è una scelta, è un'abitudine. È il supporto grazie al quale ho scoperto la musica. E anche se uso il formato mp3, continuo a comprare dischi in vinile e a passare il tempo nei negozi di dischi, perché ormai solo là è possibile trovare la vera musica”.

E aggiunge:”Per l'mp3 c'è la stessa passione che c'era stata alcuni anni fa per il CD, ma in entrambi i casi alla fine ci si è resi conto che, a parte la qualità della conservazione, non si è mai riusciti a eguagliare la qualità sonora del buon vecchio vinile”. Quando gli domando cosa pensa della musica digitale e del download su internet, il musicista la definisce decisamente una “rivoluzione digitale”. “Quando è comparso l'mp3, era come se avessero cosparso il suolo di biglietti da 20 euro e c'era solo da chinarsi per raccoglierli. All'improvviso la musica era diventata gratuita e se ne poteva avere di qualunque genere in qualunque momento. Devo dire che io stesso gratuitamente ho scaricato molto".

"Ma, da un po' di tempo a questa parte, mi sembra di assistere alla tendenza opposta", continua, "e mi ritrovo a scaricare legalmente tutto quello che voglio ascoltare. Ho letto recentemente che in Europa è in forte rialzo il download legale. Forse abbiamo avuto bisogno di un periodo di adattamento a questa nuova rivoluzione digitale, per assimilare questo nuovo media e capire che la musica ha sempre un prezzo".

Sonic Youth

Ma state tranquilli. Non c'è bisogno di essere un sostenitore per saper apprezzare il suono caldo che solo il vinile sa regalare. D'altra parte non c'è neppure bisogno di essere nati negli anni '50! L'attrazione dei giovani per il vinile, ben lungi dall'essere la faccenda di tre o quattro geek della musica, è anche il motore principale della rinascita del disco in questi ultimi anni. Ben oltre al fenomeno nostalgico-vintage, è la volontà dei veri competenti di musica, alla ricerca di una qualità sonora e visiva che il cd ha totalmente perso di vista, che ha dato una nuova spinta alle vendite del vinile. Ce lo spiega bene Benoît, 27 anni. “Il cd, secondo me, non ha futuro. Il suo prezzo è scandaloso, se teniamo conto della mancanza di innovazione del prodotto. In musica, il cd non ha migliorato la qualità né il suono né l'estetica dell'album. Non si ha l'impressione di comprare qualcosa di unico, con un vissuto, ma un volgare pezzo di plastica con un'immagine appiccicata sopra”.

Leggi anche: "Musica e internet: quando essere fuorilegge è inevitabile" su cafebabel.com

Fra l'insoddisfazione per il prezzo dei CD e la modesta resa sonora della musica in formato digitale, il vinile appare come la soluzione. Un oggetto prezioso, degno di essere comprato e conservato. Etienne, 25 anni, sommelier, è un vero collezionista. “A18 anniho scoperto le casse dei dischi in vinile di mio padre, in garage. Quello è stato il punto di partenza della mia collezione! Ora possiedo circa140 dischi, non è moltissimo, ma io ne sono entusiasta! Costruisco la mia collezione poco per volta, anche se non mi sembra che i dischi in vinile siano così cari. Del resto sono rimasto sorpreso dai prezzi quando ho cominciato a comprarne. Certo, ci sono quelli rari che sono più cari, ma si trova un sacco di roba fra i 15 e i 25 euro”. E sì, parliamo di budget. Ricordiamoci che il vinile è l'opzione d'ascolto più costosa. Ma quando si è un fan, non si sta a contare. Insomma, si fanno i conti, comunque...bassi salari e costo esorbitante dalla vita ce lo impongono. Mediamente, le persone intervistate destinano dai 30 ai 50 euro al mese per comprare musica.

Il vinile e gli anni 2000

Sembra quindi che l'essere fan del vinile oggi non significhi ignorare l'indirizzo digitale della musica degli ultimi anni. Anzi. Come Benjamin, i più giovani ammettono di aver fatto ricorso allo streaming e al download, per una ragione di praticità. Grazie al computer o allo smartphone, e a programmi come iTunes o Spotify, si ha tutta la propria musica nello stesso supporto e la si può portare ovunque con sé. Etienne testimonia: ”Ho scaricato discografie complete in gran quantità. Nel mio computer ho tutta la mia musica, la posso gestire facilmente, ho accesso a quel che voglio”.

Non si può rinnegare il mondo in cui si vive. La nostra generazione è nata nel bel mezzo di una società dei consumi dove ci si è abituati ad avere tutto subito. E per soddisfare tale desiderio di abbondanza, internet rimane un supporto privilegiato. Ma se si parla di qualità, per fortuna sono ancora in molti ad apprezzare il piacere di regalarsi un po' di tempo insieme al proprio giradischi, per ascoltare quel fruscio caratteristico, segnale dell'inizio di un'ora di puro godimento.

Foto: copertina (cc) wildfires/flickr; testo (cc) Remona Poortman/flikr; (cc) Khanh Hmoong /flikr; video: (cc) Discorgy/YouTube

Translated from Le revival du vinyle : allez, encore 33 tours